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            Ogni
            Autore, poeta o scrittore, desidera veder pubblicare,
            prima o poi, le proprie opere. E un bel giorno manda il
            suo dattiloscritto ai più noti editori. Purtroppo,
            le case editrici rispondono (quando rispondono
)
            dopo mesi e mesi e la risposta è quasi sempre
            negativa. La lettera è sempre molto cortese: "Il
            suo libro è bello, bla, bla bla, ma attualmente i
            nostri piani editoriali non prevedono
" e a volte
            aggiungono "in seguito esamineremo
            l'eventualità
 teniamo presente
 la
            informeremo
". Mai che dicano la verità: "Non
            possiamo pubblicare il suo libro perché è
            difficilmente vendibile
 perché Lei non
            è conosciuto
 perché rischiamo i
            nostri soldi non su sconosciuti, ma su libri scritti da
            personaggi della televisione, da scrittori italiani che
            frequentano il Costanzo Show, da grandi scrittori
            stranieri già collaudati da vendite miliardarie in
            America ecc. ecc.".Il
            fatto è che in Italia vengono pubblicati
            più di cento libri ogni giorno (domeniche
            comprese
) e nessuna libreria, dico nessuna,
            può tenere in deposito non dico la metà, ma
            neppure un quarto dei libri pubblicati. I librai
            riservano lo spazio disponibile ai libri che sperano di
            vendere, cioè a quelli che hanno buone
            probabilità di essere richiesti dai
            clienti.L'Autore,
            dopo aver constatato l'impossibilità di venire
            pubblicato da una grande casa editrice, decide di
            rivolgersi ad un editore piccolo, o meglio, a uno dei
            cosiddetti editori a pagamento. È una soluzione
            non certo disdicevole. In fondo anche Moravia, Pasolini e
            tanti autori diventati poi noti hanno pubblicato il primo
            libro a proprie spese, la gente ha comprato il libro e
            così sono nati dei grandi scrittori contesi poi da
            diversi grandi editori
 Il
            guaio è che tra gli editori disposti a pubblicare
            libri di esordienti vi sono quelli seri e onesti (pochi)
            e quelli poco seri e disonesti o addirittura truffaldini.
            Di questi ultimi si è occupata anche la
            televisione.C'è
            poi una terza possibilità, che è quella che
            offre la Montedit.
            La Montedit,
            accertata la qualità dell'opera, offre all'Autore
            un contratto editoriale senza chiedere alcun contributo
            strano, ma semplicemente l'impegno di acquistare, o far
            acquistare da sponsor, un certo numero di copie, in modo
            da coprire la spese di composizione, carta, stampa,
            legatoria ecc. Con la stampa digitale è ora
            possibile fare una prima edizione anche di sole 100
            copie.
 Questa, in sintesi la situazione.
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