- Dopo l'era
dell'Acquario inizia l'era dei
libri
- Il
numero100 conclude un anno
eccezionale
- Approdati
in libreria siamo la rivista più diffusa
- tra quelle
dedicate agli autori emergenti.
- Con la
stampa digitale abbattuti i costi dei libri
-
-
- Silenzio
in sala. Attimo di concentrazione, parte il
rullo di tamburi. Signore e signori, vi presento
il mitico numero 100, con il quale degnamente
festeggiamo la chiusura di un anno per molti
versi eccezionale. E tanto per rendere
immediatamente visibile la nostra soddisfazione,
e insieme il nostro impegno, per questa
copertina abbiamo scelto un colore importante
come l'argento: l'argento degli elfi e delle
foreste - ricamate di sogni e sussurranti poesie
- così come ce li ha raccontati Tolkien
(che di magia della parola se ne intendeva
eccome). È il nostro numero 100, è
Natale, stiamo per entrare (questa volta
davvero) nel nuovo millennio: come ognuno vede,
raramente abbiamo assistito a una altrettanto
fortunata combinazione astrale
terra-cielo-libri. Forse l'era dell'Acquario
è finita; ma lo sento, stiamo per entrare
in quella del Libro. Un'era favolosa dove
l'editoria sarà davvero libera dai
condizionamenti di un mercato impietoso in cui
vige la regola che vende solo chi ha già
venduto; un'era felice in cui autori e lettori
si incontreranno fuori dagli scaffali e dagli
studi televisivi per scambiare esperienze e
comunicare idee; un'era, insomma, di libera
scelta e libera lettura: il che significa, tra
l'altro, colmare (o almeno cominciare a farlo)
il fossato che in Italia storicamente separa
scrittori e popolo, letteratura e uomo della
strada.
- Qualche
segnale in questo senso c'è già.
Uno ce l'avete sotto mano in questo momento:
siamo noi, dove noi sta per l'accoppiata Club
degli autori-Montedit, nata più di dieci
anni fa come minuscola iniziativa di un
giornalista in pensione (io) un po' stufo
dell'aria che tirava nelle redazioni dei grandi
editori e arrivato ora a qualche risultato non
propriamente disprezzabile.
- Primo:
questa rivista, che negli ultimi anni ha visto
aumentare in progressione geometrica soci e
pagine, tanto che a un certo punto ci è
sembrata buona cosa raccogliere in un unico
numero doppio due mensili (questo perché
abbiamo sempre dovuto tenere, giocoforza, anche
un occhio al portafogli, scoprendo così
che spedire una rivista di molte pagine costa
come spedirne una più smilza); rivista
approdata quasi un anno fa in libreria e che
ora, a quanto ci dice il nostro distributore,
è la più venduta tra quelle
dedicate alla nuova poesia e agli autori
emergenti; rivista, infine, che è
riuscita a conservare lo spirito pionieristico
che la caratterizzava al suo esordio,
arricchendosi tuttavia di sempre nuovi
contributi da parte dei soci e dei collaboratori
(diciamo che le nostre pagine si propongono di
essere l'agorà, la piazza della
letteratura "in corso d'opera", quella che si
sta costruendo ora grazie a tutti, ma proprio
tutti quelli che scrivono).
- Secondo
risultato: la mia minuscola iniziativa - ormai
pochi ricorderanno i tempi di Cernusco, dove in
due stanzette "pedalavo" sulla tastiera
sentendomi tanto un cicilista sul Ghisallo -
è ora parte di un gruppo editoriale che
raccoglie, oltre alla redazione, i settori di
impaginazione elettronica, fotolito, stampa
digitale ad altissima risoluzione (vi risparmio
i patemi legati all'acquisizione di queste
costosissime procedure), stampa offset, offset a
colori e rilegatura: dalla brossura, che a
differenza di una volta ora "tiene" benissimo le
pagine, al raffinato filo refe per bibliofili
incalliti, dalle cover in cartone telato di
tantissimi colori a quelle in pelle con
incisioni in oro e cofanetto, il che tra l'altro
consente di avere qualche copia prestigiosa da
regalare alle persone più care;
attività per ora svolte in luoghi diversi
con la prospettiva di riunirle in tempi rapidi
sotto il medesimo tetto, uno stabilimento vicino
alla nostra sede di Melegnano che, va da
sé, stampa e stamperà anche per
altri piccoli e medi editori.
