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- Oscuro vuoto di
parole
-
- Un bambino
chiuse la porta
- in un giorno
straniero
- in tasca una
cartina
- rosso
sangue
- e un'idea
impossibile
- gli occhiali
svuotati
- di
luce
- spruzzati
di
- pioggia.
- Sul fondo
un'ombra
- scavava il
silenzio.
- Una donna
dalle vertigini
- accesa
- visibile
preda
- di
stelle
- dalla
finestra spiava
- uccelli
notturni.
- Un minimo di
cielo
- in cornice
nell'azzurra
- immensità
della discarica
- e davanti
l'uomo spaventapasseri
- che si
lamentava
- del
nulla.
- Allora
spingemmo un po' più in alto
- il silenzio e
sanguinò al fondo
- la prigione
del sole.
- Magari, per
ritrovata crudeltà,
- t'inginocchi
e ti fai strada
- sulla
neve
- e inchiodi
sulla tua croce
- tenebre ed
assenze.
-
-
-
- Preludio
-
- Vertigini
nell'ascoltare,
- orecchie
tese, occhi spenti,
- colorati di
spavento.
- Inondato
dalla notte, l'occhio ammutolisce
- e, come lume
che affonda, di sterile
- bianchezza
s'ammanta.
- Accanto
all'occhio il verme,
- sguardo
cieco, di fango,
- ignaro del
viaggio,
- ferito dal
tramonto,
- là
all'occidente.
-
-
-
- Parole
-
- Parole di
speranza,
- parole
umide,
- parole che Tu
hai impresso con forza
- nella
pietra,
- che hai
affidato al respiro della memoria,
- parole
avvolte dalle ceneri dell'esistenza,
- parole alla
radice di ogni pena.
- Ora pronunci
il Tuo Nome, inciso
- a
fuoco
- e benedici la
nuda povertà con occhi
- percossi da
speranza
- che si
spalanca davanti ai morti.
- E per quanto
la luce nobiliti
- la livida
melma, per noi il tempo è già
deciso
- e già
s'accende il fuoco.
- Ma in Europa
si amano i ragazzi stranieri,
- si ride e si
piange su capelli color cenere,
- su bocche
gravide di parole di vita.
- La vita mi
prende per mano e mi porge
- un rotto
orologio, finché le deboli
mani
- potranno
contare.
-
-
-
- Sublimazione
-
- Inebriato
- sacrificato
alle certezze
- io, perduta
bandiera
- io, fuoco
sulla terra
- e ali nella
trasparenza.
- La
paura.
- La paura di
che?
- La
speranza.
- La speranza
in che cosa?
- Gli Arcangeli
cercavano
- fiori
rarefatti
- e
innalzavano
- insegne e
più in alto
- appigli di
speranza.
- La mia
preghiera
- è
senza rumore
- ho certezza
di guarire
- ma nulla da
acquistare.
- Il nuovo
giorno sarà teso
- e vibrante:
un giorno di cristallo.
- La mia
tristezza si trasmuterà
- in azzurro
uccello,
- che nel sole
indorandosi scomparirà.
- Inafferrabile.
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