LA
PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA Poeti
contemporanei affermati, emergenti ed
esordienti
Carmela
Tuccari
Carmela Tuccari
è nata a Catania nel Marzo del 1940 . Insegnante
elementare in pensione.
Scrive fin
dall'adolescenza poesie e racconti. Vincendo la sua
naturale ritrosia, ha pubblicato nel 2005 la raccolta
poetica "Fiorite da ceneri di lava" Casa Editrice
"LIBROITALIANO". Ha conseguito ottimi risultati in vari
Concorsi Letterari nazionali ed internazionali, sia per
la poesia che per la narrativa. E' presente in varie
prestigiose antologie e riviste Letterarie. Nell'anno
2007 è classificata al 1° posto: - al XIX
Premio "Natale" di Tremestieri Etneo, sez. Poesia HAIKU -
al Concorso "Santa Maria della Luce" di Mattinata (FG)
Associazione "Il Convivio" per la sez. dialetto - al
22° Concorso "Giovanni Gronchi" di Pontedera (PI)
per la sez. "Miniliriche" - al Premio "Associazione
Chiese Storiche di Palermo sez. Libro edito. E' tra i 25
vincitori della VII Ed. del Premio "Racconti nella rete"
2008 - LuccAutori
AUTORITRATTO
Non ho cavalli in corsa
lungo il
fiume
e già
le canne sferzano
il mio
tempo.
Lascerò
i miei pensieri
alle
fluttuanti cime
perché
imparino
parole di
maestrale
e si
mutino
in canti di
libeccio.
Non mi
darò fuscello
alla
corrente
né
vestirò sembianze
d'aquilone
per bucare
l'azzurro.
Troppo tenue
un
filo
legherebbe
alla terra
desideri
smarriti.
ARCOBALENO
Il volto crucciato
del cielo
s'apre
ad un riso
bambino.
Iridescente
fra le
lacrime
un palpito di
seta
affascina
la terra
incupita.
UOMO
Trafiggi
farfalle di
seta
sul prato
erboso
del tuo
egoismo
disperdi
il polline
d'oro
della
speranza
nel vento
esotico
dei sogni
giovanili
e ti
ritrovi
spogliato di
certezze
e di
voglie
sulle rocce
corrose
d'annoso
battere
goccia a
goccia
di
vanità deluse.
IL
SILENZIO
Una nenia ovattata
mi trae nel
seno
d'un grigio
mattino
e si dilegua
in larghe
volute
di
fumo
Alle corolle dischiuse
dei miei
pensieri
il silenzio
largisce
rugiada di
ricordi
(da
"Fiorite da ceneri di lava")
L'ALBA E
TARDA...
Inquieto
il mio
cuore
s'affretta
al nuovo
giorno
e ne paventa i
moti
le
sembianze
e
s'inventa
l'attesa
la
speranza
la
dolcezza
che
l'ultima
carezza della
notte
sottintende.
Ma il cielo
incombe
carico di
stelle
sbiadite
lontane.
E... l'alba tarda.
AMARE
TE
Amare te
non è
trepida
voglia
di teneri
amplessi
o sensuali
abbandoni.
non
è
l'attesa
delusa
d'incontri
mancati
o il tormento
nascosto
d'immaginari
inganni
Amare te
è
perdersi
nei meandri
della notte
per accendere
con mani
d'aria
luminarie di
stelle
a
rischiarare
strade
d'infinito.
Amare te
è
tuffarsi
nella
trasparenza
d'un mare
verde
per
scoprire
nei tuoi occhi
l'anima
e coglierne
nel segreto
dei fondali
una ricchezza
di conchiglie
e madreperla.
Amarti
è
ristare
al limitare
del tuo "io"
per non
turbare
l'armonia dei
pensieri
è
riascoltare
la primordiale
musica
che mosse
l'universo
è
ritrovare
nel silenzio
siderale
d'un
fragilissimo equilibrio
il nostro
mondo racchiuso
in una bolla
di cristallo.
INFANZIA
VIOLATA
Immagine pura
di Cielo
cantavi
l'inno alla Vita
con le
capriole del cuore
in un prato
fiorito d'affetti.
Nel primo sbocciare degli anni
correvi
incontro all'ignoto
lo sguardo
attento e curioso
le gambette
magre e scattanti.
Ma sul sentiero della gioia
qualcosa
restava in agguato.
Lesta come un palpito d'ali
l'ombra d'una
mano si protese
a infrangere
fragili sogni
E s'incupì l'azzurro dei tuoi
occhi
si spense il
rosa delle gote
nella tua
giornata di sole.
Ora il silenzio del nido violato
accanto ad
una bambola rotta
nasconde
l'infanzia sciupata.
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