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               Tre
               piatti d'argeno
               
               
 Tre piatti d'argento battuti a mano con piccole
               conchiglie che si rincorrono lungo il bordo,
               appoggiati sulla tovaglia di tulle bianca con cuori di
               pizzo ricamati da mani abili e
               pazienti.
Caterina
               e Magda entrano, con passo deciso e inconfondibilmente
               occidentale, nella veranda che s'affaccia sul giardino
               di caprifoglio, canna da fiore e
               melograno.Sui
               piatti piani, grandi,a forma di gigantesca mandorla,
               le tazze per il consommè,di porcellana gialla
               con disegni di carrozze grigie e verdi e ai lati le
               posate, regalo del suo venticinquesimo compleanno,con
               incise le iniziali di sua mamma e a cui tiene
               particolarmente.Le
               mani fra i capelli sempre scompigliati e allegramente
               ribelli, il sorriso smagliante e lo sguardo alla
               ricerca della padrona di casa,che sembra scomparsa
               dopo la risposta dolce e cordiale di sempre, al suono
               discreto proveniente dalla porta. Da quanti anni ormai
               l'amica più giovane, ma da sempre più
               saggia, la invita ad assaporare tutti i momenti
               della vita, a concentrarsi e a rispettare la
               fugacità e l'irripetibilità di ogni
               magia regalata."
               Dai Caterina, sediamoci ad aspettarla e godiamoci
               questo breve silenzio"Magda
               è sicuramente più composta, severa e
               attenta. I capelli biondo cenere, dritti e divisi
               esattamente al centro, sono ripiegati accuratamente
               appena sotto alle orecchie e lasciano intravedere un
               solo filo di perle di fiume. Gli occhi grandi color
               ambra non sono quasi mai abbassati e sembrano
               riempirsi degli oggetti che la circondano.
               Si
               appoggia al davanzale di ardesia profumato di cera e
               guarda i vetri colorati che lasciano entrare un sole
               discreto in quella calda e luminosa giornata di
               settembre. Il rabarbaro, dai grossi gambi rossastri e
               ricchi di succo si intreccia al sambuco e ai suoi
               frutti, grappoli di perle violacee mentre lei respira
               l'aroma di questa pianta magica, chiamata l'albero del
               "flauto magico," dall'antica leggenda celtica in cui
               si racconta che questo strumento fatato fosse
               intagliato nel suo legno. Mai
               bruciarlo, perché le ceneri aprono al diavolo
               la porta di casa. I
               bicchieri in vetro soffiato grigio perla a forma di
               boccia quasi instabile, riflettono sui candelieri
               d'argento, una luce diretta quasi a formare dei raggi
               obliqui che con la fiamma accesa disegnano figure
               geometriche di diverse dimensioni."Adelaide,eccoti
               finalmente, dove ti eri cacciata? Rispondi al nostro
               arrivo, apri e poi scompari come nei libri di Agata
               Christie. E che ne è di Rachele? Non
               tarderà anche oggi? Cosa c'è questa
               volta?""Buongiorno
               mie care, fermate il torrente in piena, non vorrei
               rimanere travolta subito dall'irruenza della mia dolce
               e amabile amica"L'apparizione
               dell'esile figura, stretta in un tailleur color
               tortora con tacchi a spillo vertiginosi,il viso
               abbronzato e asciutto con piccole rughe ai lati della
               bocca, e i capelli tirati che lasciano apparire
               perfettamente la forma del capo, non impedisce certo a
               Caterina di vomitare la sua irruente
               curiosità."Vorrei
               sapere perché lei non è ancora in grado
               di rispettare gli orari. Penserete che mi ripeto
               sempre, ma è una cosa che mi fa innervosire, la
               trovo proprio una mancanza di rispetto, un
               comportamento individualista che sottende un
               sentimento di superiorità che mira a usare gli
               altri per i propri bisogni e esigenze ""
               Dai Caterina, non esagerare. Come al solito il tuo
               senso della misura è molto discutibile. Lo sai
               che assumi un'espressione che non ti dona
               affatto"Adelaide
               nota sempre come il viso dell'amica si trasformi,
               lasciando i riccioli mogano scomposti ricadere ai lati
               di un broncio fanciullesco,al di sotto di un
               meraviglioso nasino che allarga le narici come un toro
               infuriato.Delle
               piccole ciotole in cristallo glicine lasciano
               intravedere un liquido trasparente che emana un
               profumo di gardenia.Sono appoggiate ai lati di ciascun
               piatto e a fianco di ognuna un biglietto di tela di
               lino su cui ha ricamato i nomi delle amiche a punto
               croce e che esibisce sul tavolo per i loro incontri.
