- Marisa
Arena
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- È nata il 15
ottobre 1978 a Messina, dove vive e studia. Webmaster,
ha creato e gestisce diversi siti internet, come I
Cocoriti, Galuchat, il sito d'arte Antonello Arena, il
sito per l'Accademia di Belle Arti Mediterranea, per
la quale ha anche realizzato una presentazione
multimediale. Appassionata di fotografia e regia ha
diretto e montato con S. Arena, il cortometraggio Alfa
e Omega, proiettato presso la sala Laudano, in
occasione del Video Meeting Messina organizzato
dall'associazione culturale Proposizione Scenica e dal
Comune di Messina. In seguito ha collaborato alla
realizzazione di diversi cortometraggi: Dimmi qualcosa
di te (regia di A. Arena e F. Gnoffo), Segni, Bisogni
e Sogni (New Edit) etc... Ha curato la realizzazione
di diversi locali come il Divina Pub (Faro sup.,
Messina), Ex-Cactus (Giammoro, Messina) e il Disco-pub
Jax (Ganzirri, Messina). Da un anno partecipa a
concorsi letterari, tre delle sue opere sono state
pubblicate nell'antologia del premio Città di
Melegnano 2002. Ha attualmente in lavorazione una
raccolta di poesie ed un libro.
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- Manichini
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- Fluidificati,
- Superando
similitudini mai banali.
- Sulla
vetta,
- Giacenti
agghiaccianti fervori.
- Innanzi,
- Celata da
un'oppressione stai.
- Mai (attimi
impercettibili di un tempo
trascorso)
- Come
ora,
- Rifletti te
stessa sulla tela dell'incertezza.
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- Lucido
Delirio
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- Sento
Qualcosa.
- Sono Ancora
Loro.
- Hanno Ripreso
a Camminare.
- Sono in
Migliaia.
- Tutti Sotto
la Mia Pelle.
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- E Voci,
Prurito e Sangue e Aghi.
- E Visioni,
Paure e Dei.
- Ho
Paura
- (ma la mia
voce non ha suono).
- Ho
Paura
- (sono
sola...)
-
- Il cortile di
sabato sera
-
- Ehi tu, ramo
chiacchierino,
- di chi
sparli, e con chi?
- Forse con
quella formica beffarda
- Che mi
osserva sghignazzante.
- Oh, un
bimbo.
- Corre, corre,
corre.
- Bumbadabùmbete.
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- Parenti
Serpenti
-
- Ecco i
parenti, serpenti.
- Sorridendo ti
mostrano i denti,
- contenti.
- - Come
va?
- - Io, lo
sai, lavoro a Milano... l'altro ieri ho
comprato un divano...
- al mio
amico manca una mano, la cerca ancora oggi...
ma invano.
-
- "Selvaggia,
posa la coda dove l'hai trovata e lascia stare
il CANE."
-
- Ecco i
parenti, serpenti.
- Nella carne
affondano i denti,
- brillanti.
- - Come
va?
- - La zia
ha perso una figlia... ma ti piace il mio
taglio di ciglia?
- Io ho
imparato a ballare la quadriglia.
-
- "Qualcosa
brucia, caro, ma... dove sono finiti i
BAMBINI?"
-
- Ecco i
parenti, serpenti.
- Di
caffè si sporcano i denti,
- cadenti.
- - Come
va?
- - Questa
estate c'è un caldo infernale, si, ma
qui si sta poco male...
- io mio
figlio lo chiamo Daniele, perché noi
siamo gente per bene...
-
- "Francesca,
cara, non schiacciare le mandorle
- sul tavolo da
CENTOCINQUANTAMILIONI."
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- Ecco i
parenti, serpenti.
- Da lontano
mostrano i denti,
- quei
denti.
-
- - Guarda
come salgon veloci!
- - Come
passan tuonando gli incroci!
-
- Ecco i
parenti, serpenti.
- Che tragedia!
Urla! Lamenti!
- Le
lamiere urlano ai venti:
-
- - Sono
rari questi incidenti!
- - Ma
dovevan stare più attenti!
-
- Sull'asfalto
spiccano, accidenti,
- ventun
piccoli bianchi frammenti.
- Li ho
raccolti, cantando tra i denti:
- "Oh!
Miei poveri, cari...
parenti".
-
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