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-
- ...della tua
terra raccontami...
-
(segnalata) -
- ...la nebbia
abbraccia
- i campi che
ami e
- dai fossi
sale sinuosa; sole sul viso,
- papaveri
sparsi nel verde,
- sorridi alla
pace della tua terra.
-
- ... passi
sulla ghiaia:
- ti sento
arrivare;
- frusciare
degli zoccoli sullíerba,
- ormai sei
vicino.
- La porta si
apre:
- alzo lo
sguardo...
- e mi sveglio
da un sogno.
-
- Rimane la
nebbia sulle cose,
- il profumo di
mele nella stanza
- e il tuo
sorriso alla terra.
- Resta: ancora
nel sogno, insieme.
-
- Siediti
vicino e raccontami...
- come quando
ero bambina,
- il profumo
delle cose,
- il sapore
della vita.
-
-
- SCATOLA DI
LATTA
-
- Eí
caduta la mia scatola dei ricordi.
- Come gomitoli
colorati si sono srotolati;
- di qua e di
là sono corsi,
- ed io, a
cercar di raccoglierli.
-
- Sempre
più arruffati,
- mescolavano
parole e suoni,
- e colori e
momenti.
-
- Non
cíera capo al gomitolo rosa della
maternità,
- e il gomitolo
verde della giovinezza
- si scioglieva
mentre andava lontano,
- giù,
per la via della vita.
-
- Quello rosso,
poi, da un poí lo avevo perso di
vista:
- chissà
dov'è l'amore mio!
-
- Gomitoli
grigi, tanti:
- grigio, come
i capelli di mia madre,
- grigio come
la cenere del camino a capodanno,
- grigio come
la sabbia della clessidra,
- grigio come i
sorrisi stanchi di chi non ha
speranze.
-
- Un gattino
allegro rincorre con me
- le lane, i
colori... i ricordi.
- (Ritorno
bambina)
-
- Raccolgo la
scatola ormai vuota.
- Vorrei
riempirla di fili nuovi
- ma non
c'è più il coperchio
- e i ricordi
sono ormai perduti per sempre.
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- UN FOGLIO
BIANCO
-
- Ti guardo: un
foglio bianco
- Potrei
raccontarti il mio dolore.
- Potrei
dipingere il mio pianto,
- invece mi
ostino a guardarti
-
- Note lente,
piene di malinconia:
- non ricordo
le parole...
- potrei
scriverle qui e tu,
- domani,
- potresti
leggerle e pensare a me.
- Il foglio
rimane bianco:
- domani lo
tingerò di viola.
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