- L'ultima
sera
Sta calando il sole
- là,
tra le nuvole
- diradate
dal vento.
- Un fascio
di luce
- si
sprigiona tenue,
- riflette
le prime ombre
- dei
frassini spogli
- in cima
alla collina.
- Seduto al
davanzale,
- le braccia
inermi
- appoggiate
sul calorifero,
- osservi il
solito airone
- volare
basso, verso il fiume.
- Scende
leggero il silenzio,
- ti guardo,
sei stanco.
- E'
l'ultima sera.
- Le tue
rose
In un luogo incantato,
- che uguale
più non c'è,
- fasci di
eburnee rose
- coltiverò
per te.
- Sui
vellutati petali
- vi
scriverò i miei sogni
- e in
una ampolla magica
- conserverò
gli aromi.
- In quel
bianco giardino
- nessuno
potrà entrare,
- perché
per te soltanto
- lo voglio
coltivare.
- Poiché
l'umida terra
- nasconde
il mio tesoro,
- coperto
di rugiade
- nel
marmoreo candore.
- Così,
da mane a sera
- e pur se
dormirò,
- tra quelle
eburnee rose
- io ti
aspetterò.
- Piove
Cade la pioggia
- a pesanti
gocce,
- scende a
dirotto, bagna,
- scivola
lungo i tetti,
- dalle
grondaie,
- schizza
schiumosa
- sulla
strada,
- lungo le
cunette.
- Tutto
è triste,
- sembrano
piangere
- i lampioni
appena accesi,
- riflessi
di luce
- si perdono
nella pioggia,
- lungo
l'asfalto fradicio.
- E' ancora
giorno,
- ma un
giorno buio
- come un
cuore
- nella
solitudine.
- La
salute
Florida e fresca, come il mattino
- è
la salute nel suo giardino,
- ride tra i
rami di melograno,
- porge i
fiori con la sua mano.
- Danza
sull'erbe da mane a sera
- è
la salute eterna chimera.
- L'hanno
cercata, a volte sognata
- ma forse
nessuno l'ha mai baciata.
- Canta
giuliva sotto le stelle
- bellezza e
gioia le son damigelle,
- con la
rugiada si son bagnate
- nella
fragranza dei fiori d'estate.
- Sempre
apprezzata ma lusinghera,
- è
la salute eterna chimera.
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