- La
bottega dei desideri
-
- Chissà
quante volte, guardandovi allo specchio, vi sarete
chiesti chi siete, da dove venite, in che direzione
state andando... E chissà quante volte avrete
cercato di interpretare uno sguardo, un sorriso
catturato per strada, tra la folla, oppure di leggere
nel pensiero di chi vi sta accanto. Vi è mai
capitato di alzarvi al mattino e avere un pensiero
fastidioso che vi disturba, vi tormenta, fa mille giri
su se stesso e poi si ripresenta, vi martella la mente
e non vi dà pace?
- Ebbene,
in questo caso, Peter Sullivan è la risposta a
tutte le vostre domande. Se siete inquieti per qualche
motivo, è sufficiente che vi rechiate nella
bottega di Peter e tutto passerà. Se vi trovate
di passaggio in Scozia, non potete fare a meno di
visitare un piccolo paese delle Highlands chiamato
Aberlour, famoso per la distilleria di whisky
più importante del Regno Unito; qui, se
imboccate la via principale del paese, vi troverete
proprio di fronte alla "Bottega dei Desideri" del
nostro amico Peter.
- Non
lasciatevi intimorire!
- Esternamente,
si presenta come un luogo un po' tetro e poco
invitante ma non appena avrete varcato la soglia, vi
troverete catapultati in un'altra dimensione: potrete
farvi leggere la mano, farvi predire il futuro con i
tarocchi o farvi interpretare i fondi del
caffè. E soprattutto potrete conoscere
Peter.
- Chi
è costui? È un ometto minuscolo e buffo,
con una folta barba lunga e un paio di occhiali
strampalati, con le gote rosse, le sopracciglia spesse
e un sorriso così scintillante da illuminare
anche l'animo più cupo. Indossa sempre ampie
palandrane dai colori stratosferici e ha un
simpaticissimo difetto vocale: sibila la esse, come i
bambini. È così buffo sentirlo
parlare!
- E
quando ride...! Tutte le parti del suo corpo sembrano
sprigionare un'allegria ed un'energia contagiose per
chiunque si trovi nelle sue vicinanze.
- Peter
fa il cartomante. O l'astrologo, se
preferite.
- Vive
da sempre in questa bottega un po' impolverata e
arredata semplicemente, incorniciata di scaffali sui
quali sono riposte centinaia di boccette colorate
contenenti strane polverine magiche, libri, fluidi,
pozioni in grado di guarire qualsiasi malattia: una
ricetta per ogni problema.
- Insieme
a lui vive Sibilla, la sua gatta fedele e
inseparabile, uno splendido esemplare di
persiano.
- In
paese, si dice che Peter possegga il cosiddetto
"segno", cioè un'incredibile capacità di
predire il futuro e leggere nel pensiero che pare gli
sia stata lasciata in eredità dalla nonna
materna, Mrs. Lilly, un'eccentrica signora di mezza
età che abitava la bottega prima ancora che il
protagonista di questo racconto nascesse. Quando per
una tragica fatalità Mr. e Mrs. Sullivan hanno
perso la vita in un incidente stradale, la donna si
è presa cura del nipotino, l'ha allevato con
tutto il suo amore e gli ha pazientemente trasferito
tutti i trucchi del suo mestiere.
- Un
brutto giorno, anche l'anziana donna si è
spenta e, da allora, Peter trascorre le sue giornate
ricevendo nella sua bottega decine di persone ogni
giorno: c'è chi soffre pene d'amore, chi
vorrebbe cambiare lavoro, chi ha problemi di salute...
il nostro eroe ha una soluzione per tutti.
- Una
polverina rossa, una verde, una gialla... una formula
bizzarra recitata a memoria e, in un batter d'occhio,
tutto si risolve.
- "Un
problema ha sempre una soluzione, altrimenti non
è un vero problema" - va ripetendo
continuamente a tutti, con la sua esse sibilante,
mentre si dondola sulla sua seggiola
scricchiolante.
- Ed
è vero, se ci pensate. Provate a riflettere per
un momento: una soluzione c'è sempre, magari
è quella più scomoda, quella che
comporta un taglio netto con il passato o un tuffo in
avanti, nel futuro. Indubbiamente, ci vuole sempre e
comunque coraggio per uscire da una situazione
difficile. Ma Peter ci insegna che sempre e comunque
è possibile uscirne. In che modo?
