-
- Cambia scena:
dal grande cancello del giardino della villa parte
una lussuosa vettura con a bordo gli sposi,
salutati , prima di salire con baci e abbracci da
parenti ed amici.
- Cambia scena:
qualche tempo dopo, è il tardo pomeriggio di
una serena giornata d'autunno, ad un tavolo sotto
il pergolato del giardino della stessa villetta
siede tutta la famiglia, Angela, Albert, Matilde e
Massimo: giocano a carte. Suona il campanello e
Albert va ad aprire il cancello: scende
un'avvenente donna con occhiali neri, alta bruna,
bellissima che con volto molto serio domanda
- La donna: mi
scusi, io sono Jennifer Carter, sto cercando il
dott. Ettore Rinaldi.
- Albert: si stava
qui, purtroppo è morto poco meno di due
anni fa.
- Jennifer: mio
Dio!
- Jennifer guarda
il marito con espressione meravigliata che in quel
momento scende dalla macchina con in braccio un
bambino di circa un anno con un cappello in testa.
Da poco lontano si ode la voce di
Matilde:
- Matilde: Albert,
chi è
- Albert: è
Jennifer Carter!
- Matilde:
Jennifer Carter?! fai passare!
- Matilde, Angela
e Massimo si guardano con un espressione in volto
che dimostra l'incomprensione di quella strana
visita
- Jennifer allora
prende in braccio il piccolo e il marito Carl si
rimette al volante della grossa autovettura (un
tagliando posto sul parabrezza
- indica che
trattasi di autovettura presa a noleggio) ed entra
dal cancello, sostando nel piazzale: scende e dal
portabagagli il marito estrae un passeggino ove
Jennifer pone il piccolo e i tre (quattro con il
piccolo) si avviano verso il tavolo sotto il
pergolato. Ancora prima che arrivassero con tono
concitato tutti in piedi:
- Massimo: Ma
è l'interprete di Atlas
- Miriam:
già è proprio lei! Ma che strano!
Forse si è sbagliata. Qui vicino c'è
la villa di Sting, forse è una sua
ospite
- Massimo:
accidenti che donna!!!
- Miriam:
Massimo
.. stai calmo eh
per favore!
- Angela: Sting
non c'entra per niente vedrete che viene per il
nonno
- Jennifer:
signori scusate se vi disturbo, io sono Jennifer
Carter, questo è mio marito Carl e questo
è mio figlio Ector
- Tutti
estremamente incuriositi, Angela un po' trasale
come se intuisse già qualcosa
- Tutti: ( uno
alla volta) Il piacere è tutto nostro
sappiamo chi è lei
siamo tutti
suoi ammiratori
- Jennifer: sono
venuta qui dagli Stati Uniti appositamente per
conoscere Il dott. Ettore Rinaldi, ma ho saputo da
questo signore (indica Albert) che purtroppo il
dottore non è più tra noi e non
potete mai immaginarvi quanto mi
dispiace.
- Angela scatta in
piedi e guardando Jennifer intensamente
- Angela: Lei ha
conosciuto mio nonno?!
- Jennifer: non
bene! Appena di sfuggita, in quanto in veste di
osservatore è venuto sul set dove stavo
lavorando, e nella pausa mi sono avvicinata a lui
perché era l'unica persona estranea presente
sulla lavorazione e poi non nascondo anche
perché mi piaceva molto l'espressione del
suo viso. Mi ha detto semplicemente che voleva
vedere uno studio cinematografico per semplice
curiosità di turista e che gli era stato
dato il permesso di passare perché medico.
Dopo pochissimo quando mi sono voltata per vederlo
nuovamente, non c'era più.
- Angela: questo
particolare lo ha raccontato anche a noi, anche se
non siamo mai venuti a sapere con grande nostro
rammarico, il vero motivo del suo viaggio nel
vostro paese.
- Jennifer: il
motivo lo potete sapere leggendo questa lettera,
prima però vi dirò cosa avvenne
quando il dott. Rinaldi venne a trovare mio padre,
della sua visita ne ha parlato tutto il nostro
paese.
- Cambia scena.
