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Cesare Ferrazza
Eco di morte
- Il sole è ormai spento ed un ultimo raggio falso e puntuto continua ad infilzarsi nel mio occhio, nel mio cervello e non finisce... non finisce mai. Ed oltre il buco del sole, nelle viscere abissali del nulla, cresce il rutto sordo e primordiale del gorgo che inghiotte l'universo. E poi solo tu ed il freddo del buio, e poi il niente.
- La fine del raggio si cancella nella scia maledetta di una luce desiderata di morte. L'assoluto implode in uno spazio sempre più piccolo, infinitesimale. La prospettiva trasfigura in vortici allucinanti, figure deformate. Suoni acuti ed assillanti nell'eco assurda di una realtà virtuale. Non più assi né ascisse né ordinate e Cartesio nudo magro e peluto, i capelli dritti, lo sguardo acceso di pazzia, corre e grida nel vuoto del suo spazio. Delirante di onnipotenza prospettica l'uomo precipita in un brivido, scivola e schizza via impazzito verso l'alto, poi macabro sorride sbilenco e ritto si dimostra un attimo per il subito scomparire nel buio verticale. E lontano un lumicino costante e lontano né spazio, né tempo, né niente. E resto solo.
- Ora la luce si è spenta per sempre, l'incantesimo si è rotto e la mia mente non riesce più a volare. Ho paura. Sempre più immobile il mio cervello si scioglie in un liquame itterico che caldo m'inonda le viscere e mi ammorba lo spirito. E sono solo. Ed il mio essere si annoda viscido e lento nel suo nido bagnato di sudicio desiderio.
- Come potrai più baciarmi, come potrai coccolarmi ancora madre mia. Perché non l'hai fatto allora. Vorrei poter ricordare di aver pianto un giorno. Vorrei poter ricordare la tua mano fresca che mi carezza la fronte sincera, che mi asciuga dolce una lacrima sulla guancia calda, che passa tra i miei capelli leggera. Vorrei poter ricordare di un amore pulito. Vorrei poter ricordare... ma ho paura che niente sia esistito, niente sia mai stato per colpa mia. E ancora mi agito rabbioso e vorrei alzarmi e vorrei fare... ma è tardi, troppo tardi per vivere... e sono stanco... (for Elise un bagliore!) e sono stanco.
- Vorrei tanto riuscire a dormire.
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- Inserto il 21 ottobre 1997 (r1)