- Ricordo
Foto ingiallite sparse sul divano,
- frammenti di
memoria ritornata invano:
- i volti,
ancora freschi, con doloroso
incanto,
- riemergon dal
passato; non sembra poi da tanto...
-
- La luce di un
tramonto che sa di primavera
- disegna sul
mio muro un viale... (come allora!)
-
- in fondo, una
ragazza
- con i capelli
al vento che corre:
-
- È
tardi! ... aspetta! ... ancora un
- ultimo
momento!
- Chiudo gli
occhi e rivedo (il cuore è ancor
fremente)
- Il viso che
da sempre ho conservato in mente...
-
- Il sole ormai
morente, con un ultimo raggio,
- illumina uno
specchio: ancora meditando,
- alzo la
testa, raccolgo il mio coraggio:
- ed ecco,
là davanti, un uomo non più
giovane,
- con gli occhi
un poco stanchi;
- ... i
capelli, già neri, sono quasi tutti
bianchi.
- Genesi
Dalle immani esplosioni di galassie
lontane
- dal buio
siderale di milioni di secoli,
- da cuspidi
affilate di montagne lunari
- e laghi di
cristallo e d'acciaio bollente,
- dal fuoco dei
vulcani,
- viene il mio
cuore e batte.
- Ha
attraversato il sangue e la tragedia
- di mille e
mille più generazioni
- e cento
miliardi di morti sono serviti
- a questi
occhi per capir le stelle.
- Ed ora,
dell'universo ha percepito
- il canto
nelle sue vene,
- e l'ha
affinato; puro come la freccia,
- attraversa lo
spazio e cerca, cerca...
- Dove, mio
Dio, è la fine?
- è
già arrivato al limite di
tutto
- e va ancor
oltre...
- anche se
già nel nulla, io, uomo,
- cercherò
ancora la luce; e andrò ancor
oltre...
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