               Nel cassetto del mobile in noce,ricordo dello zio,
               altri sette biglietti per le persone a lei più
               care."Ecco
               ora sarai contenta, credo abbiano suonato. Ti prego,
               non dirle niente. Prova a sforzarti e cerca di essere
               più tollerante.""Scusate
               tanto, ma la moto non partiva, ho scoperto poi che
               Gregorio l'aveva usata lasciandola senza miscela. Gli
               ho telefonato,minacciato di dirlo alla mamma e allora
               mi è venuto a prendere e mi ha accompagnato.
               Qualcuno mi da' un passaggio più tardi?"
               I
               capelli cortissimi e appena mossi, gli occhi stretti e
               allungati, un naso decisamente importante e la bocca
               ben disegnata. Il tempo non aveva tolto niente al suo
               fascino irresistibile. Non aveva mai cambiato il modo
               di vestirsi da quando frequentava il liceo. Sempre
               pantaloni a sigaretta in colori scuri, maglietta
               aderente d'estate e maglioni oversize d'inverno.
               Niente tacco e niente borse.Le
               brocche dell'acqua e del vino hanno forme diverse e
               mentre le foglie piccole e grandi lavorate nel vetro
               decorano esternamente il vino che riposa all'interno,
               l'argento che avvolge l'acqua è soltanto
               gonfiato qua e là in dolci movimenti,quasi a
               formare piccole zucche interrotte dal manico
               morbidamente inserito nel gioco prezioso."Posso
               offrirvi un aperitivo in terrazza? Ho preparato fuori
               così prendiamo anche un po' di sole prima di
               sederci a tavola. Venite,....Magda, la musica ci
               seguirà, non preoccuparti. Lo so che Vivaldi ti
               toglie il respiro ed è per questo che ti
               garantisco che le note a te così care ci
               raggiungeranno ovunque. Spero però che
               riuscirai a ricevere anche la melodia della nostra
               voce" "
               E' orribile pensare di confondere,mescolare e
               condividere suoni e magie così diverse." La
               risposta di Magda arriva sottovoce, non tutte la
               ascoltano. "Io
               credo che mi consolerò con un calice di vino
               della casa e spero ci siano anche le mie tanto amate
               olive pugliesi di cui sento il meraviglioso profumo
               che evoca momenti meravigliosi del mio passato, le mie
               vacanze, le serate in spiaggia ""Caterina,
               sono sorpresa che parli di profumo pensando al cibo,
               quando, se ben ricordo, l'importante per te è
               sempre stata la quantità da ingurgitare. Stai
               invecchiando o Magda è riuscita a farti
               innamorare di Proust?""Dovresti
               cercare di essere più puntuale, tu, invece di
               pensare se il tempo migliora o peggiora le tue amiche
               e se la" madeleine" che riporta alla dimenticata
               Combray vince infine sul formidabile desiderio di
               ingurgitare di Gargantua.".Rachele,
               il ginocchio della gamba sinistra appoggiato al
               bracciolo della chaise longue in bambù,
               ricorda: " A proposito di Rabelais e del suo " je sais
               " contrapposto al " que sais-je? " di Montaigne, avete
               dimenticato le nostre interminabili discussioni,sedute
               in terrazza al gelo invernale, avvolte nelle coperte
               dai colori pastello di zia Federica, sorseggiando
               infusi improponibili di fiori e bacche rubati nel
               giardino che il suo vecchio corteggiatore curava con
               l'amore che non era riuscito a offrire a lei? "
               Il
               Tavolo di ferro con le ceramiche di Ravello blu e
               azzurre è al centro del piccolo terrazzo
               sommerso da piante di gerani e erbe aromatiche. In un
               angolo, vicino alla grande porta a vetri scorrevole,
               un vaso di profumatissimo gelsomino. Il vassoio
               d'argento con decorazioni applicate e perline intorno,
               su cui sono appoggiati calici colorati: salvia per
               Rachele,miele per Caterina,rosa per Magda, turchese
               per Adelaide, ricorda il loro viaggio a Parigi. Il
               primo grande acquisto a place Vendome. Da quando
               facevano le prime feste,aveva preferito scegliere i
               colori per riconoscere i bicchieri invece della solita
               scritta a pennarello sull'usa e getta di
               carta."Adelaide
               e Magda restano comunque il nostro "gusto della vita",
               la nostra memoria della bellezza che ci circonda, ci
               pervade, ci penetra e ci sfiora. Caterina ed io
               esistiamo, ma spesso non ne abbiamo coscienza, non ne