- Provate
a guardarvi dentro e a seguire il vostro istinto,
scavate nel vostro inconscio... Poi riempite di aria i
vostri polmoni, fate un bel respiro e pensate a quando
eravate bambini: ce la fate a recuperare
quell'innocenza, quella spontaneità con cui vi
affacciavate alla vita? E soprattutto
l'entusiasmo?
- Pensate
alla notte della vigilia di Natale, quando al
calduccio sotto le coperte vi addormentavate travolti
da un turbinìo vorticoso di sentimenti
contrastanti e vi sforzavate di prendere sonno in
trepida attesa del giorno seguente. Riuscire a
recuperare quel candido languore e a leggere questa
storia tutta d'un fiato lasciandovi
incantare?
- Se
presterete attenzione, vedrete che questo minuscolo
uomo avrà in serbo dei preziosi insegnamenti
per tutti noi.
- Accantonate
lo scetticismo e lasciatevi sorprendere dalle sue arti
divinatorie.
- Peter
si affida spesso alle stelle per avere le sue
risposte: apre uno dei suoi grossi libri impolverati
ed incomincia a sfogliarlo, vi si immerge con tutto il
corpo lasciando fuori solo le orecchie. Studia i
pianeti ed i loro transiti, calcola i temi astrali, si
diverte a disegnare l'oroscopo.
- "Quest'anno
avrai Saturno in opposizione al tuo Sole" - ha
predetto una volta ad una sua cliente -" sarà
un anno difficile, ti troverai di fronte a molti
ostacoli, apparentemente insormontabili. Ma riuscirai
a superarli e ti ritroverai, alla fine dell'anno,
arricchita come non mai, più forte, più
matura. E ricordati che quando si tocca il fondo, non
si può far altro che risalire".
- E
così è stato. L'anno dopo, la donna si
ripresenta alla Bottega per ringraziare il suo
astrologo di fiducia.
- "Quest'anno
la vita mi ha messo a dura prova" esordisce la donna,
con la voce quasi singhiozzante "mio marito è
stato licenziato e, per mantenere i nostri tre figli,
ha dovuto accettare i lavori più umili. Nel
frattempo, mi sono ammalata gravemente, i medici non
mi davano speranza"
- "Ebbene,
ce l'hai fatta ad uscire da questa grave situazione?"
la interrompe subito Peter, ansioso di conoscere il
seguito della storia.
- "Se
ce l'ho fatta, lo devo solo a te. Stringo ancora tra
le mani la boccetta con la polverina che mi hai dato
un anno fa. C'è stato un momento in cui sono
giunta al culmine della disperazione, non avevo
più la forza di reagire. Ero annientata dal
male che mi stava attanagliando e mi spingeva ogni
giorno sempre di più verso la
morte."
- La
donna abbassa gli occhi e fatica a
proseguire.
- "Cos'è
stato a farti reagire?" la incoraggia
Peter.
- "Un
giorno ero nel mio letto di ospedale, circondata da
amici e familiari. Per un attimo, una paura folle si
è impossessata di me e ho temuto che non li
avrei visti mai più. In quel momento, mi sono
tornate in mente le tue parole e ho capito che se li
amavo dovevo reagire. Lo dovevo a loro, oltre che a me
stessa. L'ho capito vedendo il dolore nei loro
occhi".
- La
donna si arresta nuovamente, in preda
all'emozione.
- "E
allora cos'hai fatto?" ribatte Peter.
- "Ho
lottato con tutte le mie forze. Volevo vivere a tutti
i costi! Ho iniziato a guardare il mondo con occhi
diversi e mi sembrava tutto fantastico, mi sono
accorta che per ogni piccola cosa valeva la pena di
resistere..."
- Nella
bottega cala improvvisamente il silenzio, perfino le
pareti sembrano creare l'atmosfera adatta a questo
tipo di racconto.
- La
donna continua: "Ho lottato duramente e ho vinto. Dopo
qualche mese, non senza stupore, i medici hanno dovuto
riconoscere che ero fuori pericolo.
- Puoi
immaginare la mia gioia! È come se fossi nata
per la seconda volta!"
- "Ottimo!
È stupefacente come, a volte, siamo
inconsapevoli della forza di volontà che
possediamo. Una forza che può sconfiggere
tutto, anche il più grave dei mali come in
questo caso. Grazie a questa esperienza, adesso ne sei
consapevole. Ricordatelo per sempre, ogni giorno della
tua vita".
- Tutte
le volte che una storia finisce bene, soddisfatto,
Peter tira un sospiro di sollievo.
- È
un uomo inarrestabile, dedito esclusivamente alla sua
benevola missione, senza vizi, tranne forse qualche
birretta di troppo ogni tanto ma è quasi
inevitabile per uno scozzese, no?
