- Tutto
in una stanza
-
- Seguo
con gli occhi i limiti del soffitto, e penso che
questa stanza potrebbe scoperchiarsi come un cofanetto
ed il cielo potrebbe colare dentro... come un'ondata
porterebbe via il mio letto, la cassapanca e qui...
più nulla, io e te. Com'è grigia, le
pareti spesse, niente quadri, niente libri, niente
vita... una sola piccola finestra...
- ...
aiutami a vivere!
- Che
palle questi uccelli, ma che avranno da cantare?...
Stanotte vorrei essere un pipistrello, volare su e
giù a occhi chiusi nel buio.
- Tu
ci verresti con me stanotte?
- Non
credo, sei troppo pesante, non ti alzeresti mai da
terra...
- Maledetta
torcia, la luce continua ad ondeggiare ed è
sempre più fioca... spengo?
- Ma
no, non ti dà fastidio, vero?... Cosa ti
dà fastidio poi? Nulla, tanto tu sei morto...
morto da sempre...
- Sei
così tranquillo steso accanto a me mentre
combatto con questa stronza torcia...
- Memorie
di una notte... o forse dovrei dire di una morta
vivente... o di una viva morente...
- Perché
è questo che sto facendo stanotte amore mio,
sto morendo e tu non lo saprai mai.
- Non
credevo di voler davvero tornare in questa casa. L'ho
lasciata 2 anni fa quando lui è
morto...
- Quel
venerdì l'aria era ferma, fredda e ferma. Io
volevo solo scappare via. Stordita dall'alcool e dalla
brezza quel giorno me ne sono andata.
- Tu
c'eri quel giorno con "me"?
- "Che
stai facendo? Perché non dormi?"
- "Niente
tesoro, dormi, io sto scrivendo una poesia d'amore per
te". Neanche ha capito credo, altrimenti m'avrebbe
risposto qualcosa di stupido e sarcastico!
- Non
te ne sei accorto? Sono molte notti che non dormo
più. Di giorno sono una specie di zombie. Sono
così brava al lavoro che fra una settimana mi
licenziano...
- Meglio
così. Fra una settimana sono libera, e allora
scappo via... lontano lontano... via da te, dal
supermercato, dal Jhonny Walker perché il Jack
Daniels costa troppo.
- Fra
una settimana sono libera!
- È
quasi giorno, mi bruciano gli occhi e mi fa rabbia
leggere le schifezze che scrivo, dovevo cercare di
dormire invece.
- Vorrei
spaccare il mondo stanotte, esplodere insieme a lui.
"Ma che hai stanotte? È la casa? Che
scrivi?"
- "Niente
amore, è una" ... notte di merda, peggio del
solito, ho voglia d'urlare. Più ti guardo
più penso che sei un crotalo zoppo, non mi
servi neanche per il sesso... "poesia per me, per te,
e ... per questa notte".
- "Forse
non dovevamo venirci, è un brutto
posto".
- Stai
dormendo, non c'è dubbio. Non diresti queste
cose altrimenti.
- "Me
la farai leggere?"
- Come
no! Ora ti ricopio il testo del Cardillo Addolorato
per farti felice.
- "Non
so, forse la conosci già".
- Tu
le conosci già tutte, ma domani sono partita,
da domani sono aria pura.
- La
mia stanza, è tutto rimasto uguale, c'è
polvere dappertutto, e ragnatele, e silenzio... l'aria
è ferma come quel venerdì.
- Lì
più lontano, la spiaggia, il ristorante, la
chiesa... povere cose di un povero mondo.
- Amore
baciami e amami questa notte... ho voglia di
distendermi su queste acque con una copertina di
stelle... amore, baciami e amami.
- È
tutto diverso; le case, dove sono le case? Ora sono
ruderi, come i miei ricordi... i miei amici... la mia
amica... ti ricordi ancora di me?
- Oggi
sono tornata a casa... per una notte sola, una notte
che dura un soffio.
- Tu
non ci sei, sei partita e io non sono riuscita a
fermarti.
- Tu
ci sei riuscita qualche anno fa. È stato
meglio?
- Non
so, non credo, ma stanotte ho posto solo per i
rimpianti.
- Ci
siamo perse lentamente e non ci siamo ritrovate.
Stanotte ti scrivo una lettera, e tu sulla tua
nuvoletta, manovrata da quel burattino che tu sai la
leggerai, e io stanotte dormirò, e domattina
non avrò più sbagliato con te e con gli
altri... domattina sarò un angelo.
- Mi
senti stanotte vecchia amica? Sogniamo
insieme.
- "Non
abita più nessuno qui, sono andati via
tutti".
- "Le
case dei miei amici sono in rovina, qui non c'è
più quel giallo, quel verde e quel blu pulito e
onesto del cielo"... improvvisamente perdo il
contatto, ora aleggio sul mondo, mi sembra di stare
nel vortice di Paolo e Francesca.
- Mi
abbracci dolcemente e quasi piango.
- Sei
la cosa più bella che ho... non ho
nulla!
- Allungo
il braccio fino ad accarezzarti la schiena, e su, su
la mano scivola sulla tua pelle...
- È
finita, sono persa nel tuo abbraccio...
- Amore
mio, non lasciarmi andare... non farmi scappare via di
nuovo, come sempre.
- Prendimi
con te e portami dove le lacrime sono finite, e dove i
prati sono arsi dal sole, l'estate è calda e i
turisti vivono di sogni e biscotti.
-
- Bruciavi
e morivi quella notte
- I
tuoi occhi si perdevano
- I
sogni svanivano
- La
tua vita fioca si spegneva
- Sotto
l'alito gelido della notte
-
- Bruciavi
e morivi quella notte
- Ti
ho detto addio
- Ai
piedi di quella statua
- E
sapevo che Dio non esiste
- E
che il nostro non era un arrivederci
-
- Sognami
questa notte
- Tra
le gelide acque e il corallo
- Tu
che non sei più neanche un ricordo
- Portami
giù con te
-
- Sono
la luna che muore, sono il ragno che ha perso
la
- mosca,
sono una foglia riarsa dal sole, sono la nuvola su cui
sta seduta la mia amica, sono il suo burattinaio...
signora e padrona del tempo,
- Questa
notte e mia per sempre...
- Apro
gli occhi e vedo tutto ciò che voglio...
nulla!
- "Il
dolore che provi è il tuo unico tesoro, io sono
con te"... sono con te... sono con te...
- "cos'hai
detto? sei dentro me?"
- Raccolgo
quei quattro fogli che ho scritto
- Li
accartoccio. Il fumo sale lentamente, e la fiammella
rischiara quel poco che c'è da rischiarare in
una fredda alba d'inverno.
- È
giorno.
- Finalmente
inizia un altro fottutissimo giorno.
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