LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Michele Piacenza
Ha pubblicato il libro
Michele Piacenza - Un tempo prezioso




 
Collana Le schegge d'oro (i libri dei premi)

14x20,5 - pp. 40

Euro 5,50

ISBN 978-88-6037-5407

In copertina immagine di Michele Piacenza

È possibile contattare l'autore tramite
E-Mail
m.piacenza2@virgilio.it
Sito Internet
www.michelepiacenza.it


Pubblicazione realizzata con il contributo
de IL CLUB degli autori in quanto l'autore è
segnalato
nel concorso letterario «J. Prévert» 2007

Prefazione
Poesie


Prefazione


Michele Piacenza è un idealista, un inguaribile sognatore che continua imperterrito il suo cammino, incurante delle mode, degli ostacoli e delle ferite del suo tempo. Il suo percorso lirico non è sempre facile ed agevole, i suoi sentieri appaiono a volte impervi e misteriosi ma ogni sua esplorazione vive di emozioni, sentimenti e del costante ed irrinunciabile desiderio di cercare e trovare un senso profondo in ogni avvenimento, in ogni incontro, in ogni risvolto della propria vita.
Il poeta non da giudizi, non cerca proseliti e non ha alcuna verità da elargire ma solo la pressante necessità di esternare i suoi sogni, i suoi dubbi, le sue malinconie, le sue visioni. Nell'opera di Piacenza convive la Beat Generation, il Surrealismo allusivo dylaniano, e soprattutto, in quest'ultima raccolta, una scrittura più immediata e decifrabile che prende il posto delle lunghe escursioni oniriche e "psichedeliche" presenti invece nei precedenti lavori, "Spezzettando i Blues" (Montedit, 2003) e "Un lungo giorno di pioggia" (Menna, 2005).
Il "tempo prezioso" che l'autore sottopone alla nostra lettura è quello dell'intera esistenza, della memoria, degli affetti, delle figure che hanno influenzato la sua cultura ma, ad animare e rendere "preziosi" tutti questi aspetti è il sentimento profondo dell'amore senza età, un amore con il quale camminare insieme, condividere i progetti, le gioie, le tristezze, i sogni e le emozioni della vita.

Sara Litvich



 
Un tempo prezioso

Dedicato ai miei famigliari,
a mia figlia Laura, ai parenti ed agli amici sinceri
Dedicato alla mia compagna Carla
e al nostro "tempo prezioso".
Dedicato ai nostri sogni e alle nostre speranze
Che Dio vi benedica.

Vorrei essere un poeta


Vorrei essere un poeta dai capelli arruffati
Dal volto bianco e dalla magica intuizione
Un cantore di memorie e di dolci malinconie
Uno scrittore su una panchina della vecchia stazione.
 
Vorrei recitare le mie rime al Fillmore East
Spiegare le mie visioni e le allegorie del vento
Cantare i miei blues in un'oscura cantina
Ricordare un amico andato prima del tempo.
 
Vorrei essere il poeta dei miei piccoli sogni
Un uomo lontano dalle risse e dal rumore
Un folle artista senza più poesie ne canzoni
Solo un poeta alla ricerca del suo prossimo amore.


Un tempo prezioso


Amore, potrei donarti immensi cesti di rose rosse
Accompagnare il tuo riposo col suono di mille campanelle
Dirti che sei nel profondo del mio cuore e nella mia mente
Che animerò ogni tua notte, che ti renderò felice
Che sarai per me l'unica promessa di quella piccola stella cadente.
 
Amore, potrei confonderti con dolci ed appassionate melodie
Si, forse dovrei ma ora vorrei solo stringerti tra le mie braccia
Accarezzarti teneramente, parlare con te di ciò che noi siamo
Dirti che tu sei l'aria che mi circonda, tu sei il mio tempo prezioso
Vorrei solamente dirti che ti voglio bene
Vorrei solamente dirti che ti amo.


Vedo l'orizzonte


Guardo stamattina la campagna oltre la mia finestra,
la pioggia è cessata e le nuvole se ne stanno andando,
i rumori si dissolvono lentamente sulle rive del lago,
l'aria è così pulita e anche gli alberi sembra stiano cantando.
 
Vedo l'orizzonte colorarsi, un nuovo giorno arrivare sorridendo,
l'azzurro stagliarsi sbadigliando dietro le mura del nostro casolare,
ti guardo bellissima tra la stradina a sassi e gli stupendi girasoli,
e non chiedo nient'altro dalla vita se non di poterti ancora amare.


Slow 07-07-06

Una musica indolente attraversa le ore di questa notte
Le note affogano lente tra le mie macchinose sensazioni
I desideri si fanno gioco di me e delle mie astuzie
I miei passi svogliati come le mie preoccupanti tentazioni.


Il mio prossimo amore


Sono stanco di guardare quella rosa che cambia colore,
il malinconico tramonto, la fine di un amore.
Sono stanco di rimanere sveglio per tutta la notte,
di sognare sempre lei, i miei dubbi e le mie lotte.
 
Sono stanco di stare sulla spiaggia davanti al mare d'inverno,
dell'acqua che sale alla gola, delle porte di questo inferno.
Sono stanco delle recite in teatro, della musica sublime,
stanco di questa poesia e delle sue stupide rime.
 
Sono stanco di ciò che è attorno a me, di una vita noiosa,
stanco di inseguire la fortuna, stanco di ogni piccola cosa.
Vorrei solo fermarmi a guardare una rosa che cambia colore,
seduto, nel malinconico tramonto ad aspettare il mio prossimo amore.


Mille anni


Ho camminato per mille anni lungo questa strada,
mascherandomi a volte da principe e a volte da brigante.
Ho giocato d'azzardo, perso mille e mille volte,
bleffato scioccamente, confondendo spesso il sette con un fante.
 
