-
- Il
mendicante
-
- Barba
incolta
- vesti
stracciose
- il calendario
suo
- non ha
giorni
- ne date il
pasto
- ne ora ne
scelta
- rispettoso
- e degno di
rispetto
- per forza o per
sua
- scelta il
mendicante va...
- lo sfarzo lo
spreco
- come pioggia
sopra
- la giacca gli
scivola
- con il suo
fardello
- dell'era e
dell'essere
- lo attende una
panchina
- con tegole di
cartone
- perduto ha i
sogni
- libero di
morire.
-
-
- La
cavalla
-
- Una
cavalla
- libera dal
morso
- del padrone
posa
- le briglie e la
sella
- per
cavalcare
- siepi di
schiuma
- onde di
mare
- giochi di
cuore
- all'uscir
dall'acqua
- abbassa la
testa
- scuote la
criniera
- accenna la
corsa
- ha! gli occhi
miei
- mai videro
gocce
- di mare cader
piangendo
- dall'oscillar
perfetto
- corri cavalla
corri...
- il passo sfiora la
rena
- fra sguardi
invidiosi
- e menti che
tradiscono
- corri cavalla
corri...
- prima del morso
della vita
- all'uomo il
piacere
- del perfetto e
l'illusione
- del
domatore.
-
-
- Momenti
-
- Gemma
- fiore
- frutto
- di un
- momento
- sommo
- per una
- madre
- perché
vuoi
- buttarmi
- accetta
- la
nostra
- maturazione
- ed una
mia
- futura
- carezza.
-
-
- Il
tavolo
-
- Imperioso al
centro
- ogni anno vestivi a
festa,
- sorridente
aspettavi
- mani
solleticassero
- l'abito, il
soffio
- a nuove
candeline.
- Al cupo bronzeo
invito,
- l'angolo ti
accolse,
- tornaste non
più abito
- non più
candeline.
- I passi si
invertirono
- verso il
sentiero
- della conta,
salendo
- lontani
rintocchi
- fendono a
valle
- l'eco torna in
loro
- le mani
portano
- alla fronte nel
bisogno
- sempre più
frequente.
-
-
- Le
zappe
-
- Con
zappe
- e
canestri
- zappatori
- e
zappatrici
- zappano
nei
- campi
dell'altrui
-
- le loro
zappe
- ben
tempere
- affondano
- sollevano
- frantumano
- affossano
-
- e giù
colpo
- dopo
colpo
- scialacquano
- fino alle
radici
- all'impastar
- della
saliva
-
- colmi i
canestri
- di semi, di
zizzagna
- a largo
braccio
- seminano.
-
-
- Zolle
-
- Due zolle,
rotolando...
- si incontrano in
attesa
- di gocce
d'acqua.
-
-
- Il
poeta
-
- Il poeta
- un
aquilone,
- volteggiando
- sale
sale...
- srotolando
- filo...
-
-
- Madre
Teresa
-
- Madre
- Io avrei
potuto...
- non l'ho
fatto.
- Io avrei
dovuto...
- non l'ho
visto.
- Ho il canestro
colmo...
- non so
dividere.
- Ho il
cuore...
- che non sa
piangere.
- Ma tu...
tu
- con il ginocchio
flesso
- e il volto
chino,
- porgevi la tua
mano
- a coloro che erano
caduti,
- o rimasti
più lontano.
- Madre,
- che sei fra noi e
Lui,
- parlaGli...
- parlaGli di
noi.
- ChiediGli
- che ci faccia
vedere...
- per non
cadere,
- per non
calpestare
- i fiori del suo
giardino.
- Madre,
- adesso il tuo
sguardo
- è oltre il
mio,
- oltre il
nostro;
- parlaGli...
- a te darà
ascolto
- il Padre tuo
e...
- il Padre
nostro.
-
-
- L'addio
-
- L'addio...
colori
- di un
tramonto
- descritti
- a propria
immagine.
-
-
- ninnananna dei
poveri
-
- ninnananna
- a chi di fango ha
la casa
- il suo corpo per
terra riposa;
- a chi
scrive
- il suo libro sulla
sabbia,
- e un dito adopera
per penna.
-
- ninnananna
- ai bimbi del
mondo
- che piangono e
aspettano
- invano.
-
- ninnananna
- a chi vuota ha la
mano
- e si ferma a
guardare
- il
cielo.
-
- ninnananna
- a
chi...
- sss... fai
piano;
- non
vedi,
- un
angioletto
- lo prende per
mano.
-
-
- Il
dirupo
-
- Nubi
offuscano
- le
menti,
- sospingendole
- verso il
dirupo.
- Uomo!
- Fermati!
- Guarda quanto
buio
- e profondo...
è
- il tuo
dirupo.