- A
volte, giocherella con il mazzo dei tarocchi e, come
per incanto, ecco che gli Arcani Maggiori e quelli
Minori sembrano animarsi tra le sue mani: Il Carro,
gli Amanti, le Stelle, il Sole, il Diavolo, la
Temperanza... prese singolarmente sono solo figure
insignificanti, ma mescolate insieme si fondono fino a
formare una sinergia, quasi una danza allegorica, una
melodia di simboli. E, come per magia, sembrano
sussurrargli all'orecchio tutte le
risposte.
- Nel
corso della sua vita, Peter ha conosciuto gente di
tutti i tipi: ha visto uomini grandi e grossi piangere
come bambini perché una donna li aveva lasciati
e donne affascinanti ed intelligenti disperarsi
perché il marito le tradiva, le picchiava, o
semplicemente le trascurava. Ha visto uomini ricchi
finire sul lastrico e perdere tutto al gioco, o per
l'alcool, o per la droga e poveri padri di famiglia
togliersi il pane di bocca per sfamare i figli. E ha
sentito storie provenienti da molto lontano,
dall'Oriente, dai Paesi Africani, dal Nord
America.
- Ha
conosciuto uomini bianchi, neri, gialli, giovani,
vecchi, innamorati, soli ognuno con la sua storia da
raccontare, le sue emozioni, i suoi sogni, le sue
paure, le sue speranze. Tutti apparentemente
così diversi tra loro eppure così
uguali, tutti con lo stesso grosso desiderio nel
cuore.
- Tutti.
Anche quell'uomo che ha bussato una volta alla porta
della sua bottega, in una tarda serata invernale.
Veniva da molto lontano e aveva gli occhi pieni di
tristezza.
- "Mi
hanno detto che solo tu mi puoi aiutare" - ha esordito
rivolgendosi a Peter -
- "dalla
vita ho avuto tutto: una moglie che mi ama, due figli
stupendi, una bella casa, una vita dignitosa, la
sicurezza economica. Mi sono realizzato
professionalmente, ho tanti amici sinceri, ho
viaggiato in tutto il mondo..."
- "Ebbene,
quindi cos'è che turba il tuo cuore?" ha
replicato Peter, ascoltando con interesse.
- "Il
problema è che non riesco ad essere felice. Non
ho più niente da desiderare"
- A
questo punto, il nostro amico scozzese ha sfoderato
uno dei suoi sorrisi più intriganti, ha
accarezzato un po' la coda della fedele Sibilla, si
è stropicciato un po' il naso e ha risposto:
"Come ti sentiresti se io adesso ti dicessi che hai
perso tutto quello che hai? Prova ad immaginare: se
tua moglie ti lasciasse per fuggire con un altro uomo,
i tuoi figli se ne andassero di casa e tu rimanessi da
solo... cosa proveresti?"
- "Sarebbe
un dolore enorme..." ha aggiunto l'uomo, deglutendo
nervosamente.
- "Non
aspettare di perdere tutto ciò che hai per
apprezzarlo, assapora ogni giorno il bello della vita!
Vivi ogni giorno come se fossi un condannato a morte a
cui viene concesso un minuto di vita in più:
quando esci di casa ogni mattina, dì sempre a
tua moglie che la ami, abbraccia i tuoi figli, sorridi
a tutte le persone che incontri, commuoviti quando
vedi un tramonto e aiuta l'uccellino con le ali
spezzate a volare nuovamente.
- Domani
potrebbe essere troppo tardi. Domani potresti aver
perso l'occasione.
- Questa
è la vita! A volte si ride, a volte si piange,
altre volte si ama, o si odia, si sogna e si spera.
Lasciati andare alle tue emozioni, è l'unico
modo che hai per sentirti vivo."
- "Credo
di aver capito. Grazie di cuore!" ha esultato
soddisfatto l'uomo che viene da lontano.
- Peter
è felice: pochi minuti prima questo individuo
era entrato nella sua bottega con il volto corrucciato
e amareggiato e ora, dopo aver ascoltato le sue
parole, una nuova luce sembra illuminargli l'animo e
il suo viso sembra più disteso.
- "Prima
che tu te ne vada, voglio regalarti questa boccetta
che contiene una polverina dorata. Ogni volta che ti
sembra di ripiombare nello sconforto, cospargiti il
capo con un pizzico di polvere e sarà come
ascoltare nuovamente le mie parole".
