- 30
Aprile 2001
-
- Il pensiero a volte
giunge al cuore come una canzone sintonizzata
sull'onda sbagliata.
- Poi entri nella
canzone, senti il vento e lo vedi soffiare e
attraverso la barriera delle foglie. Il pensiero di
uno scrittore è molto confuso perché,
questo benedetto pensiero, bisogna portarselo avanti
anche se pesa o anche se è provocato solo da
gioia. Eppure a occhio e croce i pensieri migliori
nascono da una situazione di frustrazione e assenza di
ciò che si vorrebbe.
- Non potrebbe essere
altrimenti...
- Seduto davanti alla
finestra, nell'angolo del divano, come se così
possa più agevolmente sorprendere la vera
realtà delle cose senza che esse se ne
accorgano!
- Sembra una cosa
stupida... ma forse in realtà lo è
davvero.
- Riposate per gli
occhi e per la mente, questo amore appena nato, come
il colore giallo mi scalda e mi prende forte tra le
braccai senza sapere dove debba andare a finire. Avevo
iniziato tutto come un gioco, come una cazzata... e
invece ti accorgi di amare una persona e di tenere a
lei e poi ti struggi perché in definitiva non
puoi sapere se il tuo amore è uguale al
suo.
- Vorrei
dimostrazione dell'affetto ma i cuori delle persone
sono diversi e ciò che è cento per me
per altri è ottantacinque... e infine mi basta
un suo meraviglioso abbraccio, quando mi accarezza i
capelli o mi bacia intensamente. La sensazione
più bella fra di noi è nata quando
abbiamo fatto l'amore: sentirsi totalmente di una
persona, stringersi forte le mani e vedere su di noi
soltanto il cielo.
- Da allora quando ci
diamo la mano sento una tale appartenenza
reciproca...
- Ci sono poche cose
di cui sono convinto e una di queste è che gli
affetti siano delle buone ragioni per sperare di
vivere a lungo e senza lucchetto al cuore. Gli affetti
come le fragole che tanto mi piacciono, come le penne
colorate.
- Il viso di chi amo
nella cornice della mia vita, con la sua pelle chiara
e i sorrisi maturi per cose immature. Tornare e
ritornare col pensiero ai baci più teneri di
cui si è capaci sul viso di chi si
ama.
- Visitare i luoghi
dell'infanzia, passare in rassegna i rimpianti e dirsi
che tutto sommato è meglio così. Dirsi
che le onde della grande casa alle pendici della costa
spumosa battuta dai venti sono lontane... che i
pomeriggi in cui immergevo la mano nella calda sabbia
forse ritorneranno e che magari sono già
ritornati.
- La nostalgia di
ciò che non è più, dei tempi
passati ormai persi. La fame di nuove sensazioni, di
tenerezza immensa e incroci di dita. Il sole che mi
riscalda senza musica e colonne sonore. Solo io e il
sole leggero, il vento che arriva dal canneto, un
tavolino di plastica bianca, un barattolo di
cioccolato e la persona che amo.
- Vedere il bagliore
dei raggi luminosi riflesso nel mare e nei suoi occhi.
Come in un quadro di Magritte, sospesi con sabbia,
amore e mare in un contorno di immote nuvole
striate... cirri fumosi. Una miriade di sensazioni
come pennellate dense o certe ombre rese col punto
adoperando la pasta verde del mare che si è
stesa sulla tela. Quella sensazione di libertà
sfuggente che scivola fra le dita... come la chitarra
leggera scossa dallo spagnolo spugnoso di Jarabe de
Palo. La vita ridotta a semplice equazione di
sensazioni primarie, senza gelosie, religioni e
obiettivi.
- Noi eterni cubani
su un'isola di mani libere e ricordi di
tirannia.
- E all'improvviso si
fa notte... quant'è bella la notte!
- Viene
all'improvviso, meravigliosa a concludere il film
delle emozioni di una giornata. Sotto le coperte
ritornano le emozioni, ma sono distorte, più
confuse. Addormentarsi è come scivolare
nell'imbuto del sonno. Ritorneranno i sentimenti,
ritorneranno le emozioni e insceneranno gli occhi del
sorriso lucente della persona che amiamo. A pensarci
bene al limitare del sogno tutto giunge alle orecchie
come se fosse lontano, come il rumore delle onde che
lambiscono l'arenile. Abbiamo parlato, ascoltato,
guadagnato, perso... ma la cosa più bella che
abbiamo fatto è amare: amare la vita, i diritti
sociali, amare noi stessi e amare chi ci ha
galvanizzato il cuore.
- I silenzi della
persona che amo sono preziosi... anche quelli ho
amato. Noi che ci amiamo, di solito nel silenzio della
notte facciamo rumoreggiare le sensazioni e facciamo
schioccare come fruste al suolo i nostri cervelli
l'uno contro l'altro.
- La notte è
una questione di poche ore, poi muore come la
più forte delle schifose tirannie... muore
piccola e lattiginosa lasciandoci in bocca l'amaro di
un orgasmo e la dolcezza, non comune alle tirannie,
di una breve ora passata a poggiare la testa sul suo
petto nel silenzio della morbida pasta del suo viso. A
volte invece nella note il suo sorriso diventa un
livido ghigno..., ...maschera di teatro, un cinismo
che ghiaccia il cuore. Le onde diventano lontane, il
calore si fossilizza nel cuore. Vampate di
razionalità salgono dalla carotide e il mondo
può non essere più lo
stesso.
- Affrettati amore
mio perché ancora ti amo, affrettati
all'abbraccio e al sentimento perché rischi di
vedermi andare via. Il cuore una valigia come in una
canzone di Pupo dal vago sapore di scantinato, lontano
dalla casa... dalla nostra casa del sentimento... per
scoprire che il sentimento e la libertà non
hanno case.
- Afferrami, io non
ne ho più il coraggio perché tutta la
mia forza la sto usando per proteggermi il cuore dalle
tue pugnalate... afferrami perché potrei farmi
afferrare da mani più forti.
- L'amore è
un'arma bianca, bisogna sempre cercare di prenderlo
per il manico.
- Sono qui, nella
nostra notte, nelle nostre giornate, nei nostri
mancati amplessi, nei nostri sempre presenti
abbracci.
- Questo buio
è diventato opprimente mi nascondo nelle
lacrime perché so che se devo scegliere tra me
e te io scelgo me. Non farmi scegliere...
amami.
- La notte sembra
senza uscita ma già sorge il sole... ciò
che sembrava morto è ben vivo.
- Buongiorno e
buonanotte!
-
- 30 Aprile 2001 (3
mesi...)
|