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Introduzione di
Alberto Bevilacqua
alla collana Fonopoli parole in movimento
- Fonòpoli, da iniziativa notoriamente cara a un cantante uomo di scena sensibile come Renato Zero, diventa ora una sigla attiva della speranza. Tenta un piccolo miracolo. Partendo dalla parola, non espressa dalla voce, bensì dalla penna che traccia le emozioni sui fogli. Si tenta un piccolo miracolo: far conoscere autori (di poesia, narrativa, saggistica) che altrimenti non avrebbero la possibilità di uscire dall'anonimato. Nasce la «Collana Fonòpoli-Parole in movimento» (per l'editrice Montedit). Per chi conosce il mercato editoriale, la speranza si tinge di utopia. Fa pensare ai grandi viaggiatori di un tempo, Magellano e Caboto, che sfidavano la potenza e l'ignoto dei mari, contando di incrociare anche una piccola isola ignota. O forse no. Quei navigatori partivano, con le loro ciurme, spinti dalla felicità passionale che nasce appunto dall'utopia che, quando si traduce in realtà, diventa appunto miracolo. Sfidare la logica, perché la logica degli uomini è, spesso, frutto di ignoranza e di trame storiche di corruzione. L'utopia anima questa iniziativa, e accende i propositi dello stesso Renato Zero (l'unico che, come cantante, non abbia mai avuto fan vagamente esaltati, ma proseliti in qualche modo: e che Renato li abbia sempre definiti sorcini, non fa pensare al mitico Pifferaio della leggenda, Il Pifferaio e i topi?). Escono, nella collana, le liriche di Marcello Albini, il cui titolo sembra suonare troppo programmatico (Nel cielo di Fonòpoli), mentre scopriamo, poi, che le composizioni sono libere da tematiche precostituite, e fresche, e procedono per incantesimi naturali e visionari. Le bellezze stesse della natura &endash; i grandi cieli e le fioriture incantanti, care ad Albini &endash; sono anch'esse utopia (magari potessimo, quelle bellezze, averle come unico specchio e regola morale della nostra vita).
- E un applauso merita, appunto, questa che definirei «Canzone dell'utopia» tradotta per ora in forma editoriale: una canzone eseguita da Zero con quel prisma di toni, che lo distingue e lo rende unico. Con una curiosità inesauribile per tutto ciò che è esistenza.
Alberto Bevilacqua
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Del libro "Nel cielo di Fonòpoli" potete leggere:
Per acquistare il libro andate sulla pagina di ©1996 Il club degli autori, Montedit , Marcello Albini
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Inserito 12 dicembre 1997