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Non aiutare ma insegnare
- Carissimi
- vi ringrazio dei suggerimenti che ci avete dato.
- Volevo ancora chiedervi questo, visto che voi siete già
passati da una situazione analoga. Come vi avevo già' accennato il nostro bambino di due
anni è passato dallo strisciare al gattonamento, e adesso lo fa bene. Per passare dal
gattonamento alla stazione eretta avete fatto degli esercizi di stimolazione particolari?
Se sì quali? Avete messo dei tutori al piede?
- Noi ci troviamo in questa situazione: ci hanno detto di
iniziare a metterlo in piedi con un tutore per un po' di tempo al giorno, mentre la sua
fisioterapista ci dice di continuare a fare fisioterapia per diminuire ancora la rigidità
delle gambe.
- Potete darmi un suggerimento della vostra esperienza su questo
aspetto?
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- Per quanto riguarda la vostra domanda sui tutori noi siamo
molto contrari all'uso di qualsiasi tipo di sussidio, se non nei casi ormai
"cristallizzati" cosa che avviene solo per gli adulti (... e non è detto).
- Quindi diamo pienamente ragione alla fisioterapista che, detto
tra noi, proprio per la sua funzione, è a contatto con i bambini per diverso tempo ogni
giorno e quindi può osservarli durante le loro attività. Cosa che non accade al medico
che vede i bambini per pochi minuti e in una situazione poco naturale come quella di una
visita.
- Per farvi un esempio a noi era stato consigliato l'uso di un
carrozzino in quanto il cammino di Letizia è ancora imperfetto e si stanca abbastanza.
Non abbiamo mai voluto usarlo perché questo impigrirebbe sia lei che noi. Quindi quando
ha molto da camminare usiamo fermarci di tanto in tanto per farla riprendere e poi si
riparte.
- Siamo convinti che i tutori non aiutino nessuno se non quelli
che vogliono vantarsi di "aver messo in piedi" i bambini. Scusateci ma ci
arrabbiamo sempre tanto davanti a queste cose. I nostri bambini non vanno aiutati a
camminare, a muoversi, a fare le loro attività. Vanno aiutati ad IMPARARE a farlo in modo
autonomo.
- Da quanto tempo Alberto gattona? Il suo gattonare è crociato?
Nel senso che quando porta avanti la sua gamba destra la mano sinistra procede
contemporaneamente e viceversa? Se ha ancora le gambe un po' rigide potete aiutarlo con
una intensa stimolazione sensoriale, specie tattile, per aiutarlo a percepire meglio le
gambe e i piedi quindi ad usarli in modo adeguato.
- Le stimolazioni possono essere di ogni tipo: caldo/freddo,
accarezzamenti, massaggi a mano libera e con guanto di crine, picchiettamenti e così via.
Quando vedrete le gambe più rilassate potrete provare a mettere Alberto in piedi
facendolo camminare con le manine appoggiate ad un manico di scopa (per esempio) che voi
terrete in posizione orizzontale davanti a lui. Ma se lui non è ancora in grado di
mantenere la posizione eretta, non sforzatelo, non è pronto.
- E insistete sul lavoro sensoriale a gambe e piedi.
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