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- Una
magica storia d'amore
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- Si definiva un
povero illuso, ma immancabilmente il suo cuore
continuava a battere. Attimo dopo attimo pulsava, ma
le sue pulsazioni non erano sempre reali, talvolta era
il suo animo incontrollato a destare
preoccupazioni.
- Era povero, non
aveva vizi, ma soltanto molte
virtù.
- Nella sua mente
apparivano continuamente immagini poco nitide
perché molto profonde.
- A lui il mare non
appariva come un'immensa quantità d'acqua in
movimento. Ogni onda sembrava intenzionata a
sussurargli qualche cosa; e lui sempre lì con
l'orecchio teso, chiuso in se stesso come se
ascoltasse realmente i consigli delle sirene e del dio
Nettuno. Infatti colei che perennemente lo seguiva,
disse proprio così. Ma le abitudini non sempre
conducono una persona sulla retta via.
- Mentre alle sue
spalle "sorgeva" un amore giorno dopo giorno
più forte, ai suoi occhi le immagini sembravano
piuttosto scabrose.
- Mai nessuno
capì realmente se ciò fosse dovuto alla
sua introspezione o ad un avvenimento della sua
vita.
- Catherine disse
che, improvvisamente si alzò in piedi e
cominciò a camminare verso il mare. Urlava
invano un nome femminile a lei non noto.
- Ad un certo punto
il cielo pianse, ma lui imperterrito, come se non si
fosse accorto di nulla, continuava il suo
cammino.
- La ragazza
impaurita chiedeva aiuto, nessuno però
riuscì a sentirla se non qualche anima
vagante.
- Man mano che il
mare si avvicinava il corpo del ragazzo cambiava
forma.
- Lui aveva una
fidanzata, che due anni prima gli era stata strappata
dal mare e da quel momento non era più riuscito
a rassegnarsi. Lui credeva di aver perso tutto, non
aveva più alcuno scopo ne alcuna speranza. Il
suo cuore era martoriato.
- Sembrava che lui
non fosse mai esistito, che non avesse alcuna
identità.
- Non parlava
più con nessuno e nel momento in cui qualcuno
riusciva a strappargli qualche parola, diceva di
essere un angelo in missione sulla terra o un povero
essere nei momenti di beatitudine
maggiore.
- Il cielo e la
ragazza alle sue spalle continuavano a piangere, il
mare però appariva sempre più lontano e
lui non riusciva mai a raggiungerlo.
- Nel frattempo egli
aveva assunto il colore di una luce
abbagliante.
- Era notte, ma
sembrava giorno.
- Qualche creatura
marina probabilmente gli disse di fermarsi. Sembrava
infatti diventato immobile, come se fosse
paralizzato.
- Urlava, imprecava
contro il mondo ma non riusciva a dominare questa
forza invisibile che gli proibiva di
muoversi.
- Il cielo
cominciò a sorridere nuovamente e una stella di
mare, arenata a causa della bassa marea, sollevandosi
dalla sabbia si diresse verso la sua mano. Lui
portò questa nella direzione dei suoi
occhi.
- Notò con
stupore che c'era una fotografia di una ragazza
bellissima, al di sotto della quale appariva una
frase: "Sai, io non sono morta come tutti quanti
credono, sono traumatizzata e non ricordo più
nulla, ti seguo continuamente a tua insaputa, sono a
conoscenza di tutto ciò che fai, ti amo
tantissimo.
- Adesso sono
soltanto consapevole di essere viva e di essere stata
soccorsa dal vecchio Erik; viviamo insieme nella sua
baita al centro della foresta qui vicino. Ti prego
aiutami sono vicina a te, sono in stato di
coma".
- Con estremo stupore
ripercorse il tragitto e notò tra le erbacce
una ragazza distesa con gli occhi chiusi.
Immediatamente la riconobbe e cominciò a
piangere. Le sue lacrime sembravano miracolose; lei si
risvegliò e lui forte la strinse a
se.
- Sembrava
addirittura che si fosse svegliata da un incubo
totalmente irreale, ma non si trattava d'altro che di
un incrocio di destini.
- Erano successe e
continuavano a succedere eventi stranissimi, come di
solito capita nelle fiabe.
- Non esisteva
più il mare ma un'immensa distesa di sabbia, in
cui un uomo appariva come un puntino
nell'universo.
- Il vento batteva
forte sulle palpebre dei ragazzi, l'amore che li univa
era però più forte di qualsiasi
nervosismo della natura.
- Catherine
continuava a non ricordare assolutamente
nulla.
- Erano diventati i
padroni del mondo, erano liberi di andare ovunque e di
fare qualsiasi cosa in qualunque momento.
- Lui aveva un unico
desiderio, ossia che lei avesse ripreso al più
presto conoscenza, il mondo intero senza Catherine non
aveva alcun senso. Lei era tutto, era il suo
universo.
- Cominciarono a
vivere in modo molto primitivo, mangiavano qualunque
cosa che al palato non appariva
immasticabile.
- Sembrava che le
stesse forze sovraumane, che avevano trasformato la
stella marina in una fotografia e il mare in sabbia,
avessero annientato l'essere umano.
- La sua dama
sembrava non ricordarsi più nulla
dell'incidente subito sulla nave qualche anno prima,
come se non avesse mai vissuto quella situazione. Si
ricordava il nome di lui ed era in grado di recitare
qualsiasi verso delle poesie scritte per
lei.
- Camminavano senza
mai arrendersi, ma non incontravano
nessuno.
- L'uomo era divenuto
l'animale più raro del mondo, probabilmente in
qualche altro angolo remoto del pianeta poteva esserne
sopravvissuto qualcheduno; ma loro erano buoni
ingenui, il resto delle persone no e qualcuno li
punì pulendo appunto il pianeta.
- Loro erano il
futuro del mondo, si amavano ed erano felici. Il
ventre di lei si gonfiava giorno dopo
giorno.
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