- Terzo
risultato, cui abbiamo già accennato ma
che merita una menzione d'onore individuale:
l'ormai famosa stampa digitale, la vera
rivoluzione del settore. Costi contenuti, stampa
di quantitativi minimi su richiesta con
possibilità di piccole (ma anche grandi)
tirature successive, altissima qualità:
questi gli ingredienti di un successo annunciato
che ha spalancato a tanti bravi autori
esordienti - che potete incontrare nelle pagine
a loro dedicate, la Vetrina dei nostri autori -
le porte dell'editoria, finora precluse da costi
proibitivi, meccanismi sclerotizzati, imbrogli
galoppanti. Non sorprendetevi, quindi, se le
pagine della Vetrina sono sempre di più e
sempre più interessanti; piuttosto,
respiriamo tutti insieme l'aria effervescente
della libertà di stampa e pubblicazione
(garantita dalla Costituzione in teoria e ora
possibile anche nei fatti).
- Ho perso
il conto dei risultati, ma ce n'è ancora
uno che mi è particolarmente caro: il
nostro sito Internet, che è un po' il mio
terzo figlio. Anche qui siamo stati pionieri:
nato sperimentalmente cinque anni fa, che
è come dire nel paleolitico
internettiano, il sito del Club conta ora
più di cinquemila pagine e trentamila
visitatori al mese; ora si appresta a un
radicale ripensamento che, con l'ausilio dei
programmi più moderni, lo renderà
ancora più comodo e veloce da visitare e
consultare.
- Come
siamo arrivati a questi risultati? Con un
riuscito (ci sembra) mix di impegno e
creatività, rigore e fantasia. Sulle
nostre scrivanie si sono avvicendati moltissimi
collaboratori, volontari, amici; alcuni hanno
preso strade diverse, altri sono rimasti. Mi
sembra un buon momento per ringraziarli tutti,
perché ciascuno di loro ha contribuito
alla crescita del nostro gruppo.
- Così
come importante è stata l'attività
dei soci che hanno fondato le sezioni staccate
del Club, centri di aggregazione e informazione
per tutti coloro che amano la poesia. Ultimo in
ordine di nascita è il "Cenacolo dei
Poeti Euganei", fondato per iniziativa del socio
Paolo Carniello. Che, dopo essere venuto a
trovarmi proprio per parlarmi del suo progetto,
mi ha convinto ad ricambiare la visita. E
così ho scoperto un posto davvero
accogliente e confortevole, l'albergo che vedete
in quarta di copertina. Proprio io che ero
sempre stato scettico sulle località
termali, e ancor più sui loro alberghi,
mi sono dovuto ricredere. Non solo sono stato
benissimo, conoscendo per giunta un sacco di
gente interessante, ma ne porto ancora i
benefici, nel senso che ho risolto (...speriamo
che duri) il mio problema di deambulazione
causato da disturbi cardio-vascolari. E non
è stato l'unico risultato della vacanza:
l'altro è il concorso letterario
organizzato dall'attivissimo neonato Cenacolo
con la collaborazione del Club.
- A
proposito di concorsi, c'è un'altra
novità: un premio di taglio nuovo, legato
all'attività del Cicap, la sezione
pugliese dell'associazione fondata da Piero
Angela che indaga scientificamente sul
paranormale. Non ci aspettiamo, ovviamente, la
massiccia partecipazione che caratterizza ormai
da tempo i nostri concorsi; piuttosto, contiamo
di ricevere saggi di alta qualità che
contribuiscano a fare chiarezza in un settore
dove troppo spesso l'ignoto si mescola col
truffaldino.
- E con la
presentazione dei due nuovi concorsi chiudo
l'editoriale del numero 100: che vi prego di
leggere e gustare così come ho fatto io
in bozza, a partire dall'originale articolo
sulla "Poetica e Poesia nella lirica moderna"
per finire con la Vetrina, dove conoscerete
meglio i nostri autori. Non mi resta che
rimandarvi al prossimo appuntamento: al numero
1000.
-
- Umberto
Montefameglio
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