Ettore entra in bar di ambiente americano classico,
sala ampia con quattro biliardi per giochi diversi;
si siede al banco rivolgendosi al barista
chiede:
- Ettore: per
favore conosce Billy Carter
- Interrompe la
richiesta un classico prepotente che va a sedersi
accanto ad Ettore
- L'uomo: tu chi
sei! Qui non vogliamo curiosi!
- Ettore: vede
signore, io vengo dall'Italia per parlare con
questa persona
- L'uomo: ti ho
detto che qui non vogliamo curiosi hai capito o
devo fartelo capire meglio in altri
modi?!
- Cosi dicendo gli
rovescia la birra addosso; allora il barista, un
omaccione robusto, esce dal banco e si avventa
sull'uomo
- Barista: siamo
stufi noi tutti dei tuoi modi esci di qui e non
mettere più piede in questo
locale!
- Afferra l'uomo
per il petto e violentemente lo caccia fuori dalla
porta. L'uomo cade a terra di spalle. Qualche
secondo dopo Ettore si precipita fuori ed aiuta
l'uomo ad alzarsi; questo lo guarda sbigottito,
spolverandosi i calzoni lentamente con gesto
meccanico
- Ettore: vieni
amico che ti offro una birra.. non vorrei che per
colpa mia ti fosse negata la possibilità di
entrare più in questo magnifico
locale!
- Ponendogli una
mano sulla spalla entra nel locale: tutti rimangono
sbigottiti, compreso l'uomo che guardando Ettore
entra con lui con una certa timidezza. Dopo un
attimo di silenzio..
- Ettore: barman,
prego due birre, per me e per questo mio nuovo
amico.
- Si siedono
accanto al banco e il barista serve loro la birra
tutti hanno espressioni di ammirazione per il gesto
di Ettore, risulta evidente soltanto dai sorrisi
compiaciuti
- L'uomo: mi scusi
tanto sono stato veramente uno sciocco, mi
è venuto di rivolgermi a lei in malo modo,
perché molte persone, adesso infastidiscono
il mio amico Billy.
- il barista:ecco
la birra anche per te e ringrazia questo signore
anche per la lezione
. Comunque ben tornato
tra noi.
- l'uomo: Billy
Carter. Tutti lo conoscono, perché è
il padre di Jennifer Carter
- Il barista:
è quell'attrice divenuta famosa per il
telefilm "Atlas" distribuito in tutto il mondo,
è una gloria del nostro paese. Abita nella
prima contrada uscendo a destra al numero
25
- Ettore: la
ringrazio.. vedo che avete tavoli da biliardo,
esiste anche quello per il gioco del biliardo
all'italiana? Siccome non vado di fretta, vorrei
fare una partita con qualcuno di suoi
ospiti
- Il barista: ma
certamente, è quello là in ultimo, lo
accoglieranno con molto piacere, ma l'avverto,
là giocano molto bene! E le poste sono di
solito molto alte.
- Ettore si alza,
stringe la mano all'uomo che accenna ad un sorriso
di riconoscenza, Ettore fa due passi e
- L'uomo:
signore.. grazie della birra
- Ettore: grazie a
lei della compagnia
- Al tavolo da
biliardo Ettore si avvicina mentre due giocatori
stanno giocando. Dopo pochi minuti si avvicina il
barista
- Il barista:
questo signore gradirebbe fare una partita.. (in
tono scherzoso) non lo strapazzate troppo, è
un cliente di riguardo!
- Primo giocatore:
si accomodi ..piacere di conoscerlo io sono
Tony
- Ettore: piacere
mio, mi chiamo Ettore.
- Tony: lei
è straniero vero?da dove viene?
- Ettore: vengo da
un piccolo paese vicino a Firenze,
Italia..
- Tony: ah..!
Firenze, bellissima città
Lei si
è comportato da vero signore con Arnold
..Lui è così
ma in fondo non
è così cattivo come sembra
interrompiamo subito perché siamo curiosi di
vedere come gioca.
- Iniziano la
partita dopo alcuni tiri Tony si accorge che Ettore
è molto più bravo di lui: Tutti si
fanno intorno al biliardo incuriositi: dopo un po'
di tempo e un cospicuo punteggio a favore di Ettore
, Tony con un gesto della testa dichiara la
propria impotenza stringendo la mano ad
Ettore.
