LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Sara Cazzaniga

Sara Cazzaniga nasce a Monza il 16 febbraio 1985 dove ancora risiede, dopo il diploma di liceo classico si è iscritta alla facoltà di psicologia dell'università Cattolica di Milano: crede che questo studio possa insegnarle veramente ad aprire lo sguardo verso gli altri ad una modo nuovo di leggere realtà e di catturare quei frammenti dell'anima che nessuno raccoglie perché troppo invisibili e pesanti. Scrive da quando aveva sette anni, per questo forse ha tanti cassetti!

MERCOLEDI 9
 
Prostituiti alla vita che di mani ne servono due
per allontanare
poi sfregare gli occhi dopo il confessionale
 
sconfitta al buio dell'alba
come un cesto di paglia rossa
al raglio di mille campane
un silenzio di bestemmie disperate
che nell'angoscia si aliena la paura
 
e se fosse un peccato più grosso del mio pentimento
dal Pane al pane nero
come da una panca al fondo della cripta,
sepolta per il piacere
 
anche portassi il nome di tutti i battesimi ad un ascetismo esaltato,
come potrei oppormi alla tenda
che altri hanno calato?
Nella mia diafana agonia che alza la luce fuori
esplodo in un così sia
nel non chiedere un po' di cenere
per un falso perdono

 

 
 
PER VIA DI CROCE
 
Alto sul disastro di quest'umanità riunita,
che al sibilo di mille parole
si fa gravida d'insulti,
forse è vero che per oggi nulla cambia
fra chi sotto un po' ride
e il legno che avvolge
non sapendo del mistero che abbraccia.
 
Se tutto tornasse chiaro
Ed il sole scoprisse il sole
Finirebbe l'agonia, festeggeremmo il redentore
E per paura di Dio ti faremmo incoronare
gli occhi non potranno guardare…
 
Ma la lode più bella al creato
Del suo creatore ha abbandonato
quel polline di stella
Senza rabbia, spoglio dell'immensità divina
Si avvicinò così a noi come mai prima
E con urlo di sconfitta che segna dell'immortale la fine
ti stendesti nella storia a sigillo d'alleanza
 
tuo fu il grido più amaro del mondo
di un pianto che non può avere aiuto
dacchè perfezione non si colma con chi è peccatore
segnasti i tuoi passi su un filo di rame
togliesti l'umana vita dal male
prestato ad una folle caduta
che ti allontanò dal padre per farsi sua
 
Dodici teste che ti hanno seguito cavalcato
l'onda di gloria che hanno sperato
in un Dio che non s'abbassasse compagno,
spenta la fede sfuggiti al tuo sogno
di un andare coraggioso un po' più in là

 

 
 
PASSAGGIO D'ESTATE
 
"..un giorno cadde e fu profondamente rigata, con arte e pazienza egli intagliò la perla sfregiata ed essa risultò infinitamente più bella.."
 
E ti ho visto salire coperto d'argento
bagliore di amara fatica e stupore
questa neve che copre il mio pianto
d'estate, un giorno scomparirà senza sapore
 
allora non ci sarà alba che diventi notte,
ingenuo e felice sin da bambino,
se non fossi tu ad indicare le mie rotte
sarebbe facile cedere al biancospino
essere la primavera inaridita
di chi non vuol faticare fiore
non spendere una vita,
né interrogarsi sul luogo dell'amore
 
mi hai regalato un pezzo di strada
e quella certezza mai svelata:
la carezza che desidero ovunque vada
vista nella tua perla ormai sfregiata
che con dolore ha cercato bellezza
quella specchio di un'anima non più solitaria
e con sacrificio di dolcezza
mi ha protetta dalla gelida aria
 
senza interrogare le Memorie segrete
ma con eco di brevi parole
hai dato casa alla mia sete,
il tuo sguardo la luce del mio sole

 

 
 
Questa è l'introduzione del libro che ha nel cassetto… "PER NON FARMI TROVARE"
 
Non mi avrebbe mai sentita né tantomeno risposto… eppure guidata da una forza arcana mi rivolsi a lui, a quel grumo d'anima legato al letto da mille tubi: "grazie perché sei venuto da me e mi sei entrato dentro, in ogni lacrima che ho speso per te c'era il segno del cambiamento… mi hai strappato al lavoro e guidato qui.. da te che sei nel buio; non conosco alcuna strada che aggiri il tuo dolore che ti porti lontano da tutta questa angoscia, ma sto imparando a soffrire con te, ad attraversare questa tempesta che non ha rive. Correrò e mi nasconderò nelle tenebre perché tu abbia voglia di trovarmi e continuare a cercarmi, così il buio non sarà assenza ma si riempirà della mia voce: ti parlerò come ti parlo adesso, ti terrò in vita perché avrai sempre da cercami e alla fine ti ascolterò per darti la nuova possibilità d'esistere" e iniziai a non contare più i giorni ….
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Ins. 13-08-2005