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                  Il
                  mendicante  Barba
               incoltavesti
               straccioseil calendario
               suonon ha
               giornine date il
               pastone ora ne
               sceltarispettosoe degno di
               rispettoper forza o per
               suascelta il
               mendicante va...lo sfarzo lo
               sprecocome pioggia
               soprala giacca gli
               scivolacon il suo
               fardellodell'era e
               dell'esserelo attende una
               panchinacon tegole di
               cartoneperduto ha i
               sognilibero di
               morire.  
               
               
                  La
                  cavalla  Una
               cavallalibera dal
               morsodel padrone
               posale briglie e la
               sellaper
               cavalcaresiepi di
               schiumaonde di
               maregiochi di
               cuoreall'uscir
               dall'acquaabbassa la
               testascuote la
               crinieraaccenna la
               corsaha! gli occhi
               mieimai videro
               goccedi mare cader
               piangendodall'oscillar
               perfettocorri cavalla
               corri...il passo sfiora la
               renafra sguardi
               invidiosie menti che
               tradisconocorri cavalla
               corri...prima del morso
               della vitaall'uomo il
               piaceredel perfetto e
               l'illusionedel
               domatore.  
               
               
                  Momenti  Gemmafiorefruttodi unmomentosommoper unamadreperché
               vuoibuttarmiaccettala
               nostramaturazioneed una
               miafuturacarezza.  
               
               
                  Il
                  tavolo  Imperioso al
               centroogni anno vestivi a
               festa,sorridente
               aspettavimani
               solleticasserol'abito, il
               soffioa nuove
               candeline.Al cupo bronzeo
               invito,l'angolo ti
               accolse,tornaste non
               più abitonon più
               candeline.I passi si
               invertironoverso il
               sentierodella conta,
               salendolontani
               rintocchifendono a
               vallel'eco torna in
               lorole mani
               portanoalla fronte nel
               bisognosempre più
               frequente.  
               
               
                  Le
                  zappe  Con
               zappee
               canestrizappatorie
               zappatricizappano
               neicampi
               dell'altrui le loro
               zappeben
               tempereaffondanosollevanofrantumanoaffossano e giù
               colpodopo
               colposcialacquanofino alle
               radiciall'impastardella
               saliva colmi i
               canestridi semi, di
               zizzagnaa largo
               braccioseminano.  
               
               
                  Zolle  Due zolle,
               rotolando...si incontrano in
               attesadi gocce
               d'acqua.  
               
               
                  Il
                  poeta  Il poeta
               un
               aquilone,volteggiandosale
               sale...srotolandofilo...  
               
               
                  Madre
                  Teresa  MadreIo avrei
               potuto...non l'ho
               fatto.Io avrei
               dovuto...non l'ho
               visto.Ho il canestro
               colmo...non so
               dividere.Ho il
               cuore...che non sa
               piangere.Ma tu...
               tucon il ginocchio
               flessoe il volto
               chino,porgevi la tua
               manoa coloro che erano
               caduti,o rimasti
               più lontano.Madre,che sei fra noi e
               Lui,parlaGli...parlaGli di
               noi.ChiediGliche ci faccia
               vedere...per non
               cadere,per non
               calpestarei fiori del suo
               giardino.Madre,adesso il tuo
               sguardoè oltre il
               mio,oltre il
               nostro;parlaGli...a te darà
               ascoltoil Padre tuo
               e...il Padre
               nostro.  
               
               
                  L'addio  L'addio...
               coloridi un
               tramontodescrittia propria
               immagine.  
               
               
                  ninnananna dei
                  poveri ninnanannaa chi di fango ha
               la casail suo corpo per
               terra riposa;a chi
               scriveil suo libro sulla
               sabbia,e un dito adopera
               per penna. ninnanannaai bimbi del
               mondoche piangono e
               aspettanoinvano. ninnanannaa chi vuota ha la
               manoe si ferma a
               guardareil
               cielo. ninnanannaa
               chi...sss... fai
               piano;non
               vedi,un
               angiolettolo prende per
               mano.  
               
               
                  Il
                  dirupo  Nubi
               offuscanole
               menti,sospingendoleverso il
               dirupo.Uomo!Fermati!Guarda quanto
               buioe profondo...
               èil tuo
               dirupo.  
               
