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- D'ottobre
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- Scrivo
cose,
- frasi
slacciate,
- incespicando
- pensieri
nei passi.
- Faccio
dei giorni
- vissute
allegrie,
- confondendo
- realtà
nel passato.
- Vivo
di attese
- piantato
nel cemento,
- fumando
- tempo
nuovo.
- Vedo
immagini,
- visi
e posti,
- correndo
- salutare
con la mano.
- Scrivo
a volte,
- smanie
giovanili
- sopra
foglie d'Ottobre
- per
non farle sfiorire.
-
- Infinito
La
chiesa di muri
rosa
tempo,
tra
asilo e cimitero.
Il
bar del bigliardo
parole
e gente,
il
suono delle voci
perse
nella campagna.
La
brina
sulla
terra scura,
il
verde giallo
erba
grano.
Arterie
di acqua sporca
dove
giocavo.
Fossi
di violette
a
marzo,
rane
di giugno
quando
i tigli
inebriavano
la vita
di
magico infinito.
Mi
portasti all'asilo
per
mano,
ti
ho accompagnata
al
cimitero a piedi:
un
dicembre scolorato.
Ho
potuto misurare
con
i passi
il
nostro infinito.
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