- Tony: qui ci
vuole Julius. .se ha la cortesia di attendere un
momento
. , Julius è il proprietario
del negozio di fronte, quando gli telefoniamo,
lascia la moglie al banco e si precipita
qui.
- Tony chiama
Julius col telefono cellulare
- Tony:
(rivolgendosi ad Ettore) arriva subito
- Dopo pochissimo
arriva Julius: uomo di circa quarantacinque anni
alto di modi molto gentili dimostra un carattere
freddo e molto determinato.. si
presentano:
- Tony: (con un
certo rispetto) Julius, questo è l'italiano
che ti ho detto, mi pare che sia un cliente adatto
per te
- Julius: molto
onorato.. vogliamo cominciare subito?.. vuole
interessare la partita o giochiamo soltanto
sportivamente?
- Ettore: è
meglio giocare sportivamente, perché
vedendola dall'aspetto e per la sua fama credo di
avere poche speranze di vittoria.
- Julius: fino ad
ora ci sono riusciti in pochissimi.. metta le bilie
sull'acchito ed inizi pure lei.
- I primi tiri
sono a favore di Julius che pare si diverta a porre
Ettore in difficoltà: Ettore comincia allora
ad impegnarsi a fondo assumendo una espressione
estremamente seria, mentre Julius insiste nel suo
impercettibile sorriso di scherno subito stroncato
da un bellissimo tiro a cinque sponde di Ettore che
lo pone in vantaggio di punteggio; la partita
prosegue a fasi alterne in un clima molto teso. La
prima partita viene vinta da Julius con lieve
scarto di punteggio, la seconda da Ettore assai
largamente e la così detta "bella" da Julius
con un tiro di fortuna, che lo stesso giocatore
riconosce scusandosi e stringendo la mano con
espressione di stima verso Ettore. Segue un battito
di mani degli astanti.
- Julius: non
credevo che giocasse così bene, ma dove ha
imparato? Perché mi sono accorto che lei usa
i conteggi di partenza e di uscita della palla,
come fanno i professionisti.
- Ettore: La mia
professione è stata quella di medico
chirurgo. Dirigevo un ospedale e tutti i giorni ,
nelle due ore d'intervallo, pranzavamo all'interno
dell'ospedale giocando al biliardo collocato nella
stanza dei medici, e non ero nemmeno quello
più bravo! Tutto qui.
- Julius:
complimenti lei è veramente bravo.. si vede
la mano del chirurgo. Mio figlio studia medicina..
avrei moto piacere se accettasse un invito a pranzo
a casa mia.
- Ettore: accetto
con molto piacere. Sono qui per recare visita al
sig. Billy Carter per una curiosa faccenda
personale, Lui non mi conosce, la qual cosa mi
imbarazza moltissimo.
- Julius: Billy
è un mio caro amico, è il padre di
Jennifer Carter sa quell'attrice
..
- Ettore: la
conosco benissimo, anche alla televisione italiana
vediamo "Atlas".
- Julius.
Penserò io ad introdurla a Billy
- A pranzo da
Julius ambiente molto lussuoso.
- I personaggi a
tavola Julius, seduto a capo tavola la moglie Jenny
il figlio Marcus e all'altro capo del tavolo,
Ettore.
- Risulta evidente
che la famiglia dimostra un atteggiamento di
superiorità nei riguardi di Ettore, invitato
nelle vesti di un giocatore di
biliardo.
- Jenny: mi ha
detto Julius che lei è medico, è
vero?
- Ettore:
(sorridendo un po' stupito) ma certo che è
vero!
- Jenny: (con aria
di sufficienza) vede, caro signore, mio marito ha
invitato qui a pranzo, un professore universitario,
un manager di grande industria, un astronauta, un
ex senatore, perfino uno scienziato, ma realmente
non erano che professionisti del gioco del
biliardo, con i quali mio marito gioca, perdendo
molto tempo e talvolta anche molto
danaro.
- Ettore: (con
molta calma abbozzando un lieve sorriso) non
è questo il caso.