- L'uomo
se n'è andato tutto contento. E il nostro
simpatico amico ha compiuto un altro
miracolo.
- È
fatto così, non riesco proprio a fare a meno di
aiutare gli altri.
- Passano
gli anni e le stagioni e il nostro piccolo grande uomo
è sempre lì, nella sua bottega, ad
ascoltare storie sempre nuove, a dispensare consigli
illuminanti.
- Ma
arriva sempre un momento, nella vita, in cui anche i
migliori cadono nella tentazione di mollare
tutto...
- Il
giorno del suo quarantesimo compleanno, al suo
risveglio, Peter avverte una sensazione nuova,
diversa, qualcosa di impalpabile e inafferrabile, come
una specie di ronzio fastidioso che gli trapana la
mente.
- "Quarant'anni!"
mormora tra sé e sé, guardandosi allo
specchio e osservando le prime rughe che rigano il suo
volto. Un senso di angoscia inizia a pervadere il suo
corpo e le gambe a tremargli, il respiro si blocca
nell'esofago, le pupille si dilatano...
- "Ho
quarant'anni e ho vissuto tutta la mia vita in questo
paese, in questa bottega. Non mi sono mai spinto oltre
la distilleria di whisky, dove iniziano le campagne.
Non conosco il mondo, non so cosa significhi amare una
donna, non ho viaggiato, non ho studiato... non ho
vissuto! Ho passato la vita a pensare agli altri,
dimenticandomi di me stesso. Ho ascoltato i problemi
di tutti, ma non i miei. Adesso è arrivato il
momento di occuparsi di me stesso, prima che sia
troppo tardi. Voglio andar via da questo paese,
chiudere la bottega e viaggiare in tutto il mondo.
Voglio visitare il Sud America e l'Australia, correre
felice per i prati, distendermi al sole su una
spiaggia caraibica dopo aver nuotato in acque
trasparenti, voglio sentire la brezza tra i capelli,
le carezze di una donna farmi accaponare la pelle...
ho deciso: parto domani mattina,
all'alba."
- Peter
sembra molto risoluto e deciso.
- Voi
non avreste fatto la stessa cosa? Se vi foste alzati
un mattino con la sensazione di avere bruciato parte
della vostra esistenza inutilmente e di avere ancora
tanto da scoprire, non avreste lasciato tutto per
seguire questo irrefrenabile desiderio?
- Un
famoso aforisma dice che il modo migliore per
resistere ad una tentazione è cedervi e molto
probabilmente contiene un po' di verità: quando
dentro di noi è troppo forte la voglia di un
cambiamento e di una rottura con il passato significa
che siamo pronti a metterci in gioco; significa anche
che un capitolo della nostra vita si è
già concluso e non abbiamo più niente da
perdere. E allora perché non
rischiare?
- Peter
il fosso ha deciso di saltarlo.
- È
così che, l'indomani all'alba, chiude la
Bottega e si mette in marcia verso nuovi orizzonti.
Lascia un'insegna appesa sulla porta, un ultimo
messaggio per tutti coloro che passeranno dalla sua
bottega: "The future is not what you inherit but what
you create" che sta a significare "il futuro di ognuno
di noi non piove dal cielo, va costruito ogni
giorno".
- Riflettete
anche su questa massima. Quando pensate al vostro
futuro, cosa vi viene in mente? Probabilmente, se
siete dotati di un pizzico di ottimismo, vi
verrà spontaneo immaginare che domani
sarà un giorno migliore di oggi e che
riuscirete ad avere tutto ciò che sognate in
questo momento. Pensare positivo è un buon
inizio, una fantastica filosofia di vita, ma purtroppo
non basta. Perché i vostri sogni di oggi
diventino la realtà di domani, è
necessario che vi diate da fare oggi perché si
realizzino. È necessario che oggi stesso ne
gettiate le basi!
- Non
aspettate domani, altrimenti vedrete i vostri desideri
realizzarsi dopodomani, o il giorno dopo
ancora.
- C'è
anche l'eventualità - come sicuramente i
più pessimisti di voi mi faranno notare - che,
nonostante gli sforzi compiuti, i vostri desideri non
si concretizzino. Capita spesso, anche perché
nella vita ci sono circostanze fortuite indipendenti
dalla nostra volontà contro le quali non si
può nulla. In questo sfortunato caso, come
magra consolazione, sicuramente vi troverete
cresciuti, vi sentirete più forti, quasi
invincibili: avrete testato la situazione peggiore che
vi poteva capitare e l'avrete superata! Da quel
momento in poi, scontrarvi con le difficoltà vi
sembrerà una bazzecola. E quando qualcosa di
bello attraverserà il vostro cammino, sarete in
grado di apprezzarlo, di goderne fino in
fondo.
