LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
- Francesca Tavani Riggio - Delizie di poesia
- Collana I gigli (poesia)
- 14x20,5 - pp. 106 - Euro 8,50
- ISBN 978-88-6037-303-8
- In copertina
- fotografia di Francesca Tavani Riggio
Prefazione - Con la sua poesia Francesca Tavani Riggio non cerca chissà quali voli accademici o recuperi classici ma desidera soltanto esprimere ciò che sente nel profondo del cuore, ciò che pensa come donna, e dedicarsi alla poesia con un approccio spontaneo, seguire l'istinto come a lasciarsi trasportare dalle sensazioni che, giorno dopo giorno, riempiono la vita e la rendono meravigliosa.
- Con autentica passione fa emergere i sentimenti, sempre permeati da una purezza straordinaria, e poi le ragioni del cuore, sempre a fare i conti con le illusioni dell'umano cammino. Le sue parole sono un inno all'amore vero, quello che inebria; a volte, un canto di speranza, un elogio dell'amicizia sincera, una ricerca del senso della vita sempre accompagnata da una profonda religiosità; altre volte ci si trova davanti ad un desiderio ardente, che si fa quasi necessità vitale, di abbracciare amorevolmente un bambino che soffre, di donare una carezza alla persona amata, di ricercare l'essenza dell'amore.
- Francesca Tavani Riggio, nella sua visione poetica, sente il dolore del mondo e quell'affermare "piangi, poeta" non è altro che il dispiacere di non udire il dolce suono dei versi d'una poesia ma al contrario il rombo della guerra che ancora porta con sé il dolore.
- Ecco allora che le sue parole cercano di abbattere ciò che ostacola la gioia del cuore e si insinua come lama dolente nel petto dell'Uomo come l'egoismo, l'indifferenza, l'ingiustizia: ecco la necessità di aprire uno spiraglio sul giardino dell'anima, nel terreno fertile dove poter seminare e coltivare la sua parola di fede. Da qui la richiesta ed offerta d'amore contro la perdita di valori dell'umanità.
- Il senso della vita pare quasi toccato con mano, a volte se ne sente persino il profumo; e la voglia di sognare come a tuffarsi nel "mare profondo" offre piena luce nei giorni della vita.
- Le poesie di Francesca Tavani Riggio non "urlano" ma "parlano" con dolcezza per toccare il cuore e quel senso religioso sempre presente pervade tutto e diventa "gioia che inonda il cuore" quando il dolore assedia il nostro corpo: le sublimi percezioni e quel volare lontano con la fantasia dopo le ferite della vita, sono le magie del vivere che non permettono al male di impossessarsi della mente.
- La stessa vita è come un libro su cui si sono disegnati i giorni, i ricordi, le sofferenze, le illusioni, gli scossoni delle tempeste, i sogni che dormono nel cassetto: e, dopo aver percorso molte strade, l'esperienza accumulata permette di vivere in modo leale, di camminare a testa alta. Proprio come fa Lei.
Massimo Barile
Delizie di poesia
Per celia
- Il tarlo dell'odio
- Ti ho rivisto
- dopo anni eterni
- ho sentito i tuoi occhi
- pungenti come spilli.
- Eri già vecchio ed io ero bambina
- con paura ti guardavo al di là
- della porta buia.
- Ti ho rivisto
- speravo che la vita avesse ingentilito
- i tuoi lineamenti
- invece no.
- Sei un vecchio incattivito dall'odio.
- Non lasciare questa terra
- con questa maschera.
- Se prima di chiudere i tuoi occhi
- per sempre
- levassi le mani
- e benedicessi
- potresti lasciare nella stanza
- buia
- l'essenza misteriosa dell'amore.
- Nel silenzio
- Le mie poesie non gridano
- concetti senza senso
- ma dolcemente esprimono
- quello che in fondo penso.
- Le mie poesie non urlano
- prepotenti asserzioni
- vorrebbero trasmettere
- i sentimenti buoni.
- Or dolci, or sono ruvide
- o odorose d'incenso
- dicono nel silenzio
- quello che credo e penso.
- A volte san toccare
- le radici del cuore:
- vogliono fare credere
- in un mondo migliore.
- Tra i rifiuti...
- C'era una bambolina
- in mezzo a quei rifiuti
- tutti i miei sentimenti
- sono rimasti muti.
- Ma come può succedere?
- Pensarlo è una tortura,
- buttare un bel giocattolo
- in quella spazzatura.
- Che sarebbe costato
- donarlo ad un bambino?
- Lieto avrebbe giocato
- nel pallido mattino.
- Poi guardo il mio giornale
- e piango assai avvilita:
- in mezzo all'immondizia
- c'è un bimbo senza vita...
- Le mie poesie
- Le scrivo
- e le rileggo con dolcezza
- mi riempion di struggente
- tenerezza.
- Le sento come son,
- creature mie
- mi piaccion tanto,
- son le mie poesie.
- Sansone e Dalila
- Era il più forte, Sansone,
- era potente
- sembrava che
- al mondo mai,
- non l'abbattesse niente.
- Dalila invece era astuta
- ed anche bella,
- legò Sansone
- ad una cordicella.
- Aquila si sentiva allor Sansone.
- Invece era soltanto...
- un aquilone.
- Il regalo
- Mi faccio un regalo
- perché sono stanco
- appena ti vedo
- sicuro che sbianco.
- Se ancora continuo,
- rimango a soffrire
- ed a lungo andare
- potrei anche morire.
- Allora rifletto
- mi faccio un gran dono:
- invece dell'odio
- ti do il mio perdono.
- Il compleanno
- Attorno a me gli amici
- mi applaudono felici
- non è che sia un inganno,
- oggi è il mio compleanno.
- Soffio sulla fiammella
- penso a una cosa bella...
- Voi siete tutti rei:
- quegli anni non son miei!
- Inganni
- Anche se a volta sembra
- che ti vogliono bene,
- non crederci poi tanto,
- t'aman se gli conviene.
- Se poi hanno bisogno,
- ti sfruttano i talenti
- solo per tornaconto,
- non per i sentimenti.
- E tu, impara a discernere
- non lasciarti ingannare
- perché gli occhi si chiudono
- se tu vuoi solo amare.
- Dolce stellina
- Cerco la mia stellina
- non so dove sia andata
- non posso certo credere
- che mi abbia abbandonata.
- La cerco trepidando
- nella volta del cielo
- ma poi accendo un fiammifero
- e risolvo il mistero:
- La mia vispa stellina
- dietro una nuvoletta
- già dorme nella culla
- serena, senza fretta!
- Voli
- Datemi un paio d'ali
- alto vorrei volare
- leggiadra come neve
- felice volteggiare.
- Cantare insieme al vento
- un felice stornello
- come rara farfalla
- per dir che il mondo è bello!
- Appena mi alzo...
- Che panorama superbo
- ed incantato
- il Signore per noi di Reggio
- ha progettato.
- Mi riempie gli occhi e il
- cuore
- ogni mattina
- guardo estasiata
- lo stretto di Messina.
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Ins. 06-03-2007