- Interviene
prontamente il figlio Marcus, col segreto intento
di mettere Ettore in difficoltà
- Marcus:Mi ha
detto mio padre che lei ha diretto un
ospedale
.io studio medicina
mi
dovrebbe spiegare un argomento di economia
sanitaria che non ho capito molto bene: cosa
è il "break even point"
- Ettore:
L'analisi della convenienza a produrre o ad
acquistare i servizi che si producono all'interno
di un centro ospedaliero inizia dall'esame dei
budget dei relativi centri di
responsabilità, per la maggior parte dei
quali la determinazione è agevole e veloce:
trattasi dei centri di produzione per
attività tariffate che presentano l'esatto
corrispondente con i prezzo per le stesse
attività prodotte all'esterno dell'ospedale.
Generalmente il calcolo del BEP, e non te ne do la
definizione per non cadere troppo nel banale, si
evidenzia ponendo in un diagramma cartesiano,
sull'asse delle ascisse le quantità di
prodotto e sulle ordinate i relativi valori: per
queste caratteristiche si determinano le curve dei
costi variabili, dei costi fissi, dei costi totali
e delle tariffe che risultano all'esterno per
l'acquisto delle stesse quantità di
prodotto. L'intersezione tra la curva dei costi
totali e quella determinata dalle tariffe è
appunto il Break Even Point. Per quantità
di produzione minori al punto d'intersezione in
cui la curva dei costi totali per la produzione
interna è superiore alla tariffa degli
stessi servizi prodotti all'esterno, è
conveniente acquistare il bene o il servizio,
anziché produrlo; per quantità
maggiori rispetto al Break Even Point si verifica
il contrario
. Caro figliolo, non posso
credere che tu non abbia capito un concetto
così semplice perché se fosse vero
sarebbe meglio per te abbandonare lo studio della
medicina e intraprendere l'attività di
venditore in quel magnifico negozio tenuto dai
tuoi genitori.
- Tutti rimangono
esterrefatti, scompare improvvisamente quella
atmosfera di supponenza iniziale, trasformandosi in
umile ammirazione verso l'ospite. Nei molti secondi
di silenzio attonito, Ettore guarda, con un lieve
sorriso tutti i familiari, facendo capire con
l'espressione del volto di avere detto la cosa
più semplice del mondo. Interrompe Julius
con espressione visibilmente soddisfatta, per aver
fatto, questa volta, centro
- Julius: ed
è pure un magnifico giocatore di
biliardo!
- La madre si
alza, con molta premura e rispetto chiede
all'ospite se vuole un caffé
- Ettore: la
ringrazio, lo prendo volentieri
- La madre:
tenterò di farlo all'italiana come lo
prendete voi
- Ettore: non
importa mi piace moltissimo anche
all'americana
. E' stata una cena
buonissima ed un'accoglienza meravigliosa. Ci
terremo in contatto perché fino da ora siete
invitati a Firenze nella mia villetta di
campagna.
- Tutti: (con
allegria) ma certamente
ah Firenze che bella
città, avevamo proprio intenzione di
visitarla il prossimo anno!
- Ettore: Il mio
indirizzo ce l'ha Julius e sapete come fare..
adesso vi devo lasciare perché devo andare a
trovare il sig. Billy Carter per una comunicazione
che devo fargli di persona.
- La madre:
è opportuno che l'accompagni Julius sia
perché è un suo amico, sia
perché sono persone molto riservate e
divenute alquanto diffidenti da quando la loro
figlia Jennifer è diventata famosa
ricevono continuamente telefonate e visite da
estranei di tutti i generi e dobbiamo capire il
loro riserbo.
- Cambia scena.
Sulla porta di casa di Billy suonano il campanello
dopo poco appare un distinto signore di modi assai
gentili
- Billy: ciao
Julius
- Julius: ciao
Billy, ti voglio presentare un mio amico, un
illustre medico di Firenze
- Billy Prego
accomodatevi
- Julius: no io vi
lascio devo tornare a casa per sbrigare alcune cose
urgenti
arrivederci Ettore .. è stato
un piacere ed un onore conoscerti.
- Ettore: anche
per me.
