LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Sergio Barbieri Poesie dal libro
Sergio Barbieri, Trittici 1997, Lo stupore del vivere, ed. Montedit, 1998, pp. 80, lit.16.000, ISBN 88-86957-45-9
- Trittico nel tempo e nello spazio
- Le nostre sono solo parole
- - gettate da risacche suadenti -
- su spiagge di un'isola abbandonata nelle correnti
- - nel grande golfo della nostra inquietudine
- e insicurezza -.
- Viviamo nel terrore di comprenderci
- e di essere compresi.
- Perché - allora - non avremmo più alcun alibi
- alle nostre consuete meschine paure
- - di uomini meschini.
- Allora - e adesso - sole, luna, stelle
- sarebbero solamente inutili punti luminosi lontani:
- non più punti di partenza
- nell'infinito della fantasia.
- Trittico uno
- Dentro di noi brulichiamo di bambini
- mai nati.
- Altri noi stessi che non abbiamo mai dato
- alla luce.
- Viaggiare è la peggiore forma di fuga:
- ovunque vada la gente si porta dentro di sé
- i propri bagagli: i pensieri, le ossessioni,
- i sogni interrotti.
- Il tuo sguardo è come una impronta di farfalla
- nel mio ultimo sogno di ieri/domani.
- Trittico Due
- Nell'attimo del nascere - inizia la morte.
- Impariamo dal Presepe a restare immobili
- a contemplare
- in attesa della Luce e della Fede.
- Ho scoperto la mia anima cristiana
- tra due pagine ingiallite del piccolo Vangelo
- - ricoperto di madreperla -
- della Prima Comunione.
- Trittico Tre
- Il Tempo è qualcosa che riempie gli spazi vuoti.
- Le luci di queste notti - sfavillanti stelle -
- hanno allontanato i tramonti.
- Accendi una candela per rischiarare
- il sentiero del vento
- - nel tempo dell'innocenza bambina.
- Trittico Quattro
- Cediamo la nostra gioventù
- in cambio della saggezza.
- Però dovremo imparare a riflettere
- su quanto restiamo imbrogliati
- da questo (iniquo) baratto.
- Lo spaventapasseri
- - fradicio e sciancato -
- ogni giorno diventa più vecchio e inutile
- - come noi che cerchiamo
- di spaventare
- la vita -.
- Non chiudete la mano sulla farfalla
- quando vi si posa un attimo sul palmo:
- lasciate che il sogno sia colorato
- ancora per un istante.
- Trittico Cinque
- Non si finisce mai con il passato :
- lo si porta sempre dentro come un bagaglio
- - solo per le emergenze -.
- Le illusioni non muoiono mai :
- a volte imputridiscono come pesci morti
- al sole.
- Il passato non si cambia :
- ciò che è stato lo si può solamente
- perdonare.
- Trittico Sei
- Cosa sono le nuvole - per un poeta -
- se non una giustificazione
- del Cielo.
- Conosco alcuni che non desiderano vivere
- - ma cercare solo una qualsiasi punizione
- alla loro esistenza -.
- C'è gente che si sente meno morta
- ogni mattina del mondo
- ma il Tempo la raggiungerà
- prima che sia tornata a vivere.
- Trittico Sette
- Pensieri che arrugginiscono su una spiaggia di mare
- - pronti per la rottamazione.
- In cambio lo Spot TV ti dà bianche vele
- che fuggono al tramonto.
- La solitudine non ti dice che cosa è
- quello che hai perso,
- ma solo che ti manca qualcosa.
- Essendo tornato un uomo normale
- ho calpestato il mio simile.
- Poi ho comprato la TV e l'auto sportiva di moda
- e - con le scarpe firmate - ho calpestato
- l'escremento di un cane.
- Trittico Otto
- Il vecchio è la prova che la decadenza esiste.
- L'anziano insegna a morire dolcemente
- - ma i giovani non vogliono assolutamente imparare.
- Il dono dell'Eterna Giovinezza è passato in concessione
- dagli Dei dell'Olimpo alle Agenzie di Pubblicità:
- viene demandato alle acque minerali, alla tale crema
- notturna o al talaltro yogurt diurno.
