LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
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Riccardo Gasperina

Ha 18 anni, quasi 19. Frequenta il liceo classico in una valle incantevole ma sperduta dell'Alto Adige. Il prossimo anno si trasferirà in una città universitaria, dove potrà approfondire gli studi classici. Si interesso soprattutto di letteratura contemporanea; ama la poesia e molti momenti liberi li dedica ad essa. Gli piacerebbe diventare un poeta affermato, anche se la poesia sta diventando, purtroppo, un genere superato. Ha pubblicato due poesie: una nell'antologia Marguerite Yourcenar 2005 e una nell'antologia Città di Monza. Sta progettando di pubblicare un libro, contenente tutte le poesie dei momenti più significativi della propria vita. Se qualcuno è interessato a contattarlo per lavoro, per pubblicazioni o per qualsiasi esigenza, è disponibilissimo.
 

 
Sheila
 
 
Una tenera cagnetta,
bianca come un
batuffolo di cotone,
dolce e spassionata
amante di te, di me,
di tutti quelli che l'amano.
Tremante di paura,
come un bambino
quando è buio,
ai bagliori di un botto.
Forte, come il nostro legame,
all'arrivo di un cagnaccio
agitato.
 
Sicura e testarda
amata e rimproverata
 
Dà occhio ai miei gesti
Sul verde prato giocoso,
è pronta a scattare
con le sue agili ma potenti
zampe
al passare di una esile pallina
riempita d'amore.
 
Corre spensierata
afferra la magia del momento
e quieta la coccoli
alle radici
di un ombroso albero
nel caldo dell'estate.


 
Un'ombra serenamente presente
 
 
Dolce e lieve è lo zefiro
che soffice mi accarezza.
La notte è mite ed uno sconfinato cielo stellato
mi sovrasta:
cerco nella mia mente
le avventure passate di un giovane sognatore,
rifletto sui perché, mi chiedo dove ho sbagliato
ed infine
ascolto il perpetuo infrangersi delle onde sugli scogli,
ma nulla mi rasserena.
Tutto mi rende tremendamente nervoso;
l'unico conforto è l'ombra di lei, un tempo
tanto amorosamente odiata.
 
Sento che si avvicina:
il respiro mi diventa affannoso
il battito del cuore accelera
e tutto mi sembra davvero lontano.
Mi abbandono alla sua inappagabile voluttà
e inerme
esalo l'ultimo respiro, bevendo
finalmente alla spumeggiante coppa
dell'infinito.
 


 
Ponte Vecchio
 
Luci di ombre mai sopite
entrano ed escono
come flash
di memorie istantanee
nell'album
di un nuovo ricordo.
Ahi la morte, amanti
di un genere passato:
il violino dolce e
vibrante sulle note
di un musicista
morto e nato due volte
ci trasportava
amanti e amati
lungo le rive notturne
dell'Arno.
 



Presto o tardi
 
Presto o tardi
in un palpito
su e giù
un secondo
o forse meno
un giorno
un mese
un anno
e l'eterno.
 
E'
un abbraccio
profondo
un abbandono
voluttuoso
voluto
o forse non
in un'implosione
dei sensi
un dolore ignoto
e prima eri
e ora non sei più.
 
Ma chi sei allora?
 



Alla mia Maratona
 
Nebulosa circolare muove tanti pensieri difficili
senza uscita a tratti, pieni di vita in altri.
Soffice percezione li acutizza li ingigantisce e non
sembra più esserci strada.
Atene all'arrivo dei Persiani è la mia mente.
Pensieri armati di pesanti zavorre affollano
la piana della mia Maratona.
Schiero a difesa del mio equilibrio i pochi e rimanenti
pensieri che hanno ormai perduto le armi.
Sono innumerevoli loro, i miei al solo vederli
demordono e sembrano lasciarsi abbandonare.
Le schiere armate dei Persiani avanzano
nella piana della mia Maratona.
Sollevano polvere e ad ogni passo distruggono il terreno.
Gli impauriti soldati si schierano
e il temerario Temistocle li incoraggia allo scontro.
Scintille e momenti di paura e terrore di morte
albergano nei miei soldati impauriti.
 
Durante la battaglia i miei soldati si accorgono
di incartocciare i nemici colpiti.
Luci e raggi di una luce splendente
sollevano l'animo dei miei soldati
nella riscossa sulle frivole nebbie del nemico.
Pieni di vita, i soldati,
pieni ed orgogliosi,
felici di aver distrutto
un nemico forte per loro,
debole in se stesso.
Tornano ad Atene
la città godendo di un piacere sublime
accoglie i valorosi soldati
sperando in una pace eterna.
 



Sentieri lontani
 
I navigli dispersi
nelle acque più azzurre
riaffiorano fulminei
per ravvivare la fiamma
agonizzante della vita
e tu, nonno, solo
senza neanche più te stesso
vivi di ricordi perduti
nel tempo.
 
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Ins. 13-03-2006