- MERCOLEDI
9
-
- Prostituiti
alla vita che di mani ne servono due
- per
allontanare
- poi sfregare
gli occhi dopo il confessionale
-
- sconfitta al
buio dell'alba
- come un cesto
di paglia rossa
- al raglio di
mille campane
- un silenzio
di bestemmie disperate
- che
nell'angoscia si aliena la paura
-
- e se fosse un
peccato più grosso del mio pentimento
- dal Pane al
pane nero
- come da una
panca al fondo della cripta,
- sepolta per
il piacere
-
- anche
portassi il nome di tutti i battesimi ad un
ascetismo esaltato,
- come potrei
oppormi alla tenda
- che altri
hanno calato?
- Nella mia
diafana agonia che alza la luce fuori
- esplodo in un
così sia
- nel non
chiedere un po' di cenere
-
per un falso perdono
-
- PER VIA DI
CROCE
Alto sul
disastro di quest'umanità
riunita,
che al sibilo
di mille parole
si fa gravida
d'insulti,
forse
è vero che per oggi nulla
cambia
fra chi sotto
un po' ride
e il legno
che avvolge
non sapendo
del mistero che abbraccia.
Se tutto
tornasse chiaro
Ed il sole
scoprisse il sole
Finirebbe
l'agonia, festeggeremmo il redentore
E per paura
di Dio ti faremmo incoronare
gli occhi non
potranno guardare
Ma la lode
più bella al creato
Del suo
creatore ha abbandonato
quel polline
di stella
Senza rabbia,
spoglio dell'immensità divina
Si
avvicinò così a noi come mai
prima
E con urlo di
sconfitta che segna dell'immortale la
fine
ti stendesti
nella storia a sigillo d'alleanza
tuo fu il
grido più amaro del mondo
di un pianto
che non può avere aiuto
dacchè
perfezione non si colma con chi è
peccatore
segnasti i
tuoi passi su un filo di rame
togliesti
l'umana vita dal male
prestato ad
una folle caduta
che ti
allontanò dal padre per farsi
sua
Dodici teste
che ti hanno seguito cavalcato
l'onda di
gloria che hanno sperato
in un Dio che
non s'abbassasse compagno,
spenta la
fede sfuggiti al tuo sogno
di un andare
coraggioso un po' più in là
-
- PASSAGGIO
D'ESTATE
"..un
giorno cadde e fu profondamente rigata, con arte
e pazienza egli intagliò la perla
sfregiata ed essa risultò infinitamente
più bella.."
E ti ho visto
salire coperto d'argento
bagliore di
amara fatica e stupore
questa neve
che copre il mio pianto
d'estate, un
giorno scomparirà senza
sapore
allora non ci
sarà alba che diventi notte,
ingenuo e
felice sin da bambino,
se non fossi
tu ad indicare le mie rotte
sarebbe
facile cedere al biancospino
essere la
primavera inaridita
di chi non
vuol faticare fiore
non spendere
una vita,
né
interrogarsi sul luogo dell'amore
mi hai
regalato un pezzo di strada
e quella
certezza mai svelata:
la carezza
che desidero ovunque vada
vista nella
tua perla ormai sfregiata
che con
dolore ha cercato bellezza
quella
specchio di un'anima non più solitaria
e con
sacrificio di dolcezza
mi ha
protetta dalla gelida aria
senza
interrogare le Memorie segrete
ma con eco di
brevi parole
hai dato casa
alla mia sete,
il tuo
sguardo la luce del mio sole
-
Questa
è l'introduzione del libro che ha nel
cassetto
"PER NON FARMI
TROVARE"
Non mi
avrebbe mai sentita né tantomeno
risposto
eppure guidata da una forza
arcana mi rivolsi a lui, a quel grumo d'anima
legato al letto da mille tubi: "grazie
perché sei venuto da me e mi sei entrato
dentro, in ogni lacrima che ho speso per te
c'era il segno del cambiamento
mi hai
strappato al lavoro e guidato qui.. da te che
sei nel buio; non conosco alcuna strada che
aggiri il tuo dolore che ti porti lontano da
tutta questa angoscia, ma sto imparando a
soffrire con te, ad attraversare questa tempesta
che non ha rive. Correrò e mi
nasconderò nelle tenebre perché tu
abbia voglia di trovarmi e continuare a
cercarmi, così il buio non sarà
assenza ma si riempirà della mia voce: ti
parlerò come ti parlo adesso, ti
terrò in vita perché avrai sempre
da cercami e alla fine ti ascolterò per
darti la nuova possibilità d'esistere" e
iniziai a non contare più i giorni
.
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