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È nato
a Trieste nel 1943, dove vive e lavora. Ha scritto
nel corso degli anni diversi lavori: una biografia
(San Francesco), diversi saggi: «Beethoven,
Schubert, Bellini, Donizetti, Löwe; un
romanzo, vari racconti, critiche e approfondimenti
di carattere musicale, riflessioni e meditazioni su
temi religiosi, traduzioni poetiche. È stato
premiato in numerosi concorsi poetici nazionali e
internazionali.
- Poeta trilingue
(italiano, sloveno, tedesco), ha iniziato a
pubblicare nel 1995, e ha pubblicato fino a oggi le
seguenti sillogi poetiche: «Lo spessore del
tempo», 1995, Editrice Nuovi Autori, Milano;
«Qualcuno verrà», 1995, Editrice
La Piroga, Salerno; «Il profumo
dell'infinito», 1997, Editrice Penna d'Autore,
Torino; «Tra mala zemska vecnost» (in
lingua slovena), 1997, Editrice Mladika, Trieste;
«Le albe di madreperla», 1998, Editrice
Firenze Libri, Firenze; «Ko bisere v oceh
rojevas» (in lingua slovena, 1999, Editrice
Drustvo 2000, Ljubljana; «Sospenda la
cartomante il suo gioco di carte», 2000,
Editrice Blu di Prussia, Piacenza; «Quel poco
che ancora avanza», 2001, Editrice Book
Editore, Castel Maggiore (Bo); «Le mie
preghiere», 2002, Accademia Int. dei Micenei,
Reggio Calabria; «Oltre le nebbie del
quotidiano», 2002, Editrice "Il Portone",
Pisa; «La memoria delle origini», 2003,
Editrice "Il Convivio", Castiglione di Sicilia
(Ct); «Hoja v neskoncnost» (in lingua
slovena), 2004, Editrice Drustvo 2000, Ljubjana;
«Bisognerà presto voltare pagina»,
2005, Editrice EVA, Venafro (Is); «Dih vecne
Besede» (in lingua slovena), 2005, Editrice
Druzina, Ljubljana; «Dove il cielo audace
s'inarca», 2006, Editrice E.T.S., Pisa;
«Purché nasca qualcosa», 2007,
Gruppo Culturale Parole Sparse, Modica
(Rg).
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Giovanni Tavcar nel mese di febbraio 2008 ha
pubblicato con Montedit "Umbria
Terra ricca di energie e di sottili
armonie"
- Collana I gigli (poesia) - 15x21 - pp. 62 - Euro
7,00 - ISBN 978-88-6037-5131
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- La sola
dimensione
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- La sola
dimensione
- che
l'uomo oggi si concede
- è
l'appiattimento dell'utile,
- dell'economicamente
- vantaggioso.
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- Il suo
istinto esistenziale
- ha
ormai perso
- il
senso della sfera spirituale,
- che
è il senso stesso
- della
vita.
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- Il
degrado
- della
sua condizione umana
- sta
raggiungendo
- valori
forse irreversibili.
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- Solo
una riacquistata
- consapevolezza
- della
dimensione d'amore
- potrà
salvarlo
- dal
definitivo naufragio.
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- Bisogna
sapersi fermare
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- Per
vivere il tempo
- bisogna,
- sapersi
fermare,
- altrimenti
- il
tempo inesorabilmente
- ci
spegne.
-
- E
fermarsi vuol dire
- avere
la capacità
- di
riflettere,
- di
scoprire il senso
- e la
bellezza
- delle
cose che ci circondano,
- di
sognare.
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- La vita
- non
è una vacanza,
- ma un
compito
- e una
opportunità
- che ci
vengono offerti
- per
realizzare
- e per
costruire qualcosa.
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- Per
riuscire a farlo
- dobbiamo
imparare
- a
gestire il tempo,
- altrimenti
- sarà
l'inesorabile tempo
- a
inghiottirci.
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- Sulle
pendici dell'universo
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- Sulle
pendici dell'universo,
- dove
s'intersecano
- spazio
e tempo,
- chino
sul verticale abisso
- della
tenebra
- e
circondato dai roghi lucenti
- delle
comete,
- aspetterò
paziente
- che Tu
giunga a lenire
- la
mortale stanchezza
- della
mia sera,
- accordando
il Tuo passo
- con il
mio
- e
inondandomi con i caldi
- fremiti
- della
Tua inconsumabile vita.
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- Risveglio
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- Ogniqualvolta
- la vita
si risveglia
- e torna
la primavera,
- non
è mai come prima:
-
- ogni
volta il risveglio
- porta
nuove ferite.
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- Le
ferite
- delle
trascorse stagioni
- che il
tempo ha marcato
- con
l'indelebile segno
- dei
suoi morsi profondi.
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- Ferite
- che ci
ricordano
- che
nulla è più come
prima.
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- Sublimata
essenza
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- Di noi
resterà
- solo
un'impercettibile
- presenza,
- che
neppure gli strumenti
- più
sofisticati
- riusciranno
mai a percepire.
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- Eppure
- noi
saremo qui,
- sublimata
essenza,
- che
nell'istante presente
- racchiuderà
- tutto
il passato
- e tutto
il tempo a venire.
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- L'arma
più micidiale
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- Si
può
- uccidere
il tempo?
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- Certo,
che si può.
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- Con le
armi
- più
potenti e micidiali
- che
possediamo:
- l'ozio
e la noia.
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