LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Diego Verra
Il mio nome è Diego Verra, sono nato a Cuneo il 30/12/1971.
Abito a Ceva, in provincia di Cuneo, con Lilli e nostro figlio Michele di 6 anni, sono un artigiano imbianchino.
Nel tempo libero mi piace scrivere, scolpire la pietra, camminare in montagna, ho preso parte ad alcuni spettacoli teatrali organizzati dal teatro di Ceva.
Fino ad oggi sono pochissime le persone che hanno letto le mie "quattro righe", poesie, piccoli racconti e pezzi che ho scritto pensando al teatro.
Solo in quest'ultimo mese ho partecipato ad alcuni concorsi di poesia, dei quali non conosco ancora il risultato.
Come dire... ho deciso di provare.
I segni della tua arte
 
I segni della tua arte sparsi per casa
tra mobili e pile di sculture e poesie
le statue di cera con sguardi severi
domande del "quando ci porti là fuori"
 
Cammini per strada osservando i lavori
di quelli che artisti ai tuoi sono inferiori
ma tu li hai creati per stupire un amore
dei loro commenti non sapresti che fare
 
Il bradipo tempo ha cambiato carattere
all'uomo che usava le mani creando
e oggi la voglia di stare con lei
contrasta un lavoro che ti porta lontano
 
Vorresti provare ad avere un guadagno
usando per altri la tua fantasia
quel lato nascosto tieni avvolto da tempo
impaurito che altri lo possano avere
 
Si riaffacciano vivi i sogni passati
di quando diverso ti sentivi da tutti
di quando speravi che i tuoi genitori
ti aiutassero a crescere la voglia di fare
 
Fortuna di una vita che ha trovato spazi chiusi
camminando a testa bassa senza voglia di lottare
senza stare a disturbare la struttura di una scuola
che vi difende con l'inganno quando i voli sono bassi
 
Ti sei cresciuto combattendo le tue doti
oggi grande mediatore tra i diversi e gli arroganti
non riesci a frenare le proiezioni nel domani
ove c'è la libertà di occupare il tuo ruolo
 
Vivi in un mondo in cui il lavoro è fatica
non libertà d'espressione e goduria
fantasia rinunciata tra apprezzamenti e rimproveri
di chi si è negato vendendo la vita
 
Sensazioni turbate al pensiero di un figlio
ritrovarti un giorno padre per contraddire il futuro
negare le espressioni di una libera fantasia
per una sorta di gene che non si vuole spezzare
 
Quando invece il provare non è che un momento
privo di età di colore e di sesso,
minaccioso con te per quel che sai fare
e intanto ti spegni tra l'andare o restare
 
Ore di attesa coricato nel letto
aspetti che il sonno cancelli le voglie
immagine veloce di un qualunque mestiere
intrecciata col sorriso del vivere spensierato
 
Riordini l'arte tra i muri di casa
senti i quaderni tra le tue mani
e notte sei solo la tua amata che dorme
non puoi fare a meno di aprirne le pagine
 
Piangi e sorridi ascoltando le parole
di sogni e speranze che hai dovuto negare
una statua di cera ti allunga una penna
il guardiano dei sogni l'avevi chiamata
 
Lei ti promette che nessuno saprà
se descrivi il desiderio che ogni sera ti assilla

Dove la notte finisce
 
Vista seduta al di là della notte
era per lui un ritorno all'intreccio,
quando sbarbato e orgoglioso di sé
avanzava inesperto le vie dell'approccio.
 
Dal tanto che ha dato a debole carne
raccogliendo appagato frutti e fuliggine,
oggi distende tra il vento e l'età
l'esperienza che ha tra nodi di ruggine.
 
Sospeso nel vivere dove pochi vivranno
assapora gli umori di giovani prede,
scagliando le frecce come fosse Cupido
instilla passione in chi non vi crede.
 
Signore del canto ha la voce del vento
e comanda la pioggia con lo scudo infuocato,
consegna delizia tra sesso e ardore
incutendo paure a chi si è innamorato.
 
Solo al mattino svegliandosi all'alba
ritrova l'età che appartiene ai suoi anni,
e ripreso lo zaino in cui tiene i ricordi
vaga sperduto tra le vie degli inganni.
 
Lo trovi al cancello che osserva le menti
di quelli che stanchi hanno amato le fate,
e inflitte le pene le più oscure di tutte
ammaestra ogni uomo che le ha meritate.
 
Vaga abbattuto per le vie delle feste
cercando le anime rimaste a sperare,
mentre ubriaco di un bastardo destino
ritira il suo fiato e comincia a cantare.
 
Strappa una tela sulla riva del mare
tracciando gli sguardi dai colori pungenti,
vive e lavora al sud della Spagna
dove la sabbia ha diversi frangenti.
 
Ogni granello racchiude una festa
e se accosta l'orecchio sente l'arte del suono,
che d'impeto crea accarezzandogli il viso
una musica lenta che sobbalza ad un tuono.
 
Si ferma a scrutare dove la notte finisce
avvolto nel dubbio se lei si sia alzata,
ma la barba ormai lunga e il frutto appassito
chiudono il tempo ad una storia negata.
PER COMUNICARE CON L'AUTORE mandare msg a clubaut@club.it
Se ha una casella Email gliela inoltreremo.
Se non ha casella Email te lo diremo e se vuoi potrai spedirgli una lettera presso «Il Club degli autori - Cas. Post. 68 - 20077 MELEGNANO (MI)» inserendola in una busta già affrancata. Noi scriveremo l'indirizzo e provvederemo a inoltrarla.
Non chiederci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©2006 Il club degli autori, Diego Verra
Per comunicare con il Club degli autori:
info@club.it
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit
 
IL SERVER PIÚ UTILE PER POETI E SCRITTORI ESORDIENTI ED EMERGENTI
Home club | Bandi concorsi (elenco dei mesi) | I Concorsi del Club | Risultati di concorsi |Poeti e scrittori (elenco generale degli autori presenti sul web) | Consigli editoriali | Indice server | Antologia dei Poeti contemporanei | Scrittori | Racconti | Arts club | Photo Club | InternetBookShop |
Ins. 24-11-2006