LA PIÚ
GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti
contemporanei affermati, emergenti ed
esordienti
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- Augusta
Ferraris
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- È nata a Casale
Monferrato (Al) il 23 giugno 1970, è laureata
in filosofia con indirizzo psicopedagogico ed insegna
a Vigevano (Pv). Ha scritto Terezin nel 1989 durante
la visita guidata al campo di sterminio nazista, nel
corso del viaggio-studio di Testimoni e protagonisti,
II edizione del concorso fra studenti degli Istituti
Medi Superiori di Pavia e Provincia, promosso e
organizzato dall'Amministrazione provinciale e dal
Provveditorato agli Studi. Le sono stati attribuiti,
nel 1994, al II concorso di poesia del Circolo La
Barcela di Travacò Siccomario la menzione
d'onore per la lirica Armonici ritmi e, nel 1995, al
XX concorso nazionale di poesia Città di Mede
il premio speciale dell'Amministrazione provinciale e
dell'Assessorato alla Cultura per la lirica Timori.
Vede inserita la sua poesia L'aquilone del ricordo
nell'antologia del premio letterario Ottavio Nipoti
Ferrera Erbognone 1996. Nel 1997 è risultata
finalista al V concorso internazionale
dell'Associazione letteraria Italo-Australiana
Scrittori di Melbourne, meritando la menzione d'onore
per la poesia Seminare.
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- Per leggere l'opera
inserito nell'Antologia Sartirana Lomellina 1998
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- Augusta Ferraris è stata inserita
nell'antologia del premio letterario
- Age Bassi 1997 con la seguente poesia:
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- Terezin
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- M'accoglie un'eterea sensazione di
pace
- in questo che é stato
- il tempio dello strazio,
- la fortezza divenuta ghetto,
- l'incancellabile ferita delle coscienze
umane
- Qui dove ha tanto gridato il dolore
- è tornata la quiete
- Qui dove migliaia di bambini
- strappati ad amorevoli cure
- hanno subìto tartaree
prigionìe
- e trovato la morte
- riaffiora silenziosa la vita
- Ma il tiepido sole che tende i suoi
raggi
- come mani generose
- e gli alberi altieri che popolano
- come viventi colonne
- questo tempio ora del Ricordo
- rivelano
- con l'eloquenza delle cose infinite
- il senso segreto e profondo della
tragedia:
- emblemi del rinnovarsi della vita
- chiedono, implorano
- di non vedere rinnovarsi
- mai più
- l'orrore
- E intorno al Fuoco Eterno
- si muovono a danza agili
- centinaia e centinaia
- di piccoli passi,
- m'accompagnano
- con amichevole sguardo
- centinaia e centinaia
- di serafici occhi.
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- È stata inserita nell'antologia del
premio letterario
- "Ottavio Nipoti - Ferrera Erbognone 1996" con
la seguente opera:
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- Per Marco: noi a mamma Giorgia
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- L'aquilone del
ricordo
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- Si staglia vivace
- nell'intimo cielo
- dell'anima,
- volteggia abilmente
- in noi
- dispensando fremiti
- dipingendo speranze,
- volteggia abilmente
- al carezzevole vento
- della gratitudine,
- alato riempie
- i nostri avidi occhi.
- Due calde mani,
- le nostre insieme,
- ne stringono commosse
- il filo che li unisce:
- un raggio di luce
- per noi
- È l'aquilone del ricordo,
- il nostro di lei.
- È l'impronta
- di quel che dura in eterno:
- il bene vero
- che lei ci ha lasciato.
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Inserito il 30 Maggio
1998
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