LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Simona Trevisani
Simona (Maria Grazia) Trevisani è nata il 4 giugno 1966. Riminese pura, italiana e nubile. È gemelli ascendente scorpione; è un operatore scolastico collocato in altri compiti. È fan in erba di Valentino Rossi. Segni particolari: <se non sono matti... non li vogliamo... e dal cosmo pure micro... dall'universo... viaggio immenso... per voi...!> pure per me sapere chi dentro c'è...
- Intreccio
- All'approssimarsi del crepuscolo, con difficoltà,
- intravedo i passi, rivolti verso la via del ritorno,
- escono dal bosco di montagna,
- infreddoliti e velocemente risvegliati dallo stato d'animo di Caryn,
- si accorge di essersi smarrita per essersi lasciata andare da un desiderio,
- rilassarsi allontanando lo stress dalla mente,
- dalla materia da cui è composta la dimensione che l'uomo chiama
- realtà.
- La luna illumina un lampione, sembra circondato da lucciole,
- avvicinandomi m'accorgo che una delle lampadine imita il loro atteggiamento
- naturale, distolgo lo sguardo stanco, come i passi, per ripiombare nell'oscurità
- che gioca con la luce naturale,
- osservo questo nascondersi che mi fa intravedere il luccichio dei vetri, mi alzo
- sulla punta delle dita,
- le inferiate mostrano quelle forme che la natura usa per proteggere e contenere
- la creatura, ma non sto parlando di "aliens",
- contenuto per adesso nella scatola chiamata tivù,
- ma parlo di me stessa, uscita dal tunnel per vedere, capire la luce, lei penetra
- improvvisamente nella stanza mostrando le palpebre assonnate che riportano zia
- Caryn verso una scelta,
- quel lenzuolo di flanella oppure un probabile freddo giorno,
- forse riscaldato dall'individuo che con passare delle ore incontrerà.
Antologia Poeti e Scrittori d'Italia 2003 - edizioni Universum
- Se mi costringe
- Se mi costringe alla reincarnazione,
- mi lascio andare,
- e seguo i pensieri che si nascondono
- tra la luce della luna e dei lampioni,
- si soffermano su una croce blu,
- eppure è buio.
- Verso le inferriate grigie sulla destra,
- c'è il buio a quadretti e in basso l'orto
- di chi ... ha altro per la testa.
- I miei pensieri ritrovano dei sorrisi
- guardandosi attorno.
- Il mio ex giardino separato dal parco dai
- quadretti illuminati e poi una ad una,
- a destra e a sinistra, di fronte al parco
- i pensieri continuano, le redini sono scivolate
- tra i ricordi, cercano tra quelle cinque palpebre,
- nascondono i grandi vetri e il trasloco,
- e poi tu anima vedere ma non toccare un mondo
- che da vita alla positività e rende passabile il resto
- racchiuso in te stessa.
- Vorrei essere una gattina nera,
- sono così i miei pubblici e privati peli,
- ritrovarmi dopo un salto in quel buco lassù,
- sono appoggiata con le mie delicate zampine
- sul cassettone bianco, sporco,
- tempestato da ragnatele che non mi fermano,
- mi sistemo e infine chiudo gli occhi.
- Lascerò in attesa il buio nascondendo l'anima
- dietro la retina con i suoi sentimenti
- che si rispecchiavano fino a un attimo fa'.
- Illuminata dalla luce naturale equilibrerò il
- mio calore con il tuo raggio,
- senza muovermi attendo finché non sento un rumore,
- si dimostrerà essere la chiave della porta centrale.
- Mi rimane impresso l'apertura di quelle palpebre inumane,
- qualcuna lenta e qualcuna veloce.
- Per un po' verrò circondata da due occhi azzurri,
- con la mente sarò in cerca dei tuoi occhi marroni,
- salti e brividi mi circondano per un'infinità
- di rumori e vibrazioni.
- Tra questo mondo e quello fuori i miei pensieri
- hanno già scelto.
- Nasconderò il luccichio degli occhi tra le palpebre,
- mi rilascerò fino a raggiungere il più sottile dei
- muscoli, nella retina il ricordo del marrone dei tuoi occhi
- e la tua pelle scura evidenziata solo in estate.
- Mi sento cullata e mi farò cullare dai sogni che vorranno
- Avvicinarsi ai miei inermi pensieri.
Antologia di Letteratura Contemporanea Poeti e Scrittori d'Italia 2003
- Bleack il fiore
- Bleack è il nome di un fiore diverso dagli altri;
- è nero il polline, le foglie lunghe e sottili,
- quelle radici che penetrano nella terra,
- i petali sostenuti da un sottile fusto.
- Veniva scacciato via da tutti,
- considerato non un bel fiore ma,
- egli però era buono con loro.
- Ma da grande era più bello degli altri,
- raggiungeva prima di loro quel sole
- nelle prime ore del mattino,
- tutti erano invidiosi della sua bellezza.
