LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA

Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
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Romano B. Bianchi

Romano B. Bianchi è marchigiano d'origine. Ha compiuto gli studi di Lettere e Filosofia a Roma e si è poi trasferito nella provincia di Milano, ove risiede. La grande passione per l'arte in genere lo accompagna da sempre: le sue preferenze sono per la poesia e la pittura. Da circa quindici anni partecipa a concorsi nazionali ed esteri, distinguendosi per la sua personalità di artista introspettivo, attento ai contenuti.
Romano B. Bianchi nel mese di luglio 2005 ha pubblicato con Montedit
"Il nostro vivere insieme" - Collana Koiné (saggistica) - 14x20,5 - pp. 192 - Euro 10,00 - ISBN 88-8356-927-X
Clicca qui per leggere la presentazione e l'Incipit del libro "Il nostro vivere insieme"
 

Poesie tratte dalla silloge "Contrapposte energie dell'essere"
Era nuova
 
L'azzurro del cielo
evaporava
nelle fantasie del tramonto.
Le cime dei monti
assumevano sembianze di carri
in assetto di guerra.
le nuvole prendevano corpo
e,
assorbendo il sangue dalla terra,
si sovrapponevano
in danze oscene.
Il buio
avanzava spavaldo
e il tempo travolgeva
nella sua spirale
di morte…
ma
una luce a forma di croce
- emblema di un Bimbo neonato! -
dalle macerie spuntò,
squarciò delle tenebre il manto
ed il giorno
non ebbe più fine.
 
Erode piangeva in silenzio
per l'inutile strage
degli Innocenti.
 

"Descrizione originale di un Erode che piange pentito sulla inutile strage ordinata. Bene e male si confrontano nella composizione pregevole per la chiarezza dell'espressione, l'inventiva e la correttezza formale".

Prof. Alighiero Maurizi (critico d'arte)



Alternarsi dell'essere
 
Lungo una strada campestre,
un albero spoglio
guarda mesto i rari passanti,
cercando forse
un pò di calore.
Protetta da grovigli di rami,
l'ultima foglia
s'accanisce contro la sua sorte,
ma soccombe anch'essa
e cade
- cullata dal vento amico -
fredda a terra,
abbracciata dalle altre.
Un uomo - frettoloso -
passa sotto quell'albero
e calpesta indifferente
chi, nell'afa estiva,
gli regalò ossigeno
in cambio di scorie.
Ne passano altri…
e le foglie sono ormai lacerate,
macerate tra il fango
nel graduale variare di identità.
L'uomo…
puoi chiamarlo anche ingrato:
è soltanto uno che passa
e calpesta.
Tutto travolge il tempo e,
tra vorticanti spirali,
trasforma.
Istanti ritmati di silente attesa…
poi la musica
le sue note diffonde
dagli spazi eterei
e nasce la melodia
di un nuovo ciclo di vita.
Sublime alternarsi dell'Essere
nel flusso continuo del Divenire.
 

"La chiave di lettura del dettato poetico di questa lirico è la profondità nel sentire la musicalità dell'animo che si rivela nella fluidità di un linguaggio scritto per perdersi, poi, nel flusso continuo del Divenire".

"L'uomo…/puoi chiamarlo anche ingrato:/è soltanto uno che passa/e calpesta".

"Il suo dire, facendosi ardito, va oltre, rimproverando all'uomo quelle tante povertà che - offendendo il creato - infliggono al cielo dolorose ferite" Prof. Lena Filippetti (Casa Editrice H.S. Helèna Solaris)

 

 
Genesi
 
Al di fuori del tempo,
al di sopra dello spazio,
la Mente Eterna
la musica creò.
poi…la musica
della sua melodia si innamorò
e di suoni
e di ultrasuoni in libertà,
un turbinio si scatenò:
 
boato nell'immensità!
 
Nacque il fuoco, il vento, la materia.
Seguendo il ritmo
della musica primitiva,
la materia in movimento
l'universale sistema cosmico
e…la tetra spirale degli inferi
formò.
 
Il pianeta Terra
si collocò tra il Sole e la Luna.
 
Attrazione-repulsione
(sintesi di opposti
tra atomi e molecole)
gli elementi essenziali crearono
e fu l'inizio della vita:
proiezione
del fuoco-vento-materia
nella realtà
della nuova armonia.
 

"Il poetare di Romano B. Bianchi è un intarsio di colori e, forse, il suo passato pittorico ha toccato felicemente l'espressione poetica.

Un tuffo nel sublime: con Genesi siamo fuori dal tempo reale ed egli concepisce questo sonetto nella totalità delle sensazioni, con eccellenti scambi di ritmo, con intercalare del lessico che esplode nei significati improvvisamente". Prof. Franco Pedrinzani (poeta e critico d'arte)

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Agg. 23-08-2005