               siamo consapevoli.Vi
               siamo riconoscenti per averci insegnato a prendere
               consapevolezza della meraviglia che accompagna la
               vita."Il
               vino appena ambrato e ricco di bollicine su cui
               galleggiano iceberg a forma di fragole e fragole vere
               con foglie di menta, si allarga in una grande coppa di
               vetro appoggiata su una colonnina di ceramica decorata
               con pieghe discrete e rigorose."Non
               accetterò il trasferimento a Firenze, non me la
               sento di ricominciare,l'idea del trasloco mi
               terrorizza, il vicino sconosciuto mi angoscia, voi mi
               manchereste e i miei, anche se non lo dicono,si
               sentirebbero perduti" "Anche
               a noi mancherai certamente ma forse è ora che
               impariamo a digerire il distacco, Firenze non è
               irraggiungibile, le storie cambiano, ma noi non
               lasceremo che il tempo o i luoghi ci tolgano la forza
               che ci unisce, l'amicizia, il sentire sempre presenti
               le persone che non ci stanno così fisicamente
               vicine. ""Da
               quando sono nata ho il terrore dell'abbandono, la
               paura di perdere quello che più conta per me:
               la sicurezza dei sorrisi veramente cari, la
               quotidianità dei profumi delle persone amate,
               la voce conosciuta che risponde nel momento stesso in
               cui ne hai bisogno, poter raccontare le tue emozioni,
               far rivivere momenti piacevolmente o non piacevolmente
               trascorsi, incontrare lo sguardo di chi ami con
               facilità, senza renderti conto che quella
               è la felicità." "Rachele,
               noi arriveremo, io arriverò ogni volta che
               avrai bisogno, quando chiamerai sarò lì,
               la mia borsa con lo stretto indispensabile, le
               consegne in studio e la mia auto in autostrada verso
               casa" "
               Tu, Caterina puoi promettere la tua presenza,
               perché il tuo lavoro ti consente di andartene
               con un minimo di organizzazione, ma per noi è
               certamente più complicato e poi inutile negarlo
               vivere in città diverse non permette il
               contatto quasi quotidiano a cui noi siamo abituate"
               La
               delicatezza di mani lunghe e sottili versa il vino nei
               calici colorati mentre mani più corte e solide
               pizzicano mandorle brune dal profumo salato e mani
               nodose e abbronzate infilano olive piccolissime. Solo
               le mani di Magda restano inoperose,appoggiate alla
               ringhiera del balcone.Il
               cane, dal giardino, interrompe la conversazione
               abbaiando verso il grande cancello di ferro che quasi
               imprigiona e difende le amiche dal mondo esterno.
               Affacciate al terrazzo, Adelaide e Magda vedono solo
               due ombre.Il
               rumore del coperchio in leggero movimento appoggiato
               alla grande zuppiera di porcellana gialla ricorda che
               bisogna rientrare in veranda per la colazione.
               Agar,
               quasi in punta di piedi versa nelle tazze il
               consommè e aggiunge le palline di pasta con il
               mestolo a forma di gerbera comprato al mercatino di
               Eze la primavera in cui si era sposata
               Magda.Il
               matrimonio più atteso, perché avrebbero
               conosciuto il marito dell'amica solo in quella
               occasione,dopo averne sentito parlare per tre
               lunghissimi mesi. Il matrimonio si sarebbe svolto in
               Francia, perché lui era un chirurgo di Brest e
               loro avevano deciso di approfittarne per trascorrere
               una vacanza insieme, dopo aver programmato le soste
               nelle città da loro più
               amate.Era
               stato un viaggio bellissimo e anche la sposa era stata
               con loro per tutto il tempo; un addio al celibato di
               otto indimenticabili giorni. Avevano visitato i musei
               e i luoghi più raffinati, la notte si erano
               rifugiate nei manieri, castelli o negli hotel di
               charme più caratteristici e accoglienti trovati
               tra dépliants e riviste sfogliate nei mesi
               precedenti la partenza. Le soste culinarie erano state
               studiate con garanzia di soddisfare anche la loro
               grande esigenza del piacere visivo ed erano quindi
               locande, caffè, terrazze sul mare accuratamente
               scelte per la loro particolarità e fascino,
               senza naturalmente dimenticare un menu che
               comprendesse ricette tipiche del posto e gusti
               assolutamente diversi da quelli usualmente assaporati.