- È un mito dei media che esige che i vecchi stiano lontani,
- nascosti, isolati: invisibili.
- Soprattutto ora che sono in minaccioso aumento.
- Che scherzo terribile sarebbe - se dopo la morte -
- non trovassimo né Paradiso, né Inferno - né felici
- territori di caccia -
- ma sempre e solo la stessa triste e stupida vita
- - che credevamo esserci lasciati alle spalle.
- Trittico Nove
- La vita ti intralcia sempre.
- Per uno scrittore il mondo è
- come uno di quei pallidi fantasmi
- che con l'età si fanno sempre più evanescenti.
- Forse è per questa ragione che si rinuncia a scrivere
- la verità.
- Non abbiamo più niente da dire o da scrivere:
- voi potrete ascoltare e leggere
- il nostro silenzio.
- E se fossimo soltanto il ricordo di qualcuno?
- Trittico Dieci
- Nella paura inconscia del vivere
- qualcuno sta scappando
- da tutti i luoghi che potrebbero essere
- quello della sua sepoltura.
- Voglio vivere nel mio oggi - nel mio ora/adesso.
- Sognare il mio ieri passato
- e farmi indicare lo stretto sentiero
- del futuro domani.
- La morte tende - da sempre - a far morire
- e tutto questo lo riteniamo immorale.
- Ma la vita credi proprio che cerchi
- di farti vivere?
- Trittico Undici
- Oggi non ha telefonato nessuno.
- Neanche un cane.
- Ah... I bei tempi nostalgici quando i miei amici a quattro zampe
- avevano accesso diretto al mio cuore - alla mia mente -.
- Se i morti vivono ancora sulla superficie di questa terra
- - e non sotto - è perché continuano ad esistere nelle menti
- di tutti coloro che li serbano nella memoria.
- Quando son nato sono subito diventato
- il negativo dei pensieri di mia madre.
- Ora sono la stampa/il positivo - la foto di un sogno infantile
- scolpite in un prato che mi attende.
- Trittico Tredici
- Questo è il nostro porto: l'ormeggio è calmo e riparato
- per le nostre navicelle di vita.
- Purtroppo - da sempre - noi abitiamo e viviamo
- altrove.
- Le stelle sono sentinelle indifferenti
- che ammiccano a tutti - senza distinzione.
- Solo per alcuni rappresentano anche l'idea
- di libertà e bellezza.
- Ma per queste anime poetiche - gli altri, i comuni -
- hanno preparato immense coltri di fumo, di smog
- - per le notti con o senza luna.
- Tutti i fratelli sono legati tra loro
- - per quanto diverse siano le loro esistenze, il loro colore -
- così quando si odiano è un ritorno ancestrale:
- ricorda la danza di pietra e sangue
- di Caino e Abele.
- Trittico Quattordici
- Da sempre proviamo attrazione per il Passato:
- visitiamo ruderi e tombe di chi ci ha preceduto.
- - È l'impulso atavico che ci fa guardare la storia
- per vedere noi stessi -.
- È illusione credere che la propria vita
- sia unica:
- veramente intelligente e perfetta -.
- La vita è - e deve essere
- un negativo dei sogni -
- sta a noi inventarne i colori:
- - e stamparne i ricordi di sole -.
- Trittico Quindici
- Le parole scritte assumono un senso - un significato -
- solo se la nostra fantasia le espone in ordine logico.
- Quando si gioca - come ai dadi - con aggettivi, verbi, gerundi:
- tutto diventa materia di riflessione e di
- elucubrazione dei Critici letterari
- che si fanno una reputazione intellettuale
- su queste amene asimmetricità.
- Ho scritto in terza persona ciò che sarebbe
- un gioco mentale di troppo facile soluzione
- se lo trascrivessi in prima persona.
- - Ma non riesco a nascondermi del tutto -
- Presto dovrò inventare il modo di esprimermi
- in quarta persona
- - nella sola dimensione spazio/tempo.
- Coloro che comprendiamo
- sono proprio quelli che già controlliamo.
Prefazione del libro Trittico, Lo stupore del vivere
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