- Era
un uomo
- (Aveva un
segreto).
-
- Si fermò.
Stanco di remare.
- Il sole calava.
Occhio fisso su orizzonte immobile.
- Nella sua mente
proiezioni
- (prossime
realtà)
- di
marenero&luna&stelle&frescasolitudine.
- Solitudine cosparsa
di pace, come zucchero a velo,
- su dolci appena
sfornati.
-
- Lo rendevano un
personaggio triste, agli occhi della gente, i suoi
movimenti rallentati, la voce bassa di chi fa fatica a
pronunciare anche la più semplice parola, il
sorriso sempre appena accennato.
- Non rideva molto e
poi, poi era uno che sapeva guardare.
- Un po' triste, agli
occhi della gente. Chi sa guardare.
-
- Si fermò.
Stanco di remare.
- Alle sue spalle il
lido lontano, ridotto quasi ad un ricordo.
- Un ricordo che si
voltò a guardare. Piano.
-
- Aveva gli occhi
della notte custode di sogni.
- Un cuore morbido di
terra fertile.
- UN
segreto.
-
- Si fermò.
Stanco di remare.
- Chiuse gli occhi.
Sospirando. Piano.
-
- C'erano giorni fin
troppo nuvolosi, altri che esplodevano
accecanti,
- ma lui era sempre
lì, e per lui, nulla era un caso.
-
- Orme sulla sabbia
umida.
- Voli di
gabbiani.
- Pace
apparente.
- Silenzio
avvolgente.
-
- Era un uomo
solo.
- Gli abitanti del
paese lo videro arrivare in un giorno di
sole.
- Passo incerto di
chi è alla ricerca di un buon
motivo.
- Per
vivere.
- Da quel giorno non
andò più via.
- Trascorreva i suoi
giorni in mare aperto, nella piccola barca che aveva
acquistato da un vecchio pescatore.
- Era sempre
lì. Sguardo all'orizzonte.
- Era sempre
lì. Sorriso appena accennato. Un
segreto.
- In molti lo
credevano pazzo, ma nessuno poteva fare a meno di
fermarsi ad osservarlo, quell'uomo con gli occhi della
notte che, senza saperlo, regalava emozioni. A
pescatori stanchi. Vecchi curiosi. Mogli che si
addormentavano con il pensiero di lui da amare stretto
al cuore, come coperta per inverni freddi.
-
- In molti si
chiedevano cosa lo avesse spinto a fermarsi in quel
luogo dimenticato. Da Dio. Dagli uomini.
- In quel paesino di
mare tutto aveva odore di fatica.
- Di povertà.
Di vita che se ne va...
- Il quel paesino di
mare non c'erano giovani donne in cerca di amore e
lui, lui era un uomo solo.
-
- In molti si
chiedevano cosa nascondesse in fondo
all'anima.
- Pensieri
sfrecciavano come auto di città.
- Un uomo in cerca di
pace.
- Un uomo in
fuga.
- Un uomo
stupido.
- Un
uomo.
-
- Si fermò.
Stanco di remare.
- Allargò le
braccia nutrendosi. Di sole. Di mare.
- A quel mare
regalava qualcosa.
- Un frammento di
passato per ogni lacrima.
- Di spalle al lido
lontano, ridotto quasi a un ricordo.
- Gocce. Su gocce. In
quel mare.
-
- Non rideva molto e
poi, poi era uno che sapeva guardare.
- Sapeva cosa
pensavano di lui.
- Sapeva che lo
credevano pazzo. In fuga. Triste.
- Sapeva che per
tutti. Aveva. Un segreto.
- Lasciava che le
cose andassero così.
- A volte ne
sorrideva, quando il dolore era meno
forte.
- A volte. Di spalle
al lido. Piangeva.
-
- Era un uomo
solo.
- Parlava
poco.
- Non aveva un
segreto.
-
- In un giorno di
sole qualcuno disse:
- "Siamo onde che si
infrangono a riva, o si perdono nel mare e a volte si
incontrano per poi svanire dopo un breve abbraccio.
Salutamelo il mare..."
- Parole che
sfrecciarono come auto di città.
Uccidendolo.
-
- Adesso era fermo in
quel posto dimenticato. Da Dio. Dagli
uomini.
- Nella città
più vicina aveva perso una donna.
- Non una donna come
tante. La donna che amava.
- Per sempre. In modo
atroce. Come solo la vita e la morte sanno essere, e
la vita quel giorno si era fermata a
riposare.
- Decise di non
ritornare a casa. Nella sua città. Al suo
lavoro.
- Camminava da
qualche ora quando arrivò in quel paese dal
sapore di vita semplice che se ne va.
- Su volti assolati.
Su rughe tenere. Su gabbiani affamati.
- Vita che se ne
va.
- Su barche corrose
dal sale. Su case corrose dalle
intemperie.
- Su uomini corrosi
dal tempo.
- Non aveva mai
raccontato la sua storia.
- Non sapeva quanto
tempo ancora sarebbe rimasto lì.
-
- Camminava da
qualche ora quando arrivò in quel paese dal
sapore di vita semplice che se ne va.
- Si fermò.
Stanco di camminare. In riva al lido.
- Parole sfrecciavano
come auto di città. Rincorrendolo.
- A riva due onde si
incontrarono per poi perdersi dopo un breve abbraccio
e allora capì. Che nulla era un
caso.
-
- Era un uomo
solo.
- Non aveva un
segreto.
-
- Non sapeva quanto
si sarebbe fermato ancora lì.
- Non sapeva quanti
ricordi avrebbe dovuto ancora regalare al
mare.
- Per poter sentire.
Meno. Dolore.
- Non sapeva quando
l'ultimo saluto sarebbe arrivato.
-
- C'erano giorni fin
troppo nuvolosi, altri che esplodevano accecanti, ma
lui era sempre lì. Compagno fedele. Del
mare.
- Ogni giorno legava
un ricordo ad una lacrima.
- Lo lasciava
scivolare via. Piano.
-
- In molti
ringraziavano silenziosamente quell'uomo, per aver
donato loro un pensiero nuovo a cui aggrapparsi. Per
non cedere.
- In molti speravano
che non andasse più via, perché vedevano
sorrisi.
- Su volti di mogli.
Sole.
- In molti lo
benedicevano per aver acceso curiosità.
Spezzato silenzi.
- Tutto. Con un
segreto.
- Si fermò.
Stanco di remare.
- Il sole calava.
Occhio fisso su orizzonte immobile.
- Nella sua mente
proiezioni
- (prossime
realtà)
- di
marenero&luna&stelle&frescasolitudine.
- Solitudine cosparsa
di pace, come zucchero a velo
- su dolci appena
sfornati.
- Sapeva cosa
pensavano di lui.
- Sapeva che per
tutti. Aveva. Un segreto.
- Lasciava che le
cose andassero così.
- A volte piangeva,
quando il dolore era troppo forte.
- A volte. Di spalle
al lido. Sorrideva.
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