- Ma un giorno un piccolo fiore si perse,
- i genitori erano impauriti per il loro figlio minore.
- Senza che nessuno lo sapesse,
- Bleack lo andò a cercare in mezzo ai pericoli,
- ancora più pericolosi per il piccolo Celb.
- Quel calore e polvere nel vento intorno a Bleack si dissolse,
- lo trovò impaurito ma, in quel momento incominciò a piovere
- e lo nascose sotto di sé.
- Dopo un paio d'ore la pioggia smise di cadere al suolo,
- il sole ritornò con i suoi raggi.
- Bleack ed il piccolo fiore
- s'incamminarono verso il paese dei fiori.
- Da quel giorno e per sempre
- tutti vollero nel proprio cuore Bleack,
- nessuno fu più invidioso di lui.
Antologia Premio Città di Savona 2002 -1^ edizione
- Non mi ubriaco di vino, lo già
- sperimentato,
- né di fumo passivo, se c'è intimità
- con lui, accendo la sigaretta e poi
- l'appoggio sulle mie labbra...
- Tremo al pensiero delle coccole, mi
- ubriacherei diventando appiccicosa...
- metti insieme i vulcani ma non
- bastano per capire il vuoto
- d'affetto...
- Mi sfogo, <<ambrogio>> sul cuscino mi
- guarda, l'inconscio si gira...
- ... ci sei tu che vegli su di me...
- Le mie emozioni cercano, si perdono
- tra le lenzuola riscaldate da me stessa,
- l'anima medita sulle esperienze e
- sull'atteggiamento tramandato...
- Se sul serio esiste qualcuno che
- desidera col cuore,
- riversare le coccole ed il sesso fino a
- farmi traboccare l'anima,
- mi impegno nel fargli cambiare
- idea... non trovo nulla di femminile
- in me stessa.
- Nasco per essere amica, sorella,
- psicologa, una colonna dove tutti si
- appoggiano... ma nulla di più,
- fa comodo usare l'intelligenza e la
- maturità altrui
- è un peso per la mia timidezza e per la
- mia collocazione sociale...
- ... Ho smesso di sognare i miei
- desideri con materiali...
- Spero nell'esistenza di voci che
- leggendo le pagine poi qualcosa
- cambiano
- Un'ora di tivù e poi guardo in su.
- Nessuna luce brilla più.
- Su ogni tetto, si sa,
- la luna osserva assieme alla stella.
- Ambrogio, tu fai per tre:
- pancia e sedere per assomigliare a me.
- Sorridi a ciò che hai di fronte.
- Anche se una mente forse non c'è,
- nascondi le qualità... tante si sa.
- S'illumina in ogni fessura
- la tua immagine sciupata, cui sono grata.
- Ora che lo sono, cerco il gioco.
- Grazie Ambrogio.
- Anna Maria Zizza
- Ti guardo con gli occhi.
- Sguardo invisibile.
- L'immobile sorriso di li.
- Ambrogio, orso
- nei suoi segni indelebili,
- subito nei lavaggi,
- vive una vita vissuta.
- Mi risolleva dalle mancanze umane
- di casa.
- Un discorso verso un suono.
- Rimbomba l'eco di voci.
- Poi svanisce il dispiacere.
- Sollevata nell'adesso,
- lascia il segno tra i capricci.
- Ai cuccioli parole a forma di fiaba.
- Si dissolve nell'aria,
- posandosi sulla cartapesta modellata,
- variopinta.
- Dal nulla sbuca un fiore senza odore,
- innaffiato solo una volta
- dall'impronta delle dita
- annebbiate dal tempo che passa.
- Rimane, comunque, in sosta
- l'artista che è in noi.
- Poter creare
- è bello.
- ...dissolvenza...
- ...consegno il pezzo di carta
- all'anziano,
- ...la sua casa color speranza,
- ...rubo il tempo, convinta,
- ...mi porge un freddo bicchiere
- infreddolito
- ...dal vino bianco,
- ...mi ritrovo a sedere,
- ...intorno a me tanto verde,
- ...sembra una casa campagnola ma
- sono a Rimini.
- Raserò Ambrogio,
- ...scemo col pensiero tremo
- ...prendo il pelo corto e me lo sfrego
- ...che nero...in lavatrice
- ...un pulcino bagnato, sudato,
- sei appollaiato sul comodino
- ...lavandino, vicino al termosifone
- senti il calore...bruciore,
- sullo strofinaccio ti senti a tuo agio,
- ... asciugato, solo e abbandonato, hai
- l'orecchio, crocefisso... sei un figurino
- macché occhi da pesce lesso se no fai
- sesso?! sul bracciolo di una poltrona, fai la
- lampada...illuminato occhi e naso sei ora
- asciugato, ...fissi il telecomando, letto,
- un tetto dov'entra freddo nell'inverno
- ...silenzio me la sento,
- ...luna lontana o vicina, signora o signorina
- ...grazie per la compagnia...è bello
- che tu ci sia!
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Agg. 26-09-2006