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- Anna Lottici ,
è nata il 5 febbraio 1974 a Cremona, ha vissuto
per trent'anni a Monza, si è trasferita a
Gussola in provincia di Cremona da quattro anni. Ha
frequentato due anni di università alla
facoltà di Scienze Naturali alla Statale di
Milano, lavorato in un giornale di annunci
immobiliari, in ufficio. Da dieci anni insegna nella
scuola elementare. Ama le passeggiate, i giri in bici,
la natura, il giardinaggio, leggere, dipingere, fare
lavoretti di decoupage, con perline, e vari materiali,
scrivere poesie e leggerle, ascoltare musica new age e
classica. Ha un figlio di un anno e mezzo: la sua
più grande gioia e conquista. Adora i bambini,
la loro ingenuità, spontaneità. Ha visto
la morte in faccia tre volte nella sua vita, e si
è salvata da due incidenti. Nel suo piccolo
cerca di aiutare il prossimo, come può. Ha
partecipato a diversi concorsi di poesia nazionali e
non, è stata segnalata nella lingua italiana in
un concorso e ha ricevuto una targa come decima
classificata in un altro. Ha scritto cinque raccolte
di poesie, non pubblicate: Emozioni, Palpiti del
cuore, Orme dell'anima, Sussurri nel vento, Pensieri e
parole e una breve storia: Le stagioni del cuore.
Cerca con la sua poesia di fermare lo scorrere del
tempo, di eternare le emozioni ed immortalare paesaggi
che il tempo o l'uomo potrebbero cambiare, di donare
sensazioni e di far vibrare il cuore di chi legge le
sue poesie, perché crede che ognuno ha qualcosa
da dare e da condividere di bello con gli altri, che
prenda un po' degli altri e lasci un po' di sé
in chi incontra nella propria esistenza. I suoi valori
sono l'amicizia, l'amore, la famiglia .., che coltiva
anche a distanza.
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- Non
più
- Tra nubi
candide,
- P
azzurro
- sorge il
sole
- ogni
giorno,
- ma i tuoi
occhi sono chiusi,
- la tua
pelle
- non sente il
suo calore.
- Sbocciano le
rose
- a
maggio,
- i
prati
- son in
fiore,
- danzano
libere
- le
farfalle
- ma i tuoi
occhi sono chiusi,
- non ne senti
il profumo.
- D'estate
imbiondiscono
- le spighe
fluttuanti
- al
vento,
- tra papaveri
amaranto,
- fiordalisi
turchini,
- ma i tuoi
occhi sono chiusi.
- Le barche si
perdono
- all'orizzonte,
- tra cielo e
mare,
- ma i tuoi
occhi sono chiusi.
- Cori di
uccelli tra i rami
- di pioppi, di
viti
- s'innalzano
verso il cielo,
- ma le tue
orecchie sono sorde.
- il velluto
blu
- della
notte
- è
trapuntato d'astri,
- che
brillano
- come
diamanti,
- al chiaror di
luna
- che su di te
non si riflette.
- Dolce
primavera,
- estate,
- tiepido
autunno,
- freddo
inverno
- si
rincorrono
- nel ciclo del
tempo,
- ma tu non
noti
- i
mutamenti,
- non odi i
suoi rintocchi.
- Bella la
vita,
- ma a te
più non sorride.
- Fedele,
- leale,
- buono
- sei
stato,
- per chi sosta
qui
- alla tua
gelida dimora,
- per
compassione,
- affetto
- un fiore
porti,
- un raggio di
sole
- a
riscaldare
- la tua culla
fredda,
- in questo
mondo
- che
più non ti appartiene.
-
-
- Perle di
lacrime
-
- Una
fiamma
- sottile,
- silenziosa
- lambisce
- il mio
cuore,
- fa
vibrare
- la mia
anima,
- come P
onda
- carezza
- l'arena.
- E1 una
triste,
- sopita
- malinconia,
- amarezza,
- un velo
grigio
- sui miei
occhi,
- è il
pensiero
- della
gioia
- di alcuni
attimi,
- di dolci
emozioni,
- che il
tempo
- ha
rubato.
