- Falso
ego
-
- Questa
è stata la mia gabbia:
- culla di
collera.
-
- Questo
è stato il mio mondo:
- bruciato ed
eviscerato
-
-
e dal
ventre suo aperto
- è
scappata una bianca farfalla.
-
- Questa
è stata la mia folle
ricerca,
- dalla quale
è scaturito
- solamente
un falso ego.
-
Riky
'06
-
-
- Occhi
- Alle volte
basterebbe chiudere gli occhi,
- per
osservare da dentro quegli
scarabocchi.
- Ispirarsi
al sole: illuminarsi.
- Senza per
questo gettare al vento parole,
- tanto
c'è chi non è in grado di catturarne
l'odore.
- Alle volte
basta chiudere gli occhi,
- per fuggire
lontano
- ed
abbandonare gialle strade
evanescenti,
- scaldarsi,
- e trovare
nuova linfa in grigi occhi verdi.
Riky
6/11/'06
-
Riky
'04
-
-
- Gatto
-
- Un sibilo
di vento avvolge le anime blu.
-
- Lampeggiano
consenzienti le stelle,
- dipingendo
grotteschi ritratti
- nel nero
oblio di un cielo silente.
-
- Un'antica
melodia,
- pacata e
rassicurante,
-
- accompagna
la danza
-
- di un gatto
elegante.
-
Riky
&endash; primavera '06
-
-
- LEONE &endash;
(poesia con dedica al mio neonato nipote
Leòn)
-
- Ruggisce il
leone nella foresta
- e tutti,
giù al villaggio, fanno
festa.
-
- Si aggira
con aria arcigna nella pianura
- ma nessuno
di lui ha paura.
-
- La luna si
specchia nei suoi occhi profondi e
bui
- mentre le
vergini danzano inebriate intorno a
lui.
-
- Ostenta
forza, coraggio e sicurezza
- cercando di
nascondere la sua infinita
dolcezza.
-
- Il suo
manto color pece e oro
- mette in
difficoltà tutti loro.
-
- Metti a
tacere la loro ignoranza
- con un
ruggito forte di pura eleganza.
-
- Ruggisci,
Leone, regna nella foresta!
- Che tutti,
giù al villaggio, in tuo nome fanno
festa.
-
R
'06
-
-
- La panna e il
conte
-
- In silenzio
ascoltavo il conte,
- le gambe
penzoloni appese al ponte.
-
- Lei
sorrideva enigmatica e mi
baciava
-
- -inebetito,
occhi chiusi, labbra a cuore-
-
-
come
un cretino mi lasciava.
-
- Ed io che
non so proferir verbo,
- sotto molti
aspetti ancora acerbo,
- cercavo di
seguirla: di prenderle la
mano
- lei rideva
forte e scappava via lontano.
-
- Affannato
col cuore in gola,
- stavo
abbandonando la corsa mia,
- per poi
scoprire con stupore,
- che in
realtà stavo volando via.
-
Riky
6-12-'06
-
-
-
- Cammino nel
sole
-
- -Cammino
nel sole
- Con la
fronte alta-
-
- Le ombre
non mi possono scalfire
-
- Irreali e
metafisiche
- Bugiarde e
silenziose
-
- Scampoli di
una realtà
- Bruciacchiata
ed infranta
-
Riky'06
-
-
- Y
que?
-
- -Ero
sudato-
- Un treno
passava fischiando ed un ricciolo di
fumo
- usciva
lento e buono dalla mia bocca.
- -Non mi
preoccupavo-
- Era stato
tutto nella mia mano anche se per poco
tempo
- avrei
potuto fare di meglio?
- -Che
ironia-
- Io le ho
parlato ma il vento ha portato
- le mie
parole troppo lontano.
- -E ci
pensavo-
- la prossima
volta, prima di fare qualsiasi
cosa,
- avrei dato
le spalle al vento.
R.
7/9/'06
-
-
-
-
- Notturna
-
- Evanescenze
- pallide,
madide reminescenze.
- Siano di
maggio, agosto,
- novembre o
febbraio,
- baciavo il
sole,
- mi svegliai
su un freddo lettino d'acciaio.
