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- ANNI STROZZATI
- Mi sono prostituito ai compromessi
- per ripercorrere con sincerità animale
- anni strozzati da poesia allo stato brado:
- ricordo che ho cosparso il destino di benzina
- e gli ho dato fuoco
- per scavare fra voi e me
- ciò che restava del mio amore
inconsapevole
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- E sulle piastrelle del cesso della scuola
- leggo ancora le parole d'aiuto
- che non ho mai scritto
- ed ero un neonato in trincea
- ed ero deportato all'inferno
- ed ho perso prima di imparare a lottare
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- ALBERO E FOGLIA
- Tu albero
- ami me foglia?
- Non posso vivere
- senza la tua linfa
- la mia anima si perderebbe
- e volerebbe via
- scossa dal vento.
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- Tu albero
- ami me foglia?
- Sai che senza te
- sarei distrutta.
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- Dipendo dall'amore
- e persone che non capiscono
- che d'amore si vive
- oh albero,
- oh foglia,
- senza linfa
- senza amore
- trovano come appiglio
- solo fantasie
- oh albero,
- oh foglia.
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- Bisogno di dipendere
- di essere nutriti
- oh albero,
- oh foglia.
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- Tu foglia
- ami me albero?
- Perché gettare al vento la mia linfa
- il mio amore
- la mia energia di vita
- è uccidermi pina piano.
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- Voglio la mia sicurezza
- la mia fede di albero
- di foglia
- di bambino che cerca
- di padre che accoglie
- perché il mio amore è stato
umiliato
- è stato tradito e disprezzato
- calpestato e maltrattato
- fino a togliermi la linfa
- l'essenza della vita.
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- Sono le piaghe scalfite sulla corteccia
- oh albero
- oh foglia
- che sanguinano ancora
- all' aria di oggi
- e non sanno che ricordare
- un dolore del passato
- che non possono cancellare.
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- Ormai imparano a vivere
- oh albero
- oh foglia
- e a stare insieme al dolore
- l'albero e la foglia
- che s'amano e non lo sanno
- che non vogliono scriverlo dentro sé
stessi
- per paura di riperdere
- quella linfa ritrovata.
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- ALBA
- La mia stanza è
- scura, avvolta
- nel manto della notte.
- Solo, nel mio letto ascolto
- il mare e
- cerco di dormire. E'
- finito il giorno,
- è trascorsa la sera, con gli
- amici, le sicurezze quotidiane.
- La casa, la via sono
- silenziose: solo un grillo
- frantuma quel rumore di nulla.
- E' scura la notte, ripenso,
- fanciullo, a orde
- di uomini neri
- e di babau nascosti
- sotto il letto.
- Che strano destino, il mio!
- Ero bambino, sdraiato
- in un grande letto, piangevo
- e sentivo il rumore
- del mare in burrasca.
- Sapevo e dicevo:
- "Sono LORO che ti vengono
- a prendere per
- portarti via da qui
- ti scortano dove non c'è ritorno."
- Passano gli anni,
- verso le mie lacrime,
- regalo i miei sorrisi,
- ma sono ancora sdraiato nel mio letto,
- con la paura del buio.
- Magica la notte,
- scura la notte,
- pensare fino all'alba.
- Poi, ti accorgi che il sole
- è spuntato
- e che un profumo di caffè
- si diffonde dalla cucina.
- E' passata la notte.
- Nessuno pensa alla paura
- del buio,
- ricomincia la festa di un'allegra estate
marina.
- Si affronteranno altre
- notti insonni,
- pensando a cosa
- ci è successo e
- che cosa ci succederà.
- Lo dice la notte
- lo dicono le stelle,
- pensa al sole che sorge
- che bacia il mare
- che sfiora la pelle
- vedi che c'è
- vedi che ci sarà
- per un altro giorno ancora.
- Vedi bambino questo mio sole?
- L'ho aspettato per lunghe notti
- L'ho pianto per molti anni.
- Ora lo vedo, lo vedi anche tu.
- E' finita la notte,
- altre ne verranno, stendiamoci
- sotto il sole e non pensiamoci più.
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- FINIRÀ DI PIOVERE
- All'interno di
- un portone
- per evitare il
- diluvio
- mentre l'acqua mi
- bagna il viso
- e le gocce scendono
- lungo le mie guance
- guardo il cielo e
- mi rassegno a vedere
- la pioggia.
- Pioggia
- acqua su di me
- un'anima bagnata
- un'anima molle
- occhi che vedono già
- notti senza luna
- senza stelle
- -Aspetta giornate
- più belle-
- mi dice una
- donna con l'ombrello
- -Prima o poi, vedrai,
- finirà di piovere...
- PAURA
- Quando
- qualcosa
- mi prende
- e non so
- cos'è
- né dov'è
- e la chiamo
- paura
- la scompongo
- in mille parole
- in mille colori
- Ho imparato
- a conoscerla,
- non ne saprò
- mai abbastanza
- continuerò a chiamarla
- paura.
- Ma non ne avrò paura.
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- BIGLIETTO OMAGGIO PER BABILONIA
- Qui i cieli erano sempre più grigi
- l'asfalto mi inghiottiva
- me ne dovevo andare
- dall'intestino della città
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- La stazione è piena di gente
- che non sa dove andare
- guardo i loro occhi:
- mi accorgo che sono tutti morti
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- Biglietto omaggio per Babilonia
- ho trovato
- un biglietto omaggio per Babilonia
- per fuggire da questo posto
- fra le pagine appiccicose
- di un inutile tabloid
- dell'edicola di Satana
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- Chiudi la porta,
- sistema le valige
- tagliùzzati il cervello
- preparati a partire
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- Il treno correva veloce
- lungo i dirupi di pensiero
- portava solo un passeggero
- a schiantarsi a Babilonia
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- Biglietto omaggio per Babilonia
- ho scelto
- un biglietto omaggio per Babilonia
- costava briciole di niente
- e io dovevo partire
- sfuggire
- all'appuntamento con la realtà
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- Piantati chiodi nelle vene
- metti la maglia di lana
- saluta chi rimane
- con uno sparo in bocca
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- Ore 10:00
- dalla stazione è partito
- un treno per Babilonia
- per cena ho cucinato
- un biglietto per Babilonia
- che non portava
- in nessun posto
- Risalii il fiume delle rabbie e del dolore,
- trovando la sorgente di un amore:
- sotto l'acqua vagiva un bambino
- che dormiva al buio da troppi anni
- e non sapeva d'esser diventato uomo.
- Aveva due pezzi di ghiaccio sugli occhi
- che si scioglievano sul calore della sua
volontà.
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- Quando aprì gli occhi
- ed emerse dalla sorgente
- m'accorsi che era un tritone dalla lunga
barba
- un grande saggio delle profondità
marine
- Profumo di mare
- una strada di città
- e davanti a te volano catene di rapporti
- come riso ad un matrimonio
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- Tu ridi come un sole
- e fremi dell'amore che vivi
- che sogni
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- Oh Serena, radici di silenzio
- gridavo a squarciagola per le strade
- mentre la tua macchina correva
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- tu in cerca di lui
- ed io in cerca di te
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