               I negozi delle vie e piazze più famosi e
               eleganti, i negozietti dei borghi o dei porti
               pittoreschi e allegramente brulicanti di
               persone,venivano presi di mira dal quartetto
               che,carico di borse e sportine di ogni colore e forma,
               ritornava la sera in albergo e svuotava il proficuo
               bottino sui letti,dopo avere abbandonato i corpi
               stravolti ma visibilmente soddisfatti. "
               Volevo un lavoro che permettesse di realizzarmi ed
               eccolo arrivare per lasciarmi con mille dubbi.....e
               anche tanta, tanta tristezza.""Ottimo
               questo consommé, ogni pallina la promessa di
               una nostra visita alla cara Rachele. Chi l'ha
               preparato? Adelaide, non ti sarai svegliata questa
               mattina alle cinque come faceva tua mamma? Ti ricordi
               il profumo che saliva nella camera dove noi ancora
               dormivamo e che ci trasmetteva il calore dell'amore
               con cui "lei" preparava la colazione e che ci portava
               a cercare di indovinare chi sarebbe venuto quella
               domenica da noi? ""Oh
               non sarò mai come "lei", cerco, qualche volta
               di assomigliarle, perché vorrei trasmettere la
               serenità, la felicità, la dolcezza e la
               sicurezza che la sua presenza mi ha sempre dato. La
               mia casa è vuota e da quando non ho più
               notizie di Antonio raramente preparo qualcosa che
               assomigli vagamente a un pranzo o a una cena, se non
               tisane e zuppe da accompagnare al mio amato burro
               salato con crostini e formaggi francesi""
               In quale posto del mondo si perdono le sue notizie?"
               L'interrompe Caterina con espressione
               incuriosita"
               L'ultima volta che mi ha mandato un telegramma di tre
               righe era a Lima e mi diceva che non avrebbe
               più fatto sapere nulla di sé e che non
               mi spiegava perché non avrei capito
               ""Certo
               era un uomo molto particolare, sicuramente
               affascinante ma nessuna di noi era riuscita a sapere
               cosa volesse veramente dalla vita e pur amandoti quasi
               come la sua dea,ti stava vicino soltanto per poche,
               meravigliose, indimenticabili ore ""
               Ho smesso di amarlo. Non so perché l'ho amato.
               Forse sarà morto, forse si sarà
               risposato. Non l'ho più cercato. Sono qui nella
               sua villa, le sue fantastiche automobili, lo chalet
               nel bosco di nocciole che avevamo arredato con tutti i
               nostri ricordi...... e la rendita della tenuta in
               toscana, non ha nemmeno detto cosa avrei dovuto farne.
               Probabilmente questo lo fa sentire meno in colpa, e
               soddisfa la sua voglia di onnipotenza, di
               libertà d'azione, il sentirsi comunque
               padrone.."I
               cucchiai elegantemente appoggiati nelle fondine vuote,
               il delicato rumore di bicchieri nelle pause dei
               discorsi e ancora silenziosamente discreta Agar
               compare con il vassoio di madreperla e corallo da
               sempre usato per trasportare i piatti in
               cucina."Per
               piacere, rispondi al telefono e dì che sono
               impegnata. Richiamerò più tardi
               ""
               Non era nessuno, signora, solo dei rumori di pioggia
               ""
               Richiameranno " "Agar,
               per cortesia, aspetta un po' prima di cominciare a
               friggere creme e verdure. Ti avverto io quando
               sarà il momento." Adelaide
               muove il vino nel bicchiere dondolando lentamente il
               calice con le dita sottili e movimenti del polso quasi
               impercettibili e mentre le altre osservano
               l'ondeggiare lieve del Fleurie,comincia con un sorriso
               dolce a raccontare"
               L'ho amato tanto. Mi sentivo come in un sogno e tutte
               le mattine, mentre facevamo colazione e lui mi
               sorrideva sorseggiando il suo tè, avevo la
               conferma che tutto era vero e non potevo desiderare
               niente di più. Il suo lavoro, solo quello
               stramaledetto lavoro e le ore trascorse in ufficio e
               all'estero mi obbligavano a farmi scivolare addosso
               interminabili giornate e lunghe notti sfogliando
