LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Ferruccio Brugnaro
Ferruccio Brugnaro, operaio a Porto Marghera dagli inizi degli anni Cinquanta, è nato nel 1936 a Mestre, è autodidatta e vive a Spinea (VE). Ha fatto parte per molti anni del Consiglio di Fabbrica Montefibre-Montedison, ed è stato per decenni uno dei protagonisti delle lotte del movimento operaio. Con il 1965, Brugnaro comincia a distribuire nei quartieri, nelle scuole, fra i lavoratori in lotta, i suoi primi ciclostilati di poesia, racconti, pensieri. È uno dei primi in Italia a diffondere la poesia in forma di volantino. Tra i murales di Orgosolo si possono leggere sue poesie scritte ancora negli anni Settanta. I suoi lavori sono apparsi su molte riviste. Parte degli scritti, tirati al ciclostile e diffusi come volantini, sono stati raccolti dall'Editore Bertani e pubblicati nei volumi: Vogliamo cacciarci sotto, 1975; Dobbiamo volere, 1976; Il silenzio non regge, 1978. Nel 1977 un gruppo di sue poesie è stato musicato dal cantautore Gualtiero Bertelli. Brugnaro è presente in numerose antologie, tra cui Il pubblico della poesia, Poesie e realtà, Scrittori e industria, Centanni di letteratura, Poeti del dissenso, L'altro novecento. Con altri lavoratori, nel 1980 dà vita a Milano ai quaderni di scrittura operaia abiti-lavoro. Nel 1984 esce Poesie per conto della Cooperativa Punti di Mutamento. Nell'ottobre del 1990 vengono fatti affiggere sui muri di Venezia e di Mestre oltre cinquecento manifesti con una sua poesia contro la guerra. Lo stesso manifesto nel gennaio del 1991 è stato affisso sugli spazi pubblici di Roma. Nel 1993 esce il volume Le stelle chiare di queste notti, Editore Campanotto. Nel 1996 su Viceversa, una rivista di Barcellona, appare un gruppo di suoi testi poetici con traduzione in spagnolo di Carlos Vitale. Nel 1997 undici sue poesie, tradotte in inglese da Kevin Bongiorni e Reinhold Grimm, vengono incluse nel n. 29 di Pembroke Magazine, una pubblicazione internazionale dell'Università del Nord Carolina. Nel 1998 esce negli Stati Uniti, per conto della casa editrice Curbstone, Fist of Sun, un volume antologico della sua produzione poetica con traduzione del poeta americano Jack Hirschman. Nell'ultimo decennio sue poesie sono state pubblicate anche in Germania e in Inghilterra. Nel 2002 appare in Francia, a cura dell'editore Editinter, il testo antologico Le Printemps murit lentament nella traduzione del poeta Jean - Luc Lamouille e in Italia l'editore Campanotto pubblica Ritratto di donna. Nel 2004 è uscito in Spagna il libro No puedo callarte estos dìas nella traduzione di Teresa Albasini Legaz. Nel 2005 esce a Berkeley Portrait of a woman, tradotto da Jack Hirschman. Suoi testi vengono pubblicati anche su varie riviste e giornali internazionali.
Verde e ancora verde C'è una casa a Portomarghera sotto le ciminiere che un uomo e un ragazzo dipingono e ridipingono continuamente. Una volta lo fanno verde intenso una volta verde chiaro una volta verde luminoso che si vede anche di notte da molto lontano. Non si stancano mai la fanno verde e ancora verde e poi verde come il colore dei prati come il colore degli alberi. La fanno verde lucida certe volte come un sogno straziante tra gli sputi neri delle fabbriche. L'aprile è scomparso da Portomarghera la primavera è morta c'è solo questa minuscola casa che un uomo e un ragazzo dipingono e ridipingono instancabilmente tra canali di catrame tralicci bufere di polveri micidiali su ogni germoglio su ogni segno dolce di movimento.
L'ho sentito implorare con durezza L'aria oggi puzza di uova marce è infetta di tetraetile idrocaburi catrami. Ho raccolto dal cemento ora un minuscolo uccello rosso grigio tutto tremante ha gli occhi quasi chiusi e il becco pieno di schiuma verdastra. Forse ha mangiato qualche granulo di zolfo forse qualche altro veleno terribile. L'ho sentito implorare la mia mano con durezza l'ho sentito piangere a dirotto come un cielo scrosciante senza nessuna risposta. Dentro la mia mano ho toccato con ampiezza in silenzio tutto il dolore lo spegnersi e il vivere straziante inesorabile. Mi è stata gettata nel profondo oggi una domanda d'amore di luce che non può essere nascosta da nessuna parte. Ho scoperto oggi tutto un mondo. di uomini fiori animali ho scoperto resistenze tenacie gioie segrete e pazze che non si sottometteranno neanche se bombe e missili cadranno da tutte le latitudini più fitte della neve delle notti d'inverno.
Tutti assolti al processo per le morti al petrolchimico Lavoravamo tra micidiali veleni sostanze terribili cancerogene. Non affermate ora furfanti ladri di vite che non c'era alcuna certezza che non c'erano legislazioni. Non dite, non dite che non sapevate. Avete ammazzato e ammazzate ancora tranquilli indisturbati tanto il fatto non sussiste. I miei compagni morti non sono mai esistiti sono svaniti nel nulla. I miei compagni operai morti non possono tollerare questa vergogna. Non possiamo sopportare questo insulto. Nessun padrone nessun tribunale potrà mai recingerci di un così grande infame silenzio.
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Ins. 18-01-2006