- -Mal
temprato, arrugginito,
- sfilettato
- di lame e
lamette che nessun polso
- han mai
lacerato-
- I lumi di
cera non durano una notte,
- collassano
al mattino:
- quando ti
svegli di soprassalto e ti giudichi un
cretino
- e la
pioggia battente richiama la tua
attenzione:
- forse non
è solo un sogno la sua
dedizione.
- Riky -
18/12/'06
-
Tralci
-
- Un giorno
io canterò:
- come
l'aquila, come il vento.
- Mutevole ed
ingannevole:
- come il
tempo, come il fiore.
-
- Come acino
d'uva
- sono ora al
mio fulcro,
- ma ben
presto, il sole del destino,
- mi
appassirà fino alla
disidratazione.
-
- Nuvole di
tempesta si affacciano sul futuro
- ma ora non
ho più paura.
- Il poeta
come il mercenario
- si sente
vivo solo in guerra.
-
Riky
'05
-
Lisergismo
-
- Specchi
d'acqua mi han sempre mentito.
-
- Fosca e
furtiva è la memoria.
- Dove vuole
arrivare questo mio cercare?
-
- Arpeggi
armeni echeggiano nella notte
- mentre mi
adopero per unire i puntini del
cielo...
- ma senza
numeri, ciò che ne esce non ha un gran
significato
-
- ...poco
importa...
-
- l'immagine
che avrei voluto vederci
- è
marchiata a fuoco sul mio cuore.
-
- Cercando di
giungere alla mia meta
- osservo il
Bianconiglio sdoppiarsi
- e correre
in più direzioni...
- ...e sono
basito:quale seguire?
-
- In questa
notte sospesa tra la magia e la
follia
- ho tentato
di bere alla fonte della vita ma,
- come
d'incanto,
- s'è
asciugata prima che potessi appoggiarci le
labbra.
-
- ...ed ora
mi ritrovo sperduto in questo
mondo...
-
- ...o
sarebbe meglio chiamarlo
manicomio?
-
Riky
'05
-
Imperituro
autunno
-
- Chiudi gli
occhi.
- Lascia che
le mie labbra ti ricordino chi
eri.
-
- I passi di
ieri riecheggiano in una danza
aliena.
-
- -Nulla
è più lo stesso, tanto meno il sapore
del pane-
-
- La vita che
amavo e stringevo tra le mani è dissolta
ormai,
- celata in
questo anfratto caliginoso perduto in se
stesso.
-
- Mani oscure
e santificate hanno rapito il mio
sorriso
- ed ho il
vomito di fronte a questi benedetti
usurpatori!
-
- Pongo il
mio ingegno al servizio di una
fuga,
- per cercare
di volarmene via: in riva al
mare.
- Ma un
sillabico e barbaro fuoco incrociato ha bruciato le
mie ali.
- Lasciandomi
imprigionato nel fogliame
dell'anima.
-
- -Imperituro
autunno-
-
- Chiudi le
labbra:
- lascia che
sia il mio nome a ricordarti il
tuo.
-
- -Sorridi
all'etereo filisteo-
-
- Lascia che
la mia lenta morte
- ti mostri
la nostra triste sorte.
-
Riky
'05
-
Brainstorming
-
- Notte
solitaria...
- ...accendo
la freccia notturna
- aspettando
silente
- che il
cavallo alato di Orione mi
riconosca.
-
- Che mi
porti via.
-
- Che mi dia
la sensazione
- di una
centrifuga mentale
- ad ogni
passo al galoppo.
- Spero
così di dare un senso alle
cose...
-
- ...poi
torni tu
- e non devo
più sognare
- ma mi basta
aprire gli occhi,
- guardarti
- e sentirmi
dolcemente soffocare.
-
Riky
'05
-
-
- Anna
C.
-
- Perché
è giusto lasciarsi andare.
-
- Come una
foglia al vento.
-
- Abbandonarsi
e lasciare la mente correre
là.
- Poi un po'
di qua.
- Poi ancora
laggiù.
