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- La nuova
vita
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- Solo morendo con la pace nel cuore, si
rinasce nel riposo d'amore eterno;
- nel battito che sempre avrà
pulsato.
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- Lo Scritto Spirito donazione di
poesia
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- Ora, ora che il tempo è quello della
creduta e ritrovata fede,
- essi sapranno che il padre rivela l'essenza
sua
- nel simbolo che è segno marcato di
sorprendente immortalità.
- Timore e dubbio che sono fallibili, nei
confronti della poesia
- che scrivi in fine di Spirito
infallibile.
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- Il Re dei due
mondi
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- Sulle spalle del padre poggiano i mondi
dell'esistenza
- Che dalla destra alla sinistra si estendono,
l'una è terrena fattezza
- L'altra spirituale eternità.
- Quando il principio giungerà nel
cielo, tutto esisterà nel solo
mondo
- Del sempre signore; maestro di tale unica
verità sarà sempre e solo
Gesù.
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- Il cuore del
Regno
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- Dio ha riposto nel cuore del poeta la
propria fantasia d'originario amore
- Nel battito celeste che osò creare
l'universale concepito pulsare.
- Vista che lontanamente scrutò le
meraviglie delle accese galassie
- Unite nell'illuminato cuore
composto;
- Luminescenza che restò sempre gradita
a chi donò vita e vita in purezza.
- Egli che fu l'unico misterioso padre
è oggi svelato al buon cuore
- Di chi osa in umiltà rispecchiarsi
nel battito
- universale dell'unita creazione,
- poiché è lì il suo
regno e la sola verità
- nell'equilibrato amoroso principio.
- Inizio di ogni spazio e tempo nel dominio
onnipotente
- Della propria naturale fattezza
soprannaturale.
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- L'eterno poetico
viaggio
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- Con il percepito pensiero del celestiale
Padre
- Potrai ascendere in estasiante purezza nella
poesia veritiera
- Del più remoto e distante cosmo, volo
e volo che qui è in scrittura
- Rimirante d'ogni luogo e o e tempo delle
terrene epoche
- E della storia evolutasi, come viaggio che
vittorioso risulta
- Su ogni trascorsa povera illusoria
consumazione.
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- Il Messia dello sguardo
Creatore
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- Il padre mio rimira in verità se
stesso, dall'ultima stella posta fra le
tenebre;
- lì solo egli scruta la costante luce
che creò nello spazio.
- Terrene stelle che s'accendono e si spengono
a seconda della sua volontà.
- Sguardo eterno che si estende sino a voi,
riscoprendo dagli occhi della sola luce
- Oscurità poste fra pianeti e
creazioni.
- Viaggio unico che Cristo attuò per
sua parola
- Nella scrutata visione che riportò al
Padre attendente e speranzoso,
- poiché Dio vede se stesso e sempre lo
vedrà
- nell'unicità di sola
lucentezza.
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- La luce del figlio
cristiano
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- Guardate il sole o figli ed assorbite con
umile disinvoltura
- la colorata amorevole dolce luce
- colore poetico irraggiante di pulsante
eterea passione,
- occhi di cuore che si riempiranno di focosa
verità;
- la stessa che con i raggi folgoranti della
vostra scrittura
- illuminerà l'oscurità da
troppo tempo stanziante
- sui figli della scarna esistenza.
- Riflessione che parla di speranza e di
pacifica fede, l'unica che possa riportare
- Gioia e mite vivere.
- Sole e sole che posto dal creatore riflette
sulla faccia della terra,
- la luce veritiera della poetica creazione
d'origine.
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- L'eterna luce dei
sogni
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- Uomo potente che crede solo nella propria
esaltante supremazia
- Convinto di possedere la realtà
terrena nella propria volontà,
- uomo supremo che vive nella falsità
dell'illusoria gloria materiale;
- uomo degli uomini che spegne ogni sera il
riposo della veritiera speranza donatagli,
- nella costante cattiveria.
- Tu uomo che vivi nel giorno, sai forse
discernere dove si reca lo spirito dei vissuti
sogni.
- Dimensione dove non ti sarà mai
concesso vivere eternamente in tua volontà
malsana;
- sappi allora riconquistare la meritata
stima
- verso colui che dopo la morte
possederà sempre il risorto spirito
sognante.
- Sarà esso illuminato dalla sola luce
che saprai riporgli.
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- L'onesto etereo
dialogo
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- L'onestà terrena è per il buon
padre minima fonte lucente d'ogni aperta
sorgente
- Che sgorga dissetando l'umile dialogo
spalancatore dei vostri cuori e del battito
celeste,
- in parole amorose pulsanti d'acqua e
spirito.
- Egli tutto ode, rimirando con gli occhi del
cielo le ingiustizie terrene;
- pupilla che ora giace in sofferente
visione
- nel gesto finale che chiuderà la sua
celestiale essenza,
- nel dissenso giudichevole.
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