               
                  Nel
                  mare  Nel mare
               azzurrodei tuoi
               occhila mente si
               culla,aspettandol'onda della
               sera.La
               risaccalascia la
               carezza,la
               carezzaper il
               maredi
               domani.  
               
               
                  La
                  fidanzata  Dal dì che
               vidi lucefidanzato
               sonoe ripudiare non
               posso amore non
               doamore non
               voglioessa meco
               viene solo il
               pensareil cuore mi
               gela mai
               sapròl'anno e
               l'orase testimone
               avròal matrimonio
               promesso mai
               sapròse l'incisa
               pietralettura
               avrànel giorno del
               mercato certo
               sononon solo io la
               sposerò.  
               
               
                  Lo
                  sfratto  Con braccia
               protesedifese il
               nidoinsegnò il
               voloabbracciato dal
               temposfrondo è
               tarlatosibila di
               solitudineil picchio
               logorandoscava...
               scava...discendendo
               ciòche saliva a due a
               duecaddero gocce di
               linfaalbe e tramonti
               piùnon gli
               appartengonodivide cupe
               stanzeconta gli stessi
               passiguarda dalla stessa
               finestrail sogno
               smemorarsi.  
               
               
                  Limman Limmanpiccolo
               sahrawicon la sacca a
               tracollae ciò che
               rimanedi un paio di
               sandalicon occhi che
               hannoda vedere,
               insiemeai miei
               vedranno.Alla riva del
               giornocavalcando il
               sofficecuscino, la
               teladei sogni è
               tesaimpugnerai la
               tavolozzadiluendo con
               acquadi
               desideriolibero come
               maifra dune di
               sabbiaoasi di
               desiderila mente
               darà forme,colore, al
               sognoprima che l'alba
               cancellilo
               bacerai.Limmanpiccolo
               sahrawiil giorno si
               è apprestatosalutandociil tuo ciao par che
               dicamamma...
               pappà... la voce sifa roca, lo sguardo
               si velavedendo quelle
               manistringersi a
               pugnoe come
               clessidraorgogliosemisurare il
               tempo.  
               
               
                  Lo
                  stagno  Là dove il
               fiumenell'ansa
               planaciaccola il
               popoloche non
               seti. una
               vocealto di bella
               presenzanon meritavo
               esserefra tal
               pacciameho formiche a
               cortei miei avi a
               remio
               veleggiandohanno solcato i
               marisfidato i
               ventil'uomo metteva
               piedein nuovi
               continenti. altra
               vocei miei dei loro
               altivirgulti ne erano
               fieriabbrustolivano il
               fruttobrillavano il
               vinonon meritavo tal
               sorteo rane a
               corte. altra
               voceio... io non
               meritavo... silenzio grida il
               ramod'erica
               consumatoa te ho pulito il
               passoa te la popo dei
               canisignori
               illustrissimie pacciame la
               misuraè
               uguale.  
               
               
                  Sguardi  Se
               leggessimogli sguardi
               trasparentidei
               bambinie
               ascoltassimoil pianto di
               quelliche non trovano
               lattenei seni aridi per
               fameal canto della
               ninnanannasi
               addormentanonon sapendo
               se vi sarà
               risveglio.Se
               leggessimolo sguardo di
               quelliche
               giaccionosopra umili
               stuoiecon il volto
               scarnola pancia gonfia di
               nientemosche come
               avvoltoipungono i loro
               corpisi
               dissetanonelle loro
               lacrime.Se
               leggessimoil volto dei
               disperatidegli
               emarginatidei
               sopraffattil'antico vento
               dell'egoismonon cavalcherebbe
               il pensierose vi
               leggessimovedremmo i loro
               sguardiinterrogarela nostra
               intelligenza.  
               
               
                  L'età
                  rubata  Rubano
               l'etàvestendo la
               mentearmando il
               cuore,svegliando nel
               sogno di volare,sotto la luce di un
               lampione,con l'adolescenza
               in volto,la morte nel
               cuore. Rubano
               l'ètàdonando strade per
               scuolae fame per
               maestrafuori, dentro
               casa,da menti
               malateo mercenari
               estirpanti. Rubano
               l'etàancor prima delle
               sembianze,la ruota con culla
               di cartonegira in ogni qual
               luogo:il profumo di una
               vita nuovao vissuta, non
               cambiacon il colore della
               pelle,il difficile
               è respirarlo.
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