-
Un insegnante di sostegno cerca
contatti
- Cari Tony e Simona,
- sono un'insegnante (curriculare) di scuola media che quest'anno
ha avuto la fortuna di trovare nella sua classe un bambino autistico: Alessandro.
- Conoscevo poco di questa malattia, ma mi sono subito informata
con letture e ricerche personali e verso la fine dell'anno scolastico ho avuto anche la
possibilità di partecipare ad un convegno sull'autismo organizzato dall'ANGSA. Persone
splendide che hanno chiarito molti miei dubbi, ma soprattutto mi hanno affascinata con la
loro competenza e la loro personale partecipazione.
- Poi ho scoperto il vostro sito, la splendida storia di Letizia.
- Conoscendo Alessandro, seguendolo giorno dopo giorno, mi sono
convinta che questi ragazzi hanno enormi potenzialità e mi sono battuta contro tutti e
contro tutto per affermare il suo diritto alla riservatezza e al rispetto della sua
diversità. Alessandro per me non è uno svantaggiato, ma semplicemente ha delle cose che
gli altri non hanno e non ha delle cose che gli altri hanno. Ha arricchito me e la classe.
Molte attività le abbiamo intraprese e portate a termine grazie a lui.
- Perché vi ho scritto? Perché vorrei aprire un dialogo con i
genitori di ragazzi autistici sulle difficoltà che questi ragazzi incontrano all'interno
della scuola, vorrei sentire i loro consigli e i loro suggerimenti.
- Mi sono già rivolta ad una mailing list frequentata da
insegnanti e li ho invitati a raccontarmi le loro esperienze in questo delicato campo, ma
nessuno mi ha risposto. Sarei molto contenta se voi lanciaste il mio messaggio:
consideratemi pronta in modo incondizionato a dare il mio contributo.
- Sono pronta a sostenere il dialogo con altri insegnanti
desiderosi di fare e anche con chi spesso si nasconde dietro il "non so, non
posso..." o semplicemente dietro un "poverino!". Ho tanto da suggerire, ma
tanto principalmente da apprendere.
- C'è un cambiamento di prospettiva da attuare e non è facile,
il mondo della scuola è il più restio ai cambiamenti e al confronto (per quanto assurdo
possa sembrare!).
- Sentiamo anche le esperienze dei genitori in questo campo,
diamo loro voce. Spesso si pongono (forse perché stanchi di lottare) nei confronti della
scuola in un atteggiamento passivo.
- La mamma di Alessandro, per esempio non fa che chiedere scusa
per i "fastidi" che il ragazzo ci arreca, come se la scuola fosse solo per i
"sani"! Spesso hanno "vergogna " , si nascondono, si sentono in una
posizione di inferiorità, loro che tanto hanno più degli altri in umanità!
- Leggendo la lettera di quel giovane con tetraparesi spastica
oggi medico pensavo ad una mamma il cui figlio era affetto dalla stessa malattia, la quale
di fronte alle mie sollecitazioni a seguire il ragazzo negli studi mi rispondeva "ma
professoressa, non deve fare il medico!"
- C'è molto da fare, mettiamoci al lavoro! Il dialogo
arricchisce.
- Ciao, un bacione a Letizia.
- Maria Teresa Colombo, e.Mail colombot@medianet1.it
-
Carissima Maria Teresa,
- non puoi immaginare con quanto piacere, ma anche con quale
commozione, abbiamo letto il tuo messaggio. Attraverso le tue parole abbiamo intravisto
uno squarcio d'azzurro: tu sai quanti problemi abbiamo avuto ma, credi, molti altri li
abbiamo taciuti perché non erano utili al nostro scopo: informare ed esortare.
- Noi genitori riponiamo le nostre speranze specialmente in
persone come te, aperte e pronte a capire ma anche a lasciarsi coinvolgere, a sperare e ad
amare insieme a noi.
- E' mano nella mano di donne e uomini che ti somigliano che noi
vogliamo continuare a percorrere la nostra strada, perché ci offrite quella forza e quel
coraggio che a volte viene meno.
-
- MOLTO PRESTO Maria Teresa inizierà a collaborare con il
Club di Letizia. Come avete letto si è messa a disposizione per aprire un dialogo con
genitori ed insegnanti. Nelle pagine di FORUM
SCUOLA, dedicate a questo argomento, pubblicheremo
interventi, lettere e risposte.
-
HOME PAGE
- Torna al Sommario Lettere
|