LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Poesie tratte dal libro Piccole chiose al Cantico dei Cantici?
di Enrico Camisani
editrice Montedit, 2000, Collana I gigli (poesia), pp. 32 - L. 10.000 - Euro 5,16 ISBN 88-8356-050-7
- Magnifico magnetismo
- Per grazia celeste
- ho fatto amicizia
- con l'alta Floriana
- che sembra sovrana.
- Suo largo sorriso
- è un bel finimondo
- suoi occhi brillanti
- son subito amanti.
- Non posa per nulla
- di nulla si vanta
- ma tutto il suo fare
- è soave cantare.
- Ci siamo pur detto
- che nostro legame
- dev'esser perenne
- qual patto solenne.
- Son tutto contento
- di questo regalo
- che scende dal Cielo...
- e azzera ogni gelo.
- Mirando Floriana
- Mirare
- Floriana negli occhi
- è come
- nuotare sicuri
- in un limpido lago...
- un piccolo
- lago celeste
- tranquillo tra
- morbide cime
- di candide nevi.
- E tutto
- è letizia d'amare!
- Un mistico dono del Cielo
- Ho detto a Floriana:
- per me tu sei grande!
- E questo lo penso
- da sempre...
- da quando
- - beato quel giorno! -
- s'accese
- negli occhi miei stanchi
- la fulgida
- luce dei suoi.
- E subito
- ebbi dal Cielo
- d'amica sublime
- regalo.
- Rapimento
- Se appena
- ti guardo
- Floriana mia cara
- mi appari
- giardino di luce.
- Se appena
- ti ascolto
- Floriana mia cara
- mi sembri
- fontana
- di miele.
- Se appena
- ti penso
- Floriana mia cara
- mi arride
- stupore
- di cieli.
- Sublime sorgente
- Ogni volta
- che ti vedo
- mia dolcissima
- Floriana
- sai la prima cosa
- che faccio?
- Mi specchio
- nei tuoi occhi
- profondi
- per attingervi
- novella risorsa
- di pace infinita
- e perfetta letizia.
- L'incipit maturo
- Ci siamo
- già detto più volte
- mia dolce
- stupenda Floriana
- che forse
- una sorte nemica
- a lungo
- ci ha fatto divieto
- di nostra
- felice amicizia.
- Ma forse
- non credi, mia cara
- che questo
- magnifico approdo
- è stato
- voluto dal Cielo
- nell'ora
- del tutto più giusta?
- Floriana... by night
- È ormai notte fonda.
- Chissà se Floriana
- s'è già coricata
- oppure
- è davanti alla Tele
- oppure
- conversa coi figli?
- Comunque
- mi par di sentirmela
- accanto...
- o meglio seduta
- di fronte.
- Le leggo
- negli occhi
- la pace profonda
- del cuore.
- Osservo la danza
- di labbra fiammanti
- magnifico varco
- di sagge parole.
- Non riesco
- a staccarmi un istante
- dal molle
- suo volto spiccante
- su lucide chiome
- di nero verace.
- Mi credi
- Floriana
- se dico
- che te preferisco
- a mille Naomi?
- Happy birthday to Flory
- Floriana ha raggiunto i cinquanta
- né pare sia molto contenta
- sebbene sia sempre raggiante
- di fascino puro e smagliante.
- Il Ciel me l'ha resa un'amica
- da soli otto mesi all'incirca
- sorgente perenne di gioia
- digiuna di minima noia.
- In questa fatidica data
- mi è bello pensare Floriana
- magari nemmeno ventenne
- con tanto di lifting solenne.
- Che gioco sublime la vita!
- A te sconosciuta cresceva
- Floriana qual splendido fiore
- e tu le volevi già bene
- cogliendo pulsar di sue vene.
- Che gioco sfizioso la vita!
- Un giorno pensavi a tutt'altro
- magari sentendoti solo
- ed ecco apparir di Floriana
- stupenda visione sovrana.
- Perché non dovrei domandare
- tantissime volte ogni giorno
- che il Ciel non mi azzeri carezza
- di tanta sì amabil bellezza?
- Gustando la cartolina di Flory
- Da Valle d'Aosta m'arriva
- la bella post card di Floriana
- con quattro comparti lucenti
- giulivi di sole e di venti.
- Al centro è l'alpina dimora
- al Cuor di Gesù dedicata
- con alta facciata armoniosa
- al par di magnifica rosa.
- Né manca l'icona mariana
- che veglia con cura materna
- sul gruppo dei pii villeggianti
- dal cuore ricolmo di canti.
