LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Antonella De Mattia
- Fiore di campo
- Un fiore di campo bianco,
- i petali vellutati e trasparenti
- tremano accarezzati dal vento.
- Un fiore di campo,
- fiero della sua esistenza,
- piccolo tra i fili d'erba,
- re del suo mondo.
- Il sole ogni mattina lo sveglia
- e lui apre i suoi petali e le foglioline
- bagnate di rugiada.
- Perché non sono anch'io lì,
- in un mondo di piacevole silenzio,
- capace di raccogliere ogni attimo,
- di guardare il cielo e di farne la mia vita.
- Un fiore di campo,
- tenero tra le dita,
- passa attraverso gli occhi
- e mi regala una dolcezza infinita.
- Amore senza età
- Gli occhi ridono,
- s'illuminano di sole,
- Le labbra in un sorriso,
- non sanno più dir parole.
- I profondi solchi sulla pelle
- sono solo ricami graziosi
- e la sua mano li accarezza,
- come gioielli preziosi.
- "L'amore non ha età"
- non credevi fosse vero,
- ma nella tua maturità hai finalmente compreso.
- Ogni anno vissuto ti ha costruito
- come un bel castello che ad ogni mattone
- è più completo e bello.
- Nel volto di chi ama torna la luce della giovinezza.
- Nel cuore di chi ama c'è soltanto bellezza.
- E l'anima immortale non può mai finire di amare.
- Assetata, all'infinito, cerca sempre il sentimento.
- Verso un uomo, un bimbo, un fiore.
- Tutta la vita è piena d'amore.
- Bimbi soli
- Perle di rugiada tra le ciglia
- si sciolgono come neve al sole,
- invadono il fresco viso
- rosso e caldo di dolore.
- Come fiumi attraversano le guance collinose
- e bagnano le labbra tremanti, ancora prive di parole.
- Negli occhi un grido disperato
- chiede solo amore.
- Grazie, papà
- Ricordo il tuo sorriso,
- le tue mani calde che fingevano di essere gattini
- per far giocare me,
- la tua bambina.
- Ricordo noi due
- che giravamo per le strade
- a cercare cuccioli affamati
- per non farli più soffrire.
- Ricordo la tua voce buona
- che diceva mille cose
- del mondo lontano,
- di paesi sconosciuti.
- E sempre la tua voce che parlava
- della vita e di grandi e piccoli uomini.
- E ricordo quando io,
- ormai già grande,
- non volevo più sentire
- e, annoiata,
- pensavo solo di andar via.
- Ricordo le discussioni violente,
- tanto da stare male,
- i nostri cuori che lottavano
- e soffrivano
- e continuavano a farsi male,
- fino all'ultimo,
- senza capire.
- Ricordo,
- nitido,
- il tuo volto che soffriva,
- il tuo sguardo triste,
- le perle di rugiada
- che bagnavano la mia mano,
- le speranze e le illusioni di una vita
- che non voleva finire.
- Cosa avrei dato,
- allora,
- per poter sentire di nuovo la tua voce,
- giocare con le tue mani,
- dirti quello che non ho osato mai dire.
- Come vedevo,
- allora,
- il tuo infinito amore,
- il tuo animo nobile,
- i sentimenti puri,
- l'onestà,
- la libertà.
- E come vorrei,
- ora,
- dirti 'grazie, papà!'
- Grazie,
- perché mi hai regalato la tua vita.
- Grazie,
- perché quando ero felice
- tu ridevi con me.
- Grazie,
- perché quando avevo paura mi prendevi per mano.
- Grazie,
- perché una mia lacrima
- ti spezzava il cuore.
- Grazie,
- perché le cose meravigliose che ho imparato da te
- mi guideranno per le strade della vita.
- E ancora grazie, papà,
- perché io sentirò,
- ovunque, la tua voce buona
- che continuerà a parlarmi d'amore.
- Sogno d'amore
- Sogno ad occhi aperti la mia via:
- una strada infinita, costeggiata da alberi;
- fiori e colori si intrecciano nell'arcobaleno
- e il sole illumina il mio cuore.
- Nel sogno ci sei tu.
- Fai parte degli alberi e dei fiori,
- il colore più vivo o lo stesso sole.
- Sei nella mia vita,
- continua presenza nella mente e nell'anima,
- sei in ogni cosa che penso o che dico,
- in un gesto, uno sguardo.
- Sei nella mia vita,
- e il sogno non avrà mai fine.
- Le foglie dorate
- Splendono come pietre preziose
- mentre il sole le accarezza dolcemente
- e il vento le fa vibrare e danzare
- nell'aria tiepida dell'autunno.
- I miei occhi le guardano, estasiati.
- Ma ecco, all'improvviso, il cielo si fa scuro,
- il vento più freddo,
- e loro cadono,
- tristemente trasportate da una mano invisibile,
- sino a terra.
- Con mio grande stupore
- Vedo che non son più d'oro,
- ma tutte grigie e raggrinzite.
- Buffa illusione,
- la più grande beltà,
- poco prima della fine.
- Per leggere il racconto quinto classificato al concorso Fonopoli 1998 sez. narrativa
- Per leggere alcune fiabe
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