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Lucia Mazzara, nata a Corleone il 29 giugno 1956 vive a Menfi (Ag) di professione insegnante. Il suo cammino nella poesia scaturisce da una accesa sensibilità e dall'amore per la vita vista in tutte le sue espressioni, anche in quelle inanimate. L'amore e la passione per la scrittura creano per lei i presupposti per esprimere le sue emozioni nella raccolta poetica dal titolo Volo di gabbiani.

E' oggi in fase di pubblicazione, con la Kimerik Edizioni, un intenso romanzo di formazione Una vita da amare, che verrà presentato alla fiera nazionale del libro di Torino.

 

 

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Dall'alto di un colle

 

Dall'alto di un colle a precipizio

Ammiro con stupore e incantamento

Le meraviglie del mondo e del suo Fattore

Lo spazio immenso è travolgente

I colori sfavillanti mi inebriano

Nulla può stordire come il profumo

Di questa terra e di questo mare

Nell'assaporare tante emozioni

Sono rapita da vaghi pensieri

Lontane da vacue presenze

Oltraggio a tanta magnificenza

Le anime nostre sono un punto nero

All'orizzonte cielo e terra si confondono

Indifferenziate identità si incontrano

È una magica atmosfera del creato

 

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Gocciole

 

Spruzzi di pioggia

Come danza violenta

Si librano nell'aria

Ventosa e bizzarra

Gocciole multicolori

Ricadono sulla pelle

Afona ma viva

Rallegrando gli occhi

Questo variopinto

Arcobaleno è spiraglio

Sobbalzo di gioia

Improvviso sussulto

Umido e asciutto

Di un cuore seccato

Da un vento impietoso

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Un secolare dilemma

 

Nell'insieme tutto sembra amorfo

Eppure la vita non manca

C'è qualcosa che blocca il respiro

È l'accaparrarsi il bene degli altri

Il volere ciò che non si ha

Il rifiutare ciò che si è

Io voglio non più io devo

Volere e potere si mescolano

Nell'insieme tutto è indistinto

Non c'è posto per la semplicità

Le vite si confondono e si complicano

Dipanare la matassa è un'impresa

Chi prova a districarsi rimane impigliato

Rischia di restare soffocato

Riprende fiato e poi riprova

L'insana follia di chi vuole riuscire

È audace e folle volontà

Trovato il filo di Arianna

Si parte convinti della meta agognata

Ma ecco una brusca impennata

Tutto si rimescola ritorna

L'eterna confusione del secolare dilemma

Il punto di scontro tra l'essere e l'essenza

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Zingara vagante

 

Scosceso viale a strapiombo

Onde rumorose si infrangono

Nuvole bianche all'orizzonte

Di là della linea invisibile

Tra dune e alberi di ebano

Riccioli scuri e pelle nera

Occhi grandi visi spauriti

Antiche civiltà nuovi presagi

Cammelli e mare di sabbia

Tende vesti lunghe cantilene

Soste momenti di posa

Le carovane riprendono il cammino

Io figlia del deserto di qua del mare

Come non mai mi fermo a pensare

Percorro con la mente logoranti tappe

Su e giù per i continenti

Raminga vado come zingara vagante

 

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Pensieri polvere

 

Un pensiero vagabondo

Oltre ogni controllo

Vola in alto

Brandelli restano

Sospesi doloranti

Come panni secchi

Un vento sferza

Lacera impietoso

Crepe sotterranee

Cumuli oscuri

Formicai labirintici

Pensieri vagabondi

Laboriosi stanchi

Si lasciano andare

Un piede frettoloso

Distratto malvagio

Ruota e ferisce

Sgretola la terra

 

E' un vortice

Uno sterminio

Uomini formiche

Soccombono inermi

Agonizzando cedono

Pensieri polvere

Esalano lamenti

Che inascoltati

Si dissolvono

Nell'aria polverosa

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Stagione di passaggio

 

Umbratile pomeriggio

Cielo madreperlaceo

Lenta primavera

Stagione di passaggio

Gocce di pioggia

Sospese sul fogliame

Rimangono a mezz'aria

Umida la terra

Emana profumi

Di menta selvatica

L'aria si raffredda

Un privino autunnale

Sembra voler ricordare

La stagione invernale

 

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La mia isola

Mi aggrappo confusa

Al ramo galleggiante

Mentre colori di pittura

Inebriano la mente

Tutto acceso l'orizzonte

Sembra brace ardente

Mentre emozioni serrano la gola

L'isola esplosiva

Zampilla faville

Sono sillabe bagnate

Parole trattenute

Urli soffocati

Un pensiero messaggero

Giunge con piume bianche

È colomba senza ramo

Il diluvio continua

Mentre il respiro mancante

Mi costringe al silenzio.

 

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©2007 Il club degli autori, Lucia Mazzara
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Ins. 26-04-2007