- Ma
torniamo al nostro amico Peter. L'avevamo lasciato in
cammino verso i confini del mondo.
- È
così che, giunto in prossimità della
distilleria di whisky, Peter si arresta un istante ad
osservare le distese sterminate e verdeggianti e si
mette a fantasticare: "Chissà cosa mi
attenderà mai oltre queste
campagne...".
- Solo
un sussulto, un lieve tremore. Poi, in un soffio, non
riesce più a contenere la mente che vola via,
inizia a spaziare e si lascia trasportare in mondi
lontani, dalle vegetazioni mai viste, popolati da
specie animali rarissime e da uomini dai tratti
somatici davvero singolari. In pochi secondi, sulle
ali della sua fantasia, balla la danza della pioggia
con una tribù africana, indossa una ghirlanda
di fiori hawaiana, scala la vetta più alta
dell'Himalaya, fa l'amore con un'italiana prosperosa,
attraversa il Gran Canyon a bordo di una
jeep.
- Quante
volte l'ha desiderato! E adesso, tutto ciò sta
per realizzarsi, solo pochi metri di terreno lo
separano dai suoi sogni più intimi.
- Impossibile
descrivere il suo stato d'animo, le violente emozioni
che gridano dentro di lui. Poi, tutto d'un tratto,
Peter si blocca, si volta indietro per dare un'ultima
occhiata ai tetti di Aberlour, alle viuzze strette, ai
compaesani che lo salutano e, di sorpresa, viene
afferrato da una specie di morsa che lo stringe sempre
più forte, un nodo alla gola, un capogiro che
lo lascia senza fiato.
- Una
lacrima scivola sulle sue rosee guanciotte. L'uomo si
siede su un sasso in prossimità del ciglio
della strada e fa luce dentro di
sé.
- Perché
andarsene lontano?
- A
pensarci bene, non c'è un angolo di mondo che
gli sia sconosciuto: ogni singolo individuo transitato
dalla sua bottega gli ha lasciato in dono un piccolo
ricordo del suo tratto di emisfero, un pezzettino del
suo universo, o anche solo uno sguardo, un sorriso
strappato tra le lacrime, una promessa.
- Peter
non riesce a fare a meno di ricollegare un volto ad
ogni Paese e, ad ogni volto, una storia; e così
gli sovviene di quel francese che non riusciva
più ad amare, di quella madre italiana che
desiderava riabbracciare il figlio emigrato lontano,
di quel tedesco stanco di seguire le
regole.
- Ma,
soprattutto, conserva nel suo cuore il ricordo di
un'emozione grande, indelebile, incommensurabile: la
gioia. La gioia di sentirsi utile, di aiutare il
prossimo... la gioia comunica quotidianamente da tutti
coloro che ha conosciuto ed aiutato nella sua piccola
bottega di provincia... una felicità che non
potrà trovare da nessun'altra parte se non in
sé stesso. Una gioia che non potrà
trovare se non nella sua bottega.
- Improvvisamente,
comprende che il suo posto è proprio lì,
tra quei locali umidi e bui, dove la realtà si
confonde con la fantasia, dove il tempo sembra
fermarsi ogni istante ed essere eterno; è
lì che ogni giorno può realizzarsi
appieno, può viaggiare con la mente, ridere,
piangere... è lì che può AMARE
tutti indistintamente e donare se stesso, con tutta la
sua intelligenza e sensibilità.
- Il
suo posto è proprio nella Bottega dei
Desideri!
- Ed
è così che, dopo aver lanciato un ultimo
sguardo all'orizzonte, Mr. Sullivan fa marcia indietro
e, con passo lesto, riguadagna la via di casa, ansioso
e felice di rituffarsi in quella frizzante
quotidianità di gesti e di parole che lo rende
l'uomo più felice del mondo.
- Ed
è proprio là che lo troveremo d'ora in
poi, sulla sua seggiolina che cigola, con il suo
ghigno quasi satanico ed il suo mazzo di
tarocchi.
- E
se un giorno vi capiterà di trovarvi con le
spalle al muro, ricordatevi di Peter e della sua
bottega. Ricordatevi di tutto quello che vi ha
insegnato e provate a farne tesoro. Poi, se proprio
non ci riuscite, provate a chiudere gli occhi insieme
a me e ad immaginare di andarci.
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