Il II° Convegno
Internazionale di Riva del Garda La qualità dell'integrazione scolastica, che si è
svolto a Riva del Garda dal 5 al 7 novembre scorso, ha rappresentato un importante momento
di formazione dei 2000 partecipanti (prevalentemente insegnanti di ogni ordine e grado)
alla presenza di autorevoli relatori: Bandura, Sternberg, Ianes, Tortello, Canevaro,
Zucchi, Comoglio, leaders nell'integrazione sociale e scolastica non solo in Italia ma nel
mondo.
Una grande macchina organizzativa si è mossa per dare
agli insegnanti una possibilità di formazione con importanti interventi in sessione
plenaria e con la possibilità di scegliere tra un gran numero di approfondimenti nei
workshop serali (come sempre, lo svolgersi di tanti workshop contemporaneamente ha il
limite di approfondire, per ognuno dei partecipanti, solo due degli argomenti proposti
(uno per giorno).
Un momento molto importante per noi dell'ABC è stato il
workshop La valorizzazione della risorsa famiglia, IL NOSTRO WORKSHOP! Marco Espa,
intervenuto dopo la prof. Paola Milani dell'Università di Padova, ha "formato"
gli insegnanti presenti delineando le caratteristiche degli insegnanti di sostegno ideali,
che dovrebbero rappresentare la "crema" del corpo docente: professionisti
specializzati che dovrebbero diventare coessenziali allo sviluppo della vita dei nostri
bambini per la loro capacità di accogliere e valorizzare la persona, per il loro saper
collegare l'insegnamento personalizzato con il programma comune a tutta la classe e,
soprattutto, per la loro fruttuosa collaborazione con la famiglia.
I "super professionisti" sono stati sensibilizzati a
formarsi ad una nuova cultura dell'handicap più avanzata e positiva e più motivante
professionalmente per gli stessi insegnanti. La nostra pedagogista ABC Rita Polo, era
presente al workshop La partecipazione alla "Cultura del compito", dove sono
state suggerite diverse strategie di base per costruire classi realmente inclusive e si
sono presentate alcune esperienze di integrazione. In quest'occasione Rita Polo ha potuto
approfondire la conoscenza con la relatrice Marisa Pavone, dell'Università di Torino, e
stabilire con lei una futura collaborazione anche in vista del probabilissimo inserimento
dell'ABC nel GLIP (Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale) attraverso Rita Polo.
Danilo Sardu, genitore ABC, presente al workshop Il profilo
professionale dell'insegnante di sostegno e a quello, condotto da Claudio Imprudente,
Cultura, disabilità e mass media, ha avuto l'opportunità di intervenire per portare
all'attenzione di tutti l'esperienza della sua famiglia e di tutte le famiglie dell'ABC
Sardegna. E' stato un intervento molto seguito e, anche per lui, è stata l'occasione di
poter lasciare il nostro indirizzo a diverse persone interessate e di gettare le basi per
ulteriori collaborazioni, come per esempio con una psicologa di Trento, i cui due figli
sono morti per una malattia genetica progressiva, che ha un grande interesse ad avere
materiali sull'ABC e a continuare con noi la collaborazione.
Simona Putzu, "sorella" ABC, ha partecipato al
workshop Il "senso di autoefficacia": applicazioni in contesti educativi e
riabilitativi e al Dopo l'obbligo: la formazione professionale, dove il suo intervento è
servito alla relatrice Paola Cannì, dell'ENAIP Lombardia, per chiarire meglio come tutti
possono e devono essere ammessi alla formazione professionale e che non devono esserci
limiti a priori legati al tipo di handicap.
La nostra pedagogista ABC Anna Sotgiu ha partecipato al workshop
La cooperazione tra compagni di classe, dove si è parlato di una nuova cultura di
collaborazione che si sta affermando in tutti i campi della società del futuro e che
diventa necessaria per formare quelli che saranno adulti nel 2030 o giù di lì, cioè,
non in un domani indefinito, ma in un periodo storico ben determinato che avrà
caratteristiche sociali e culturali già da ora prevedibili. In questo senso , è
indispensabile impostare la vita all'interno (e non solo) della scuola su uno stile di
collaborazione. Il professor Comoglio ha anche fatto fare dei "giochi", delle
esercitazioni pratiche da poter riproporre nelle classi e in tutte le materie di studio.