Ho attraversato deserti e città dalle mille luci,
imparato che di troppo non so proprio niente.
Ho lasciato dietro me secchi di polvere e lacrime,
nascosto la mia solitudine in mezzo a tanta gente.
 
Ho trascinato a fatica una valigia colma di speranze,
coltivato sogni e dimenticato mille emozioni.
Ho percorso vicoli bui, perso a volte la giusta direzione,
visto mille tramonti e cantato mille canzoni.
 
Vorrei camminare con te altri mille anni lungo questa strada,
cercare insieme la nostra isola nascosta in fondo al mare.
E non aver paura amore se cadono ora le prime gocce di pioggia,
perché nulla è ancora finito e tutto deve ancora cominciare.


Amici mai diventati vecchi


A volte ci sono notti piene di rimpianti e di sottili fantasmi
Quando il tempo si scioglie e l'oscurità si prende cura di me
Allora i miei occhi si accendono ed il mio respiro si fa lento
Mille sensazioni mi avvolgono e voi siete ancora con me
Amici mai diventati vecchi, amici andati via prima del tempo.
 
Osservo il buio dalla mia finestra e sento il vento lontano
La chiesa, una campana che batte le ore del nostro passato
Vedo sogni che si sono avverati e speranze svanite miseramente
Penso a tutto ciò che ci è stato concesso, ai guai e alle illusioni
Ai nostri giorni passati e a quel tempo sempre vivo nella mia mente.
 
A volte giungono notti senza rumori e senza falsità
Quando l'aria si fa fine e tutte le stelle si spengono
Allora le pareti attorno a me diventano come mille specchi
Mille immagini di risate, di ricordi e di intense malinconie
Volti conosciuti di compagni andati, volti di amici mai diventati vecchi.


Dedicata ad Alberto, Carlo, Franco, Mariagrazia
e a tutti gli altri amici che stanno riposando
tra le braccia di Dio.


Vorrei conoscere te


Sai, vorrei conoscere proprio te
Tu che non guardi il colore dei miei occhi
Tu che non ti fai tradire da una mia ruga
Che non mi nascondi in fondo ai tuoi pensieri
Tu che non vuoi facili soluzioni e veloci vie di fuga.
 
Si, vorrei conoscere proprio te
Tu che scruti da sempre le nuvole all'orizzonte
Tu che non ti fermi mai ma guardi lontano
Che cerchi il mio conforto quando giunge il dolore
Tu che sciogli le mie paure e stringi forte la mia mano.
 
Sai, vorrei conoscere proprio te
Tu, che non costruisci muri e non ti inventi regole
Tu che rincorri le farfalle e riempi di fiori il tuo cesto
Che non vuoi cancellare le tue visioni e le tue speranze
Tu che hai sempre pagato senza chiedere mai il resto.
 
Si, vorrei conoscere proprio te
Tu che stai scrivendo queste parole nel tuo diario
Tu che osservi piangendo quelle tue vecchie foto
Che sei sempre sola anche in mezzo alla gente
Che ti getti sconsolata la sera nel tuo letto vuoto.
 
Si, vorrei conoscere proprio te
Tu che hai subito la sconfitta e provato il rancore
Tu donna vissuta tra le rose ed i sogni svaniti
Tu che mi mostri le tue pene, che non ti nascondi
Tu che mi cerchi come io cerco i tuoi giorni infiniti.


Credo


Credo al senso profondo della mia esistenza
Ai giorni dell'attesa e al respiro del tempo
Alle voci della notte e al battito senza fine
Al mattino luminoso e al gracile soffio del vento.
 
Credo a tutti i sogni racchiusi nel mio cuore
All'infinita speranza e alle piccole ore preziose
Al colore dei fiori che cambia ad ogni tramonto
Alla purezza dell'anima e all'ordine di tutte le cose.
 
Si, credo ai prodigi che avvengono intorno a me
Credo al perdono di Dio e ad una vita che non muore
Credo al pianto di un bambino, agli occhi di una donna
Credo alla nostra felicità, credo ancora nell'amore.


Il magnifico rossastro tramonto

Tu viaggiavi scalzo nella grande epopea americana
tra le foreste ed i fiumi, gli animali liberi,
sogni, popoli, foglie d'erbe alle ultime ombre della sera
l'oceano burrascoso, gli sguardi crudeli
l'alba che rischiarava quella nuova turbolenta frontiera.
 
Tu scrivevi poemi per l'uomo che osava credere
parole e visioni per le genti pacifiche
odi alla natura e alla dignità dei diversi
sembianze e verità di fronte al bivio
maschere e lacrime per tutti gli amori dispersi.
 
Tu sollevavi i nostri occhi oltre il tempo e gli elementi
al di là dei peccati e delle crepe del nostro cuore
portandoci con te attraverso le tue pianure e i tuoi monti
e noi, silenziosi, camminavamo con te all'incrocio delle nostre anime
verso i nostri lenti sogni e quei tuoi magnifici, rossastri tramonti.


A Walt Whitman
n. 31 maggio 1819, Huntington (U.S.A.)
m. 26 marzo 1892, Camden (U.S.A.)


Se non ci fosse la notte


Se non ci fosse la notte
Nessuna luce mi indicherebbe la giusta direzione
Nessuna stella potrebbe farmi compagnia
La luna nascosta renderebbe ogni istante più triste
E anche i miei piccoli sogni fuggirebbero via.
 
Se non ci fosse la notte
Nessuno potrebbe scrivere poesie
Nessuna emozione avvolgerebbe il mio cuore
Non potrei vedere il luccichio dei tuoi occhi
Niente potrebbe vivere, nemmeno l'amore.


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Ins. 15-04-2008