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Come le maegherite. pp.31, Lit. 6.000,
Montedit,
agosto 1996 ISBN 88-86039-90-5
di Gerardo Santoli
Prefazione
di Maria BuonomoLa raccolta Come le margherite di un giovane autore, Gerardo Santoli, rispecchia i temi del vivere quotidiano, dall'umiltà del sentimento al dolore del cuore, temi che, d'altronde, l'hanno sempre affascinato e interessato. Ha sempre invitato la gente a combattere per le proprie idee, a non ottenere falsi riconoscimenti sfruttando il lavoro degli altri. Ciò costa fatica, egli lo sa bene, ma è l'unica strada che ci permette di diventare uomini, è l'unico modo per non essere calpestati come le margherite. Nella sua poetica tali pensieri diventano uno sfogo, un «urlo» contro l'anzianità delle menti in un mondo dai ritmi nuovi «Ho gli occhi stanchi e vedo un mondo strano» ma sovente quest'urlo si tramuta in preghiera, una preghiera di solidarietà, di aiuto reciproco; l'Autore cerca la pace, la fratellanza, la guerra distrugge ogni sorriso, stronca la bellezza di un semplice gesto d'amore. Per il poeta è faticoso vivere ed essere vivi nel mondo odierno; la società annerisce la poesia «macché poeta quello è un pazzo» e i vecchi, saggi poeti, guardano tristi, impotenti il volgere della loro vita «e li senti mormorare in attesa che venga anche per loro la sera».
Maria Buonomo
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