               riviste e accarezzando i miei fiori, le mie piante nel
               silenzio umido della veranda, unica compagna muta
               scelta per la sua bellezza insensibile e acritica. E'
               stata un'esplosione improvvisa, mi sono sentita
               lacerata dentro come se le viscere non potessero
               più restare imprigionate nel mio corpo quella
               sera, esattamente tre mesi fa, mentre tagliavo le rose
               da mettere in tavola e si sentiva il profumo della
               bouillabaisse che Agar stava preparando in cucina. Mi
               ha detto che partiva e che non poteva spiegarmi
               niente. Mentre lo guardavo incredula, mi accarezzava
               le mani, mi sorrideva in modo stranamente triste e
               ripeteva di amarmi, ma che doveva partire.Dalla
               finestra della camera lo guardavo partire mentre il
               sole tramontava dietro agli alberi... ed era anche il
               mio tramonto. Solo una telefonata dopo tre giorni per
               dirmi ancora che mi amava, che tutto era come prima,
               che non poteva fare a meno di me. Non ho più
               sentito la sua voce. Ed ecco il perché dei miei
               silenzi, delle mie fughe dai vostri incontri, ma ho
               cercato di capire, ho anche sperato che,......"
               Solo
               Rachele riesce ad intervenire. "Temo che qualcosa di
               molto serio e grave lo tenga lontano da te. Hai
               provato a chiedere informazioni sul suo lavoro? Sulle
               persone che frequentava? ""
               Non amo intervenire nella vita privatissima delle
               persone che amo, non voglio violare ciò che non
               mi viene offerto liberamente e
               volontariamente"Magda
               si alza, non sopporta più la musica tanto amata
               e la interrompe in modo insolitamente brusco.
               Ritornando a tavola osserva l'espressione triste ma
               sorridente dell'amica dalla quale traspare la
               rassegnazione dell'infelicità e alla quale
               rimanda il suo sguardo composto, con occhi grandi, non
               abbassati,che si riempiono dell'anima di Adelaide e
               senza parlare si risiede e ascolta."Agar,
               puoi cominciare a friggere"La
               vetrata lilla e indaco tiene a giusta distanza i raggi
               del sole ancora forte e caldo, filtrando una luce
               ideale per mantenere la loro intimità carica
               dell'allegria che si diffonde quando la comprensione e
               la confidenza tra le persone non ha bisogno di
               invadenze esterne per caricare di gioia
               l'interiorità. Rachele
               torna all'attacco "Parti con me, non restare qui sola
               a torturarti e poi la casa è troppo grande,
               troppo vuota, con me a Firenze starai benissimo, solo
               per un po', in attesa che le cose cambino,...... il
               tempo cambia le cose. Mi aiuterai a sopportare i primi
               tempi, il periodo più brutto, poi conosceremo
               altre persone e quando Magda e Caterina ci verranno a
               trovare saremo padrone della città, avremo
               allargato i nostri orizzonti, forse saremo anche
               migliorate.""Sono
               elettrizzata all'idea di avere una buona scusa per
               chiudere con il lavoro ogni volta che vorrò
               fare shopping accompagnata dalle mie care amiche e
               vivere la città dall'interno, non più
               turista frenetica, superficiale, scontata, ma figlia
               delle sue strade, madre dei suoi musei e dei suoi
               palazzi, compagna fidata dei bar e dei ristoranti."
               Caterina scuote la testa,mentre i capelli si muovono
               ribelli, quasi ad accompagnare con ritmo caraibico
               l'arrivo di foglie di castagna appoggiate
               delicatamente al vassoio in midollino a forma di
               penero color oliva.Sopra
               alle foglie, margheritine di crema e fiori di verdura,
               giallini, verde pallido o appena dorati, tutti avvolti
               e scaldati da una pastella color tabacco
               chiaro.Magda
               accarezza le perle perfettamente uguali fra loro
               lasciando scorrere le dita quasi come durante la
               recita di un rosario e muove gli occhi lentamente
               verso Adelaide e verso il vassoio ora trionfante al
               centro del tavolo."
