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- Tric trac
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- E questo nuovo anno s'avvicina
- lo scoppio come una medicina
- il rito che tu pensi che si compia
- quando nel botto vuoi mandar gli
affanni
- cosa poi ti fa credere
- che una miccia basti accendere
- e tutto rimane uguale
- nella realtà niente cambia
- a cambiare sono solo gli stati
mentali
- ora tutto quello che voglio è
realtà!
- fuori dalle immaginarie gioie
- schiacciare le paure
- fare come il tric trac
- esplodo nel presente
- scarico le aspettative
- vivo pura linfa
- poi ogni volta chi crede ancora
- al tempo nuovo che ci
riserverà
- resta lì a guardarti proteso
- nello scoppio la tua energia
- l'eleganza dell'attimo
- la bellezza e la sinergia
- l'etica dell'estetica
- la tua magica follia;
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- chissà se chi ti osserva
- ha mai pensato
- che è come il seme che
- quando germoglia scoppia
- sviluppa le radici
- sole e terra
- il razzo esplode
- si espande si spegne e si fraziona
- donandosi al mondo
- unendo il suolo al cielo
- e sorridendo al mare!
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- Giugno 1993
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- Agua
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- Dalla monumentale sorgente
- del mio benessere spirituale
- alle ime grandezze della psyche,
- sei giunta,
- a lambire,
- con la tua semplice essenza
- Agua,
- le sponde del mio giovane ventre.
- Forse fu facile berti
- e ti bevo e mi bevi;
- or che sciacquetti felice
- nella mia gola felice
- come un'onda di musica liberatoria.
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- 1985 da "La strada per Nowandhere"
1991
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- Spirito
ribelle
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- Mi sveglio e cerco, tra le coperte,
- sprazzi di vita e sensazioni aperte
- e le luci della mente sono come
- un alibi discreto, che mi prende!
- di nuovo a spalancare quelle porte,
- che dai tuoi stanchi occhi vanno al
verde,
- rinasco al tatto! su morbidi
tappeti,
- moquette, come Foresta, a solleticarmi i
piedi!
- ma Spirito Ribelle, da sempre nella
pelle,
- sconvolgi la mia Storia! mi porterai alla
Gloria?
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- 1986 da "La strada per
Nowandhere"1991
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- Treni del
mondo
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- Quante volte la mia bottiglia s'è
tinta d'allegro,
- lei che guarda e sorride,
- ad un passo dall'ultimo metro;
- e scorrono poi, veloci, le
sensazioni,
- che cambiano, come cambiano le
stazioni.
- Tutte le volte che giro nel mondo,
- sempre sullo stesso treno,
- no, non lo cambio perché
sennò,
- dov'è che mi
ritroverò!
- c'è quel tale che mi
racconta
- le barzellette sui pappagalli,
- a pensarci son qui che rido,
- rido col mare e con le valli.
- Se la fretta poi, mi sorprende,
- mi alzo e corro per i vagoni
- a rincorrere vecchie Piazze
- o i sorrisi delle ragazze!
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- Canzone
- 1991 da "La strada per Nowandhere"
1991
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- Ben venga
Giugno
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- Ben venga Giugno,
- ben venga il Nuovo mese
- ché questo Maggio a me è stato
agùgno
- e son ridotto un po' male in
arnese.
- Deh! si rinnovi or la Primavera,
- portando seco Estate di chimera!
- Soffino, dunque, zefiri sereni
- portando, tipico, il caldo di
stagione!
- danzino le ninfe coi Seleni!
- lasciando me a viver di passione!
- O Voi, che nell'Olimpo risiedete!
- Fate ch'io trovi l'Acqua che sciolga la mia
sete!
- anche se questa vita è tutta
esami,
- via la tristezza dalla egra mente!
- Voglio che Donna adesso m'ami!
- Voglio che spirto viva finalmente!
- e poi si dica tempo della Gioia,
- non cupa,
- vuota,
- aspra paranoia!
- Ben venga, quindi, la Nuova
Speranza!
- quella che ci rinnova
all'esistenza,
- che non ci fa rinchiuder nella
stanza;
- rinasca tutto dopo il lungo
inverno!
- Gialle ginestre ricoprano l'Averno!
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- Canzone
- 1980 da "La strada per Nowandhere"
1991
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