- Eterna
Primavera
-
- Gentilmente
afferrasti
- l'ombra
delle mia mano
- e
quasi senza volere,
- come
il fiume fa con le sue acque,
- mi
guidasti in quell'alto
- luogo
di paradisiaca bellezza.
- Senza
parole lodammo
- quell'attimo
dall'indefinibile essenza.
- Senza
parole seguimmo
- il
libero cammino del chiaro gabbiano
- che
con sé, lontano ci portava.
- M'insegnasti
ad amare l'universo
- e
le sue tacite rime.
- M'insegnasti
ad amare Te.
- Un
sottile sospiro d'aria calda
- continuativa
a scivolare
- fra
le nostre isolate labbra
- che
quel bacio tenne sospeso
- E
intanto prese vita
- l'incantesimo
di uno strano amore,
- estraneo
agl'occhi della terra,
- un
amore dalle sublimi ali
- e
che di eterna primavera
- rese
il nostro volo.
-
-
-
- Notte
d'Agosto
-
- Eri
così sereno e felice
- quella
notte d'agosto
- che
mille volte baciai
- il
tuo trasognato viso.
- Stavo
lì,
- dolcemente
al tuo fianco,
- vegliando
sulla tua fanciullesca beatitudine.
- I
miei occhi,
- ancora
freschi come petali di rose,
- han
visto sbocciare
- il
tuo primo sorriso,
- che
si confuse
- con
il tenero risveglio della natura.
- Mille
volte ancora, ti baciai.
- Mille
volte ancora, m'innamorai.
-
-
-
- Mia
silenziosa notte
-
- Oh,
mia silenziosa notte
- che
avanzi come ogni sera
- con
la tua seducente veste scura
- e
tempesti di luminosi passi
- l'immensa
volta celeste,
- trovando
dimora lassù
- in
quelle alte e sconfinate cime,
- dove
si affollano silenziose
- lontane
e vecchie speranze;
- dove
liete s'innalzano
- le
ali dell'anima.
- Soffuse
da nuovi pensieri d'amore..
- Accogli
umilmente
- questo
mio incalzante sospiro
- fatto
di carne e di stelle.
- Fai
che non si disperda
- tra
la sterminata voce del vento,
- ma
trasportalo sino a lui
- affinché
il mio, divenga
- il
suo sospiro
- e
che solo di sospiri
- sia
il nostro lontano incontro.
-
-
-
- Donna,
solo per metà...
-
- Corpo
freddo
- chiede
calore...
- chiede
Amore!
- Quei
gemiti e lenti sospiri
- sembrano
essere seppelliti
- nel
regno dei ricordi.
- Lontane
le tue mani,
- lontane
le tue dita,
- che
quasi mosse da volontà
propria,
- scivolano
come le acque del fiume,
- in
quel morbido incavo e,
- sinuosamente
nell'ignoto mare,
- li
conduceva.
- Lontane
le nostre congiunte anime
- che
da sole, anime non sono.
- Lontano
il tuo incessante sguardo
- che
di accarezzarmi, mai smetteva.
- Tu,
lontano da me,
- lontano
da ogni chiaro invito...!
-
-
-
- Le
tue mani
-
- Come
leggere piume
- le
tue mani si abbandonano
- al
soffio della vita,
- e
le dita oscillano sinuose
- come
se dirigessero
- le
infinite note della
sensualità.
- Quelle
mani,
- amanti
di cose vere e
- di
belle arti,
- cullano
instancabili
- l'affanno
delle anime insonne.
-
-
-
- Bacio
-
- Sotto
una cascata
- di
pioggia dorata,
- inginocchiata
- sul
morbido prato fiorito,
- un
bacio di stelle
- mi
dasti
- e
forte mi strinse a sé
- l'incanto
del momento.
- Quel
bacio non appartenne
- al
cuore della terra
- né
a quello del cielo;
- ma
di entrambi ne fu
- il
figlio divino.
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