-
-
- Nel
mare
-
- Nel mare
azzurro
- dei tuoi
occhi
- la mente si
culla,
- aspettando
- l'onda della
sera.
- La
risacca
- lascia la
carezza,
- la
carezza
- per il
mare
- di
domani.
-
-
- La
fidanzata
-
- Dal dì che
vidi luce
- fidanzato
sono
- e ripudiare non
posso
-
- amore non
do
- amore non
voglio
- essa meco
viene
-
- solo il
pensare
- il cuore mi
gela
-
- mai
saprò
- l'anno e
l'ora
- se testimone
avrò
- al matrimonio
promesso
-
- mai
saprò
- se l'incisa
pietra
- lettura
avrà
- nel giorno del
mercato
-
- certo
sono
- non solo io la
sposerò.
-
-
- Lo
sfratto
-
- Con braccia
protese
- difese il
nido
- insegnò il
volo
- abbracciato dal
tempo
- sfrondo è
tarlato
- sibila di
solitudine
- il picchio
logorando
- scava...
scava...
- discendendo
ciò
- che saliva a due a
due
- caddero gocce di
linfa
- albe e tramonti
più
- non gli
appartengono
- divide cupe
stanze
- conta gli stessi
passi
- guarda dalla stessa
finestra
- il sogno
smemorarsi.
-
-
- Limman
-
- Limman
- piccolo
sahrawi
- con la sacca a
tracolla
- e ciò che
rimane
- di un paio di
sandali
- con occhi che
hanno
- da vedere,
insieme
- ai miei
vedranno.
- Alla riva del
giorno
- cavalcando il
soffice
- cuscino, la
tela
- dei sogni è
tesa
- impugnerai la
tavolozza
- diluendo con
acqua
- di
desiderio
- libero come
mai
- fra dune di
sabbia
- oasi di
desideri
- la mente
darà forme,
- colore, al
sogno
- prima che l'alba
cancelli
- lo
bacerai.
- Limman
- piccolo
sahrawi
- il giorno si
è apprestato
- salutandoci
- il tuo ciao par che
dica
- mamma...
pappà... la voce si
- fa roca, lo sguardo
si vela
- vedendo quelle
mani
- stringersi a
pugno
- e come
clessidra
- orgogliose
- misurare il
tempo.
-
-
- Lo
stagno
-
- Là dove il
fiume
- nell'ansa
plana
- ciaccola il
popolo
- che non
seti.
-
- una
voce
- alto di bella
presenza
- non meritavo
essere
- fra tal
pacciame
- ho formiche a
corte
- i miei avi a
remi
- o
veleggiando
- hanno solcato i
mari
- sfidato i
venti
- l'uomo metteva
piede
- in nuovi
continenti.
-
- altra
voce
- i miei dei loro
alti
- virgulti ne erano
fieri
- abbrustolivano il
frutto
- brillavano il
vino
- non meritavo tal
sorte
- o rane a
corte.
-
- altra
voce
- io... io non
meritavo...
-
- silenzio grida il
ramo
- d'erica
consumato
- a te ho pulito il
passo
- a te la popo dei
cani
- signori
illustrissimi
- e pacciame la
misura
- è
uguale.
-
-
- Sguardi
-
- Se
leggessimo
- gli sguardi
trasparenti
- dei
bambini
- e
ascoltassimo
- il pianto di
quelli
- che non trovano
latte
- nei seni aridi per
fame
- al canto della
ninnananna
- si
addormentano
- non sapendo
- se vi sarà
risveglio.
- Se
leggessimo
- lo sguardo di
quelli
- che
giacciono
- sopra umili
stuoie
- con il volto
scarno
- la pancia gonfia di
niente
- mosche come
avvoltoi
- pungono i loro
corpi
- si
dissetano
- nelle loro
lacrime.
- Se
leggessimo
- il volto dei
disperati
- degli
emarginati
- dei
sopraffatti
- l'antico vento
dell'egoismo
- non cavalcherebbe
il pensiero
- se vi
leggessimo
- vedremmo i loro
sguardi
- interrogare
- la nostra
intelligenza.
-
-
- L'età
rubata
-
- Rubano
l'età
- vestendo la
mente
- armando il
cuore,
- svegliando nel
sogno di volare,
- sotto la luce di un
lampione,
- con l'adolescenza
in volto,
- la morte nel
cuore.
-
- Rubano
l'ètà
- donando strade per
scuola
- e fame per
maestra
- fuori, dentro
casa,
- da menti
malate
- o mercenari
estirpanti.
-
- Rubano
l'età
- ancor prima delle
sembianze,
- la ruota con culla
di cartone
- gira in ogni qual
luogo:
- il profumo di una
vita nuova
- o vissuta, non
cambia
- con il colore della
pelle,
- il difficile
è respirarlo.
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