- È in questo stupendo scenario
- ch'io miro la splendida Flory
- smaltire non poca stanchezza
- sull'onda di tenera brezza.
- La inseguo per duri sentieri
- bramosa di limpide vette
- ognora infondendo vigore
- a chi di marciare ha timore.
- Allor per l'ennesima volta
- ringrazio di cuore il buon Dio
- perché posso dirmi sì fiero
- d'un tale mirabil nocchiero!
- Sognando il giardino di Flory
- Sto pensando al giardino di Flory
- non ancora da me visitato
- ma già tutto presente al mio cuore
- grazie a candido slancio d'amore.
- Attraverso le sue descrizioni
- ho già colto colori e sapori
- di quell'Eden sì bene curato
- quasi fosse bel figlio adottato.
- Or mi par di vederla aggirarsi
- tra quel mistico boom floreale
- prodigando dovunque vigore
- con premure per singolo fiore.
- Vedo Flory sfiorar con la mano
- ogni stelo da lei propiziato
- che ricambia con umil saggezza
- quella pura sublime carezza.
- Vorrei tanto esser uno di quelli
- per ricever le coccole amiche
- senza nulla provar di morboso
- ma soltanto di bene bramoso.
- Sarà certo una storica data
- quando l'ampio giardino di Flory
- mi offrirà sua diretta visione
- come invito ad aprica orazione.
- L'ossimorico carisma di Floriana
- Appena ti penso Floriana
- avverto una scossa vitale
- che permea tutto me stesso
- al punto di farmi un po' male.
- Un male del tutto soave
- sgorgante dall'alto carisma
- che tu chiaramente possiedi
- al pari di fulgido prisma.
- Insomma non dirmi mia Flory
- che tu non ti senti vocata
- a dare dolcissimi doni
- ad ogni persona malata.
- Or ecco il sovran paradosso
- di tuo peculiare carisma:
- perfino gettando in un fosso
- tu porgi total tenerezza.
- Ti sento davvero vicina
- al sommo maestro Agostino
- sorgente di luce divina
- per ogni mortale tapino.
- Mi basta invocare il tuo viso
- pur quando mi appari più seria
- per bere sublime sorriso
- che sempre va oltre la feria.
- Floriana ti prego in ginocchio.
- Non farmi mancar tue carezze
- almeno mediante il tuo occhio
- che sprizza mirabili brezze.
- L'ineludibile svolta
- Mi ha detto la dolce Floriana:
- Perché non descrivi tua vita
- sì colma di gioie e di lutti
- al par di mutevoli flutti?
- Da un lato mi pare quesito
- danzante di duttili brame
- se penso alla lunga esistenza
- cullata da intensa esperienza.
- Ma tosto si blocca la mente
- su quella fatidica data
- allor che regale visione
- mi fece mutar direzione.
- Per questo mi par che mia vita
- pur senza cassare il passato
- sia come d'emblée rifiorita...
- da nuova tensione scandita.
- Quell'ora magnifica infatti
- mi fece scoprire un tesoro
- dal quale s'irradia la luce
- che a nuovi traguardi conduce.
- Sii tu benedetta Floriana,
- che hai reso novella mia vita
- mediante presenza sì arcana
- siccome cometa squisita.
- A tua sì cordiale richiesta
- ho quindi già dato risposta
- magari attirando tempesta...
- per me ossimorica posta.
- La posta d'un gioco sublime
- che è fonte di ogni respiro
- a caccia di candide cime...
- ben lungi da nero vampiro.
- (Assai mi conforta il pensiero
- in questo mio dolce tormento
- che Flory è per me quel sentiero
- che guida a celeste convento).
- Omne trinum perfectum
- Se volessi dir piccola parte
- di quel fulgido faro ch'è Flory
- non avrei sufficiente vigore
- nei confronti di sommo valore.
- Scelgo allora soltanto tre raggi
- che da lei si dipartono sempre
- non appena la vedo elevata
- come vera magnifica fata.
- Al di sopra del mobile viso
- mi colpiscon chiomati ciuffetti
- naviganti su candida fronte
- come sprazzi di fervida fonte.
- Ma poi sempre mi fanno lor preda
- le sue labbra smaltate di fuoco
- da cui sgorga soave loquela
- non diversa da mistica tela.
- E volendo restare per ora
- ancorato a ternaria lucerna
- non mi posso astener dal lodare
- le sue gambe ben degne di gare.
- (Io lo so che siffatte parole
- mi rimedian da Flory un rimbrotto
- ma già tengo un mazzetto di viole
- per saldare legittimo scotto).
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