ASSOCIAZIONI CULTURALI L'Antologia dell'Associazione culturale savonese ZACEM Renata Rusca Zargar
- RENATA RUSCA ZARGAR (SAVONA): fondatrice e Presidente dell'Associazione Culturale Savonese "ZACEM", giornalista dei settimanali "Arcobaleno" e "Il Letimbro" si occupa di articoli riguardanti la scuola e la cultura ed è apparsa su molte altre pubblicazioni tra cui "L'Agenda" mensile della Provincia di Savona. E' ideatrice di alcuni concorsi di poesia e narrativa tra cui "Poesie sulle piastrelle" bandito da ZACEM con il Comune di Vado Ligure. Ha curato la pubblicazione di alcune antologie che raccoglievano testi e raffigurazioni pittoriche, scrive commenti critici per alcuni noti pittori e prefazioni per volumi di poesia e narrativa.
- E' segretaria del Centro Culturale Islamico Savonese e della Liguria.
HA SMESSO OGNI RESPIRO Il 15 di ottobre 2000 un'onda anomala ha trascinato via, nel porto di Savona, due giovani marinai (Mohamed Umair e Manzoor Hussein) pakistani che rinforzavano le corde di attracco della loro nave. Uno di loro, ancora un ragazzo, era appena giunto dal suo paese, felice di aver trovato un lavoro.
Ha smesso ogni respiro
il tuo corpo straziato
-ahi lacero cuore di madre-
che l'onda assassina
ha trascinato via con sé,
arido mostro cieco e cannibale,
prigioniero delle lame di una chiglia
straniera
Ora la terra fredda e scura
ricopre brandelli di carne ed ossa
né potrai più sentire
trepide corolle di fiori
a scherzare tra il verde dei profumi
o braccia calde di madre
che racchiudevano il tuo corpo bambino
e giovinetto.
Giunto da lontano
a cullare tiepide speranze
di una vita migliore
sul fondo del mare ancora giace
il tuo spirito
attonito
a chiedere perché
non ci sia più il sole
né quell'aria di primavera
del tuo paese
dove volavano i sogni
racchiusi di un dolce futuro
e di una donna dalle vesti colorate
di giallo e d'amore
Ahi, non intonerà la tua bocca
nenie di casalinghe preghiere
né i tuoi teneri occhi neri
calmeranno l'angoscia
di tua madre
Non sarai presente alle feste
a sacrificare l'agnello
fatto agnello tu stesso
sull'altare di un dio sordo e crudele
(Renata Rusca Zargar)
NON VOGLIO FIORI
No, non strappare per me neanche un fiore di campo, quando a sera lascerò questo tempo e questa vita e la terra fredda abbraccerà le mie stanche membra. Non voglio fiori finti d'amore sulle assi scure e lisce della mia bara, asilo temporaneo nel cammino. Lontano dal rumore del mondo mi attende ogni risposta quando non saprò più chi sono ed ogni pietra di qui avrà perso valore per me. Nel silenzio allora percorrerò le mute strade della giustizia eterna e non avrò più bisogno di false parole. Finalmente, sarà finita ogni paura e non dovrò più chiedermi perché.
QUANDO IO SARO' MORTA
Quando io sarò morta e sarò solo un nome da qualche parte sulla terra, la Primavera non cesserà d'esistere e nessuno si ricorderà più di me. La gente continuerà a ridere, a parlare, e chi è stato con me o contro di me non si fermerà neppure un momento. Ti prego, dammi un fiore da mettere sulla mia bocca, muta per sempre, chiusa nella terra scura e fredda, un fiore, dove non ci sarà più niente per me o la pace di Dio.
Altre poesie di Renata Rusca Zagar nell'Antologia virtuale dei poeti italiani contemporanei
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