- E non
meravigliarsi di nulla.
-
- L'anima si
libra sull'ali della fantasia.
- Fantastica
frenesia.
- Docile,
- malinconica,
- esuberante,
- scostante
fantasia.
-
Riky
'04
-
-
- Diamante
-
- Sei
l'angelo che danza scalzo
- nel fragore
di mille nuvole accecate dal
sole.
- La fata
verde che aleggia nell'anima ancestrale della musica
infuocata dai tuoni scoccati dal convulso arco di
Zeus.
- Principessa
nel cuore del cielo
- le stelle
diventano lacrime di gioia per poi
dissetarmi.
-
Riky
'04
-
- Come una parola
può ferire più d'una
spada
-
- ...raggelato...
- cammino in
un deserto di parole
- vacue,
- dissennate,
- farneticanti.
-
- Le anime in
decomposizione mi osservano con occhi
vitrei.
-
- Mi
guardano,
- ma non
vedono.
-
- Ogni parola
scivola via come un gatto.
Dicono.
- Ma,
ATTENZIONE!
- Può
graffiarti senza lasciarti segni!
- Come puoi
curare una ferita che non vedi?
-
Riky
'04
-
- L'oscuro
percorso
-
- Dov'era
quel sorriso, eh?
-
- Segregato?
Rinchiuso?
-
- Comunque,
nascosto dai miei occhi.
-
- Son partito
da lontano con solo una cartina e il suo
ricordo.
-
- In questo
viaggio ho incontrato:
-
- angeli
caduti che han perso la loro fede nel rogo delle loro
ali,
-
- demoni
impenitenti che, orgiasticamente,
- perseveravano
nelle loro colpe, alzando i calici
all'inno:
- "Se inferno
dev'essere, inferno sia!",
-
- cartomanti
che, con un occhio ti ammaliano
- e con
l'altro ti scherniscono,
-
- viaggiatori
perennemente in ritardo,
-
- puttane
stanche, sole e tristi, odoranti di alcool e tabacco
nero
- che
s'inginocchiavano con occhi
imploranti
- per una
mezz'ora di squallido calore
umano.
-
-
- Ho visto
sguardi di ogni tipo:
-
- impauriti,
impavidi, tristi, incuriositi,compassionevoli,
vitrei,
- perduti
lontano.
-
-
- Ho
incrociato naufraghi disperati
che,
- invece di
nuotare per vincere la corrente,
- continuavano
a bere lasciandosi affogare tra i flutti
ambrati.
-
- Ho
conosciuto un vecchio col viso truccato di bianco.
- Era cattivo
e assonnato.
- Bestemmiava
forte e vomitava frasi sconnesse
- rompendo a
pugni ogni specchio che
incontrava.
-
- Con l'aiuto
di una fattucchiera l'ho ucciso,
- perché
di lui avevamo orrore.
-
- Ella mi ha
poi indicato una strada dicendo:
- "Viaggiatore
perduto,quel che stai cercando è
laggiù".
-
- Ho
arrotolato la cartina con tutta la mia fantasia
- e l'ho
incendiata con tutto il mio buon
umore.
-
- Cosicché
del mio cammino non rimanesse
traccia.
-
- Leggero
sono arrivato ad aprire lo scrigno
impolverato
- Per poi
rimanere stordito dalla bellezza dell'antico ardore.
-
Riky
'04
-
- Princess M. from
ruby skies
-
- Non
m'importa quanto lunga e oscura
- possa
essere questa notte:
- il tuo
tenero viso mi guiderà,
- come la
più splendente delle
stelle
- indicò
la rotta alle navi di impavidi
esploratori.
-
- Non
m'importa quanto lungo e freddo
- possa
essere quest' inverno:
- un tuo
abbraccio mi scalderà,
- come le
scintille della speranza
- accendono
il fuoco del desiderio.
-
- ...e non
m'importa quando lungo e triste
- possa
essere questo cammino:
- se la tua
mano dovesse stringere la mia
- sarò
pronto a camminare per
l'eternità...
-
Riky
'04
- Prove inutili ai
fini dello star bene
-
- Apatia:
- specchio di
ghiaccio.