"Interessante" il workshop Gli alunni in situazione di
handicap grave e pluriminorazione, sull'integrazione, sugli handicappati gravissimi dove
sembrava di essere tornati indietro di 10 anni sulla concezione dell'handicap. Grazie alla
presenza e all'intervento di Riziero Zucchi una parte del workshop è stata recuperata.
Anna Sotgiu è intervenuta per smentire gran parte di quanto veniva detto portando
all'attenzione di relatori e presenti (che hanno condiviso incondizionatamente) tutta la
ricchezza dell'esperienza e della competenza delle famiglie dell'ABC, valorizzando tutto
il lavoro che gli insegnanti possono e devono fare basandosi su una collaborazione stretta
con le famiglie.
Al termine del workshop numerose persone hanno chiesto
l'indirizzo dell'ABC per poter avere ulteriori contatti e informazioni. Per quanti
dell'ABC erano presenti e che hanno partecipato ai diversi workshop, quindi, è stata
un'occasione importante per rendere visibile l'esperienza delle famiglie della nostra
associazione e la loro competenza. Numerose le persone che hanno poi chiesto personalmente
maggiori informazioni sull'ABC, indirizzo, possibilità di ulteriori contatti e
collaborazioni.
Tra le tante cose, l'intervento di Albert Bandura che ha messo
in luce tutti quegli aspetti che possono portare a buon fine l'insegnamento e
l'apprendimento di tutte le competenze. Interessante l'intervento di Andrea Canevaro che
ha sottolineato l'importanza dell'integrazione scolastica come patrimonio personale per
ciascun alunno che va oltre le mura della classe e oltre la situazione contingente. Mario
Comoglio ha sottolineato come l'apprendimento cooperativo NON è una tecnica, ma deve
essere uno stile di vita all'interno di una scuola vista come una comunità di
apprendimento, dove l'eterogeneità e l'integrazione devono essere IL problema centrale
della scuola.
Nel programma dei lavori, piuttosto intenso, si sono delineate
le linee più importanti per un'integrazione scolastica di qualità da mettere "in
rete" che si possono riassumere nei punti:
- apprendimento cooperativo
- tutoring
- reticolazione informale di amicizia/aiuto
- adattamento dei libri di testo
- materiali individualizzati ma in relazione alla classe
- software didattico individualizzabile
Si è discusso di come rispondere alla pluralità dei bisogni
educativi e alla eterogeneità , come:
- disturbi dell'apprendimento (lettura, calcolo, scrittura,
attenzione)
- differenze individuali (stili di pensiero, intelligenze diverse)
- la possibile abolizione della certificazione dei disturbi
dell'apprendimento, proponendo come obiettivo da raggiungere il sostegno per tutte le
forme di disagio dell'apprendimento, non soltanto per gli handicappati.
Si è affrontato il problema della flessibilità
didattico-organizzativa delle scuole autonome, delle possibilità della nuova dirigenza e
della gestione delle risorse umane, del ruolo degli enti locali e dei nuovi patti
territoriali.
Si è parlato più approfonditamente della formazione e
dell'aggiornamento degli insegnanti, si è riflettuto sui servizi di psicologia scolastica
e di pedagogia:
- ridefinizione del rapporto psicologia/scuola
- psicologia scolastica e/o pedagogia
- arretramento della sanità pubblica
- revisione dell'atto di indirizzo del febbraio 94
Si è parlato della possibilità di trovare forme di valutazione
della qualità dell'integrazione scolastica che punti su:
- indicatori di qualità
- ricerca
- documentazione e storia
- valori e diritti (un aspetto percepibile ma difficilmente
valutabile, quantificabile).
Altre informazioni sul sito www.erickson.it
ANNA SOTGIU