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- Dal volume
di liriche: pensieri caduti su
carta
- Temporale
estivo
Si rincorrono nubi vestite di nero,
- volano alte,
poi si sciolgono,
- improvvisando
un pianto sotto il cielo!
- Autolesionista,
s'infrange sul lido
- la vecchia
onda
- scoprendo
solo a riva i suoi riccioli
- bianchi!
- Un vento
netturbino spazza sulla sabbia
- mentre cielo
e mare sfogano la loro
- rabbia!
- Al temporale
estivo per niente stanchi
- chiudono gli
occhi gli ombrelloni,
- paion, senza
bandiere, poveri pennoni!
- Poi quando
ritorna la natura in pace,
- perde il
vento la sua tremenda voce;
- granelli di
sabbia umidi ai bimbi
- donati,
- lascian
costruire castelli non incantati
- che poi,
smossi, franano al sole
- come gli
umani sogni non realizzati.
- Il giorno
pensa e si accorge di essere
- diverso dalla
sera
- soltanto
perché è acceso il sole nel
cielo
Dal volume di liriche: tra le nuvole e il
sole
-
- Se il tutto
divenisse niente
Se il tutto divenisse niente
- diresti di
desiderare il tutto
- mentre ora lo
trovi niente.
- Se tu
restassi sempre quel che sei,
- ti troveresti
scialbo
- e cambiando,
invece, poi,
- desidereresti
tornare come sei.
- Se tu odiassi
la vita,
- le sue fugaci
sensazioni senza senso
- il suo modo
di essere e le sue ragioni
- infinite
- ed essa
stanca ti abbandonasse,
- sentiresti
poi più vivo il desiderio
- di averla
tutta tua, di coglierla
- nella sua
grande pienezza,
- come somma di
attimi,
- come luce nel
tempo,
- come il fiore
di un prato,
- come sintesi
di sentimenti,
- come lampo di
gioia,
- come ricerca
di amore,
- come
particella di eternità
Dal volume di liriche L'uovo
-
- Scena
campestre
Il mattiniero lume
- si accende
piano in cielo
- e apre la
vita nei campi
- al novello
dì già nato.
- Un apatico
colle volta
- ad esso la
dura schiena
- e la
riscalda, avvezzo
- ad immobile,
antica posa.
- Turba negli
scuri
- acquitrini,
delle raganelle
- il veloce
moto
- l'acrimoniosa
biscia
- ingorda.
- Mira, pago,
il pastore
- il suo vorace
gregge
- brucare la
viva erba
- impallidita
al suolo
- e a quando a
quando
- sorseggiar
beato,
- la
riluttante,adamantina
- acqua del
ruscello.
- Chi non
vive...
Chi non vive
- di luce
propria,
- rimane al
buio
- quando
tramonta
- il
sole!
- E non
è sempre giorno!
- E'
L'uomo
è...
- una macchia
di vita
- lavata dal
tempo;
- un attore
unico
- su un
palcoscenico
- con una
parte
- senza
repliche,
- ma anche una
goccia
- di
realtà che cade
- nell'oceano
senza limiti
- dell'eternità.
- I
sentimenti
Nell'alvearli il cuore,
- fiume
intcriore,
- dispone il
suo letto.
- A volte una
forte corrente
- fa battere il
petto
- o che la
gioia scende
- o che soffia
del dolore
- il violento
vento.
- Ed allora
degli occhi
- cedon le
scogliere
- e straripan
lacrime vere.
- Sono sacri i
sentimenti!
- Sono il
vissuto di dentro!
- ...
c'è chi ruba i sentimenti,
- li uccide o
li getta
- poi che li ha
scavati
- all'altro
dentro!
- Ladri di
sentimenti
- sparsi ai
quattro venti,
- non fatene
abuso
- perché...
perché
- nessuno di
essi
- è
monouso!
- I voli del
pensiero
Quando riesce a decollare
- il timido,
umano pensiero,
- lasciategli,
se vuole, bagnare
- le timide ali
nell'acceso blu
- dipinto
nell'alto del cielo!
- Lasciatelo
vagare libero,
- perché
è avido di sereno
- e sa godere
della bellezza
- delle pause
di azzurro!
- E se è
poco l'azzurro,
- se lo
cavalcano nuvole,
- ci siano
comunque voli!
- Li
incoraggerà il cielo!
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