-
- Arrampicati
a mani nude.
-
- Depressione:
- lago
salato.
-
- Bevi per
dissetarti
-
- Solitudine:
- cratere
vulcanico.
-
- Saltaci
dentro
-
- e poi
goditi la fine.
-
Riky
'04
-
- Quella strana
sensazione nel petto
-
- Forse sono
matto.
- Forse.
- O forse
sono felice...
- Perché
quando sei qui vicina a me
- non ho
bisogno di parlare:
- mi basta
leggere nei tuoi occhi e,
- attraverso
di loro,
- vedere quel
poco di buono che c'è al
mondo.
-
- Tu,
si:
- proprio
tu.
- Mi fai
sorridere l'anima
- e scateni
in me la stessa passione che ho per la musica:
- come lei
trasmetti in me emozioni difficili da
spiegare.
- Vicino a
te, come sul palcoscenico,
- brillo come
l'oro, magnifico come un dio.
-
- ...e quando
docile come una gatta,
- semplice
come il riso del bimbo,
- poggi la
tua testa sul mio petto
- e mi
stringi in un lungo abbraccio
- sento una
strana sensazione:
- è
come se il mio cuore fosse felice di
battere.
-
Riky
'05
-
- Se
mai...
-
- Se mai le
parole che ho a lungo custodito
- uscissero
come lacrime
- rischierei
di affogarti.
-
- Se mai quel
che provo
- dovesse
vedere la luce del sole
- rischierebbe
di fiorire una rosa destinata a morire di
sete.
-
- Se mai il
vento
- cercasse di
chiamare anche il tuo nome
- cercherei
di respingerlo con le forze che mi
rimangono.
-
- Se mai le
mie mani
- potessero
carezzare le tue spalle,
- scostare i
capelli, stringerti la nuca
- e le mie
labbra unirsi alle tue,
- vorrei
lasciare la vita, spezzare la
catena,
- spiegare le
ali, ridere di me stesso e delle mie
paure
- per
abbandonarmi felice cinto tra le tue
braccia.
-
Riky
'04
-
- Sogno
-
- Questa
notte ti ho sognata:
- principessa
indiana con occhi di stelle, tu.
- Io, un
vento impazzito
- che correva
nei tuoi capelli di seta nera.
-
- Ogni
soffio,
- una
carezza.
-
- Mi sono
fermato poi
- per
perdermi nel tuo riso incantatore
- e tu, con
mano sicura,
- hai
catturato il mio cuore di
libellula.
-
Riky
'04
-
-
- Uomo
-
- Mi
dispiace,
- ho cercato
di essere cinico come un "vero"
uomo.
- Ho
inchiodato i miei sentimenti nell'oscurità del
mio cuore.
- Ma, mentre
ti massaggiavo i piedi e ti osservavo
sorridere,
- la mia
anima si è risvegliata,
- e come
un'onda si è riversata fuori di
me
- entrando
sotto la tua pelle.
-
- Sui tuoi
dolci fianchi ho riprovato ciò che,
- una volta,
chiamai "sorriso",
- sul tuo
minuto seno ho volato e non ne ho avuto paura.
- Il mio
spirito, come un mantello, ci proteggeva da tutto e
tutti, nulla di male ti sarebbe potuto
accadere.
- Mentre ti
baciavo le labbra e il collo
- il mio
corpo ha cominciato a tremare.
-
- Sul tuo
ventre materno ho versato il mio pianto poiché,
- per la
prima volta, ho provato ciò che chiamano
"felicità".
- La tua
anima felina, con una zampata, ha richiuso
momentaneamente quel buco nell'anima che mi
opprimeva.
-
- Il mio
spirito ha cominciato a ribollire come il cielo di
Pompei.
- Il mio
cuore si è illuminato come i tuoi occhi
- e i miei
sentimenti han rivisto la luce.
-
- Mi
dispiace, non sono riuscito nel mio estremo gesto
d'amore:
- quello di
spingermi a non amarti
- per amore
nei tuoi confronti.
-
Riky
'04
-
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