- Nel
palpito
- debole
- in
me,
- rimpiango
- le tue
carezze,
- i tuoi
baci,
- la dolce
culla
- dei tuoi
abbracci.
- Scendono
- perle
- di
lacrime
- da
occhi
- ormai
- senza
speranza.
-
-
-
- Quei
momenti
-
- Travolta
- come in un
sogno,
- nei sempre
freschi
- ricordi,
- assaporo
- le
emozioni
- delle sere
lontane
- a
sospirare,
- sognare
- ammirando
- l'incanto
- del
firmamento.
- Confusa
- cercavo
- l'eternità
- di amori
ingenui,
- stordita
- dalla fresca
brezza,
- che mi
avviluppava,
- dalla luce
calda,
- eterea
- della
luna,
- che mi
stringeva
- in un
abbraccio
- dolce.
- Nel languido
eco
- dei miei
passi
- percorrevo
- il mio
cammino,
- tra occhi
lucidi
- di
pianto,
- di
speranze
- a
volte.
- Le
emozioni
- di un
bacio,
- di una
carezza
- mi
rendevano
- la
principessa
- della
notte,
- con la
mente
- colma
- di
favole
- a lieto
fine.
- Nell'ondeggiare
- dei
desideri,
- invasa
- dalla
febbrile emozione
- dell'essere
innamorata
- non
sapevo
- quanto
ora
- avrei
rimpianto
- quei
momenti,
- che mai
più hanno lasciato
- il mio
cuore.
-
-
-
- Progresso
- Tra le
moltitudini,
- nel vociare
confuso,
- ammassate
- in spazi
ristretti
- mi
sento
- perduta.
- Si
mescolano
- i
pensieri,
- i
destini
- si
intrecciano.
- Mi
sento
- tremendamente
- sola.
- Nel
ticchettio
- del
tempo
- inesorabile
- le
voci
- si
confondono
- con i
rumori,
- sale la
frenesia
- del
fare,
- del
produrre
- per il
domani.
- Inutili
parole,
- pensieri,
- storie
straordinarie,
- esperienze
- si
fondono,
- si
perdono
- nel
mare
- dell'essere
- senza
ritorno.
- Nulla
- è
più importante
- della propria
individualità,
- eppure
- l'efficientismo
- rende
- nullo ogni
essere,
- nell'incessante
corsa
- al
progresso.
-
-
-
- La mia casa
- Vicino
- alla
riva
- di questo
fiume,
- che si
snoda
- come un
serpente
- per la
pianura padana,
- che
riflette
- i mutevoli
mantelli
- delle
fronde
- ad ogni
stagione,
- un
casolare
- appare
- tra i
rami.
- Le
nuvole
- verso
sera,
- come
sentinelle
- stanno
- a
guardare
- nelle
ombre
- delle sue
pietre.
- Spande
- odore
- di
fieno
- il
vento,
- che
carezza
- i fili
d'erba,
- la
rugiada
- del
mattino,
- con i suoi
riflessi
- argentei.
- E' uno
scrigno
- di
ricordi
- infantili,
- di
risate,
- grida
- questa
casa,
- sperduta
- tra cielo e
terra,
- in questo
angolo
- di
mondo,
- di
paradiso.
-
-
-
- Ti cerco
madre
- Cerco
- la tua voce
calma,
- il
viso
- a volte
sorridente,
- a volte
stanco,
- pensieroso.
- Cerco
- le tue
attenzioni affettuose,
- nel tuo
sguardo
- dolce.
- Cerco
- le tue
braccia
- dove molte
volte
- mi sono
rifugiata,
- le tue cure
- premurose
- in ogni
pensiero
- su di
me.
- Amo
- i tuoi
valori,
- il tuo
affetto
- che ritrovo
- riflessi
- nel mio
cuore.
- Cerco
- la tua
mano,
- la dolcezza
- delle tue
carezze,
- nelle ore
- di
solitudine,
- di
pena.
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