| 
               Hai
               bisogno di me? "Ma
               tu, hai bisogno di me?" chiese la donna al
               profeta.Dopo
               alcuni istanti di esitazione egli rispose: "Si ha
               bisogno di tutti e di nessuno; e Re è chi sa
               bastare a se stesso.Però,
               a causa della legge di reciprocità, le creature
               che vivono in simbiosi con persone e oggetti, credono
               che se sottraiamo loro qualcuno, o qualcosa, ne
               morirebbero.Modi
               di dire, di pensare, di agire.Com'è
               possibile togliere la mamma a un bambino! È una
               efferata crudeltà; eppure si scopre che ne
               può fare a meno; troverà altri
               interessi, equilibri nuovi cui riferirsi".La
               donna aveva difficoltà a comprendere il
               concetto, non perché fosse dura di
               comprendonio, ma perché lei aveva un'idea
               precisa dei rapporti tra umani, specialmente quando si
               tratta di una coppia innamorata.Non
               convinta, incalzò il marito: "Come mai certi
               uomini dichiarano con assoluta, estrema convinzione
               che hanno 'bisogno' di lei, che non possono fare
               senza, che la loro esistenza senza lei sarebbe vuota e
               la vogliono a ogni costo. Sono disposto a togliersi la
               vita se non potranno averla tutta per
               loro"."Fa
               parte dei modi di dire e del fare; sono i giochi
               talvolta perversi che la nostra mente partorisce.
               È il desiderio di ottenere qualcosa, e non si
               pensa al valore della parola, al peso schiacciante
               della verità.L'importante,
               per certa gente, è ottenere: il fine
               giustificherà tutti i mezzi usati. Il problema
               è: abbiamo veramente la necessità di un
               oggetto, magari rubandolo ad altri che hanno solo
               quello? Spesso scommettiamo con noi stessi che prima o
               poi, confidando nella 'legge del filo di ferro', a
               furia di insistere si riesce a piegare al nostro
               volere qualsiasi cosa, qualsivoglia
               persona.Scommessa
               e capriccio che alcune volte è portato alle
               estreme conseguenze. Il 'bisogno' di lui o di lei,
               l'illusione di non poter fare a meno di una persona,
               significa che lasciamo in mano di qualcuno
               l'immaginario tubo dell'aria e del cibo, però
               il giorno che costui, o costei, volutamente, con
               calcolo, chiuderà il rubinetto che solo
               apparentemente ci consente di vivere, noi,
               stranamente, non moriremo.La
               nostra natura è talmente attrezzata da puntare
               sempre e inevitabilmente alla sopravvivenza in
               prossimità dell'ultimo respiro, ma in genere,
               molto prima, troviamo altre risorse, altri elementi
               dai quali suggere linfa vitale. Il più grosso
               problema nei rapporti interpersonali è
               rappresentato dagli 'ismi': egocentrismi, eccentrismi,
               egoismi, equilibrismi, protagonismi. Tali persone, non
               sazie di ciò che il quotidiano offre loro, come
               dei tarantolati ciechi, cercano ovunque emozioni;
               elevano il loro piacere personale e prevalente, se non
               unico, motivo valido per continuare ad andare
               avanti.Abbiamo
               bisogno di tutti e di nessuno in particolare; e per
               assurdo che possa apparire non dobbiamo infierire su
               chi coltiva la speranza che un lui, oppure una lei,
               possano sostituire tutto e tutti.Bisogno
               di uno, di tutti, di nessuno; dipende da come siamo
               costruiti, da quanto siamo capaci di reggerci sulle
               nostre gambe, da quanto abbiamo investito nell'opera
               di edificazione e manutenzione della casa
               interiore."Non
               hai bisogno di nessuno", disse il profeta alla propria
               donna, "anche se a te sembra di essere
               povera".Il
               divino architetto ti ha dotata di quanto basta e anche
               qualcosa in più: fallo bastare. E quando sul
               tuo sentiero troverai chi ti dirà: 'Ho bisogno
               di te', ricorda gli ismi e la teoria del fil di ferro.