               In realtà non ho mai tradito né mai
               tradirò le persone che amo e che ho amato. La
               mia famiglia, pochi amici, quelli che contano
               veramente, loro lo sanno, voi lo sapete che resteranno
               dentro di me per sempre, nonostante lontananza,
               abbandono, morte, perché questa è la mia
               vera promessa alla vita. Quante persone riderebbero
               nel sentirmelo dire, quante persone credono di sapere
               tanto degli altri, sono sicuri di non sbagliare nel
               giudizio e giudicano continuamente, ma cosa giudicano,
               chi giudicano? Non sanno niente e mi divertono per la
               loro ridicola presunzione, per la loro ignorante
               sicurezza del nulla. Si limitano a qualche episodio
               mal riferito, a qualche notizia mal compresa e
               frettolosamente riportata, al giudizio delle apparenze
               troppo spesso scambiate per sostanza e credono per
               questo di conoscere. Chi? Che cosa? " "
               Non devi spiegare a me tutto questo, perché io
               so perfettamente come la pensi e so quanto tu mi sia
               vicina sempre, nonostante tutto e come non abbiamo
               bisogno della presenza fisica per sentire presenti
               affetti molto lontani,addirittura
               scomparsi.""
               Bene, credo che di fronte a questa deliziosa frittura
               di verdure dovremmo lasciarci andare al delicato
               profumo che emana e affrontare temi più gioiosi
               e interessanti" Caterina interrompe l'atmosfera dal
               tono impegnativo e serio per iniziare il suo racconto,
               mentre allontana i riccioli mogano dalle guance appena
               scaldate dal vino che sorseggia di tanto in tanto."
               Un
               leggero venticello muove lentamente le tende e Magda
               si alza compostamente per riprendere Vivaldi da dove
               lo aveva lasciato "Leggevo
               l'altra sera nella Bibbia, come faccio da un po' di
               tempo a questa parte prima di addormentarmi, che
               Agar... non vi sembra curioso? Sì Agar come la
               brava e fedele Agar che da sempre si occupa della tue
               casa, Adelaide. Ebbene, lei era la serva egiziana di
               Sara, moglie sterile di Abramo. Per questo motivo le
               chiese di avere un figlio da lui, che (secondo la
               cultura della società di allora) era come suo.
               Agar partorì Ismaele, ma c'era gelosia tra Agar
               e Sara e quindi Agar e Ismaele furono cacciati via, ma
               Dio li sostenne, perché Ismaele era comunque
               figlio di Abramo."La
               fanciullesca allegria nel racconto di Caterina,
               riporta finalmente le amiche a discorsi divertenti, a
               ricordi piacevoli.Adelaide
               si alza elegantemente "Grazie, grazie per essere con
               me anche oggi" Un'esplosione
               rompe improvvisamente il concerto armonico delle voci,
               della musica, dei suoni lievi di posate spostate
               garbatamente. Un rumore sordo, terrificante e poi
               più cristallino, fortissimo, di vetri
               sbriciolati e fumo,tanto fumo scuro e acre odore di
               bruciato, precedono il ritmo ovattato di leggeri passi
               veloci seguito da un urlo disperato interminabile. Le
               dita rinsecchite di una mano piccolina compongono in
               modo scomposto e agitato dei numeri nel telefono,che
               cade più volte sul pavimento lucido ed
               elastico."
               Pronto, mi chiamo Agar, correte, sangue, tanto sangue
               e silenzio, tanto silenzio."Nella
               stanza solo la figura esile, immobile, impietrita di
               una donnina incredula e ammutolita, resta nitida, come
               apparizione quasi sacra volutamente messa in risalto
               al di sopra della fugacità terrena.Dal
               varco aperto nella parete sul terrazzo, l'aria fresca
               entra come per pulire le immagini offuscate dalla
               polvere depositata sugli oggetti e sui corpi mescolati
               tra loro in una fusione unica di elementi nella quale
               con difficoltà si riconoscono le differenze. La
               vita umana in un attimo spezzata dalla vendetta
               destinata a colpire l'unica persona assente e inerme,
               impotente e incapace di proteggere chi credeva al
               riparo da qualsiasi ritorsione.Tre
               piatti d'argento battuti a mano, scuriti dal fumo,
               restano appoggiati ad un volto irriconoscibile, mentre
               fuori il profumo dei fiori e della terra continua
               orgogliosamente a inondare la natura. Il sole non
               più discreto, illumina e scalda irriverente la
               bella giornata di settembre e i raggi penetrano
               all'interno della casa, curiosi e potenti.
               
               
               
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