               Apri la tua borsa, se ti va, ma attenta
               affinché niuno approfitti: non farti lacerare
               da ladri incoscienti. Non permettere a nessuno di
               scavarti gallerie e caverne nel cuore e nell'anima.
               Hai
               una testa per pensare; non lasciarti trainare da
               sussurri e luci non vere. Sii sempre te stessa, abbi
               il coraggio dei tuoi pensieri, siano responsabili le
               tue azioni. Il tuo passo non preceda mai la tua
               convinzione e il tuo pensiero.Quando
               sull'autobus della vita il conduttore sosterrà
               che è giunta la tua fermata fatti cogliere
               tranquilla, con la casa in ordine. E quando non ci
               sarai più, caduti pochi fogli del calendario,
               più nessuno oserà annunciare che ha
               bisogno di te. Siamo cerchi nati dal sasso caduto
               nello stagno; ci saranno altri equilibri, altre
               emozioni, tutt'altre storie.Chiunque
               oggi ti dica che ha bisogno di te mente sapendo di
               mentire.Prima
               che tu nascessi nessuno ti chiamava; dopo di te
               perché reclamarti.Tu,
               per me, sei tante donne in una: sei la moglie che
               adoro e onoro. L'amante che sa di luna e la bambina,
               sei sorella e madre amica. Sei distributrice di gioia,
               musa per pittori, fotografi, musicisti e poeti. Il tuo
               corpo di alabastro ha le forme classiche della
               bellezza Ellenica, crudele perché decisa e
               precisa.Sei
               respiro del mondo, meta del desiderio inconfessabile e
               profondo. Il tuo sguardo è promessa e incanto,
               voce sconosciuta in un radioso tramonto; bellezza
               preziosa fuori, soave ed eterna dentro.Nonostante
               tutto, a me non è permesso, a nessuno è
               concesso dire: 'Ho bisogno di te'. Sarebbe come dire
               all'acqua che si ha bisogno di lei. Sembra
               un'ovvietà, eppure in mancanza d'acqua ci si
               rivolge al latte, al vino, ad altro: 'la vita a ogni
               costo'.Per
               concludere, oso affermare che mai si dovrebbe
               chiedere: 'Hai bisogno di me?', oppure dire: 'Ho
               bisogno di te'.Quella
               che al primo impatto appare come una frase candida, in
               effetti è un modo di dire che nasconde magia e
               insidie, falsità e speranza, desiderio e
               fastidio, sudditanza, umiltà e arroganza,
               voglia di andare oltre una certa soglia e incertezza
               sulla propria esistenza.In
               genere, chi osa dire: 'Ho bisogno di te', sa dove
               vuole arrivare; e chi se lo sente ripetere comprende
               che si tratta di una proposta mascherata, ma
               ahimè, talvolta è la chiave ambita di un
               effimero disgraziato precipitare.Dio,
               dacci la luce della ragione, aiutaci a non pronunciare
               mai la frase: 'ho bisogno di te'; non è giusto
               usare leve scardina equilibri. Ma tu forse non
               ascolti, hai troppo di cui occuparti, e mentre noi
               abbiamo davvero bisogno del tuo aiuto, tu, viceversa,
               non hai mai bisogno di noi e ci lasci andare a
               errare.Ci
               hai creati deboli, ci lasci sbagliare nel dire, nel
               fare; com'è tempestoso questo
               navigare."Il
               profeta aveva lo sguardo acceso, la sua voce si
               spense. Non andò oltre.Non
               tentò di convincere la sua donna, come avrebbe
               desiderato fare ai tempi in cui il sangue nelle sue
               vene galoppava simile al temporale in
               estate.Si
               morse le labbra nell'istante in cui stava per
               pronunciare: "Avrei... bisogno di te, per dare un
               senso compiuto, magico, a quel tratto di strada che ci
               rimane da vivere".Si
               limitò a dire con un sussurro: "Non per
               convenienza, ma per giustizia e verità, credo
               che a ognuno di noi sia concesso dire, con
               umiltà: 'Ho bisogno', e Dio
               capirà".
               
               
                  
                |