- Entrano in un
salotto molto elegante e Billy invita Ettore a
sedersi, anche lui accomodandosi sul divano.
Sopraggiunge la moglie Pat e dopo aver eseguito le
presentazioni del caso:
- Billy: so
già chi è lei e il motivo per cui
è venuto
- Si alza e prende
in un cassetto di un mobile un inserto con molti
fogli, estrae un lettera
- Billy: questa
è la lettera che ci ha scritto, e con tutto
il rispetto dovuto alla sua persona le dico che sia
io che mia moglie non crediamo una sola parola di
quello che ci ha scritto anche se adesso che la
conosciamo di persona siamo convinti che risponda a
verità le notizie che ci ha comunicato sul
suo conto.
- Ettore: Le
faccio una domanda: quale motivo recondito posso
avere io nel comunicarle una storia di questo
genere, se prima non conoscevo ne Jennifer, ne Lei
e tantomeno sua moglie, e come se le spiega certe
coincidenze?
- Billy: beh
non so. .vedo che il segno sulla sua fronte, a
forma di A esiste e sappiamo che il secondo nome
di Jennifer è Anna, come noi l'abbiamo
sempre chiamata
- La moglie Pat:
forse è un tatuaggio?
- Ettore: no
signora! È un piccolo angioma che mi porto
dalla nascita e mi reputo abbastanza serio da non
dover richiamare l'attenzione del mio prossimo con
simili mezzi!
- Billy: le
crediamo.. ma da persona intelligente quale
è Lei, provi ad immaginarsi al nostro
posto.. come farebbe a credere ad una storia di
questo genere?
- Dopo qualche
secondo di silenzio prende la parola Ettore un po'
sconsolato
- Ettore: avete
ragione.. però vi devo dire che non sono un
pazzo né un mitomane, che non ho strane
perversioni che mi costringono ad inventare storie
strane, che gli attributi femminili di vostra
figlia o di qualsiasi altra donna non mi incantano
più da diverso tempo
..credete quello
che vi pare
gradirei soltanto conoscere anche
il pensiero di Jennifer.
- Pat: Jennifer
è molto occupata e non ha un minuto di tempo
libero
e se dovesse leggere tutte le lettere
che riceve non farebbe altro dalla mattina alla
sera!
- Ettore alzandosi
si congeda.
- Ettore:
già.. forse è meglio così..
terrò questa storia chiusa dentro di me e
spero di dimenticare presto tutto quanto mi
è capitato
arrivederci.. mi spiace..
caro Billy.
a prescindere da ogni
avvenimento mi sarebbe piaciuto averti per amico..
adoro le persone gentili
scusate il
disturbo.
- Billy: nessun
disturbo.. e in merito all'amicizia.. non si sa
mai..
- Cambia scena. In
uno studio di Hollywood Ettore entra nell'ingresso
principale e chiede al portiere da chi può
avere il permesso per assistere alle riprese di un
telefilm che si svolge all'interno. Il portiere
telefona e dopo poco si presenta un uomo con
aspetto dirigenziale molto elegante; il dialogo si
intuisce inquadrando Ettore di spalle di fronte al
banco ove siede l'usciere.
- Il dirigente: Mi
dica.
- Ettore: vorrei
che mi fosse consentito di assistere alle riprese
che si svolgono all'interno dello
studio.
- Il dirigente: mi
spiace signore è impossibile..
- Ettore: mi scusi
se insisto sto scrivendo una sceneggiatura di un
film e mi interessa professionalmente assistere..
poi vede questi sono i miei documenti e questo
è il mio tesserino di medico, laurea
riconosciuta anche dal vostro paese, che mi
consentirebbe l'accesso come spettatore in
qualsiasi manifestazione.
- Il dirigente:
attenda che devo chiedere.
- Dopo poco arriva
un'altra persona un po' più anziana ed
ugualmente ben vestita.
- Secondo
dirigente: mi è stato comunicato che lei
è medico, le spiace mostrarmi il suo
tesserino.. bene.. si accomodi l'avverto
però che deve rimanere fermo dove le
dirà il direttore di scena ed in assoluto
silenzio
lasci pure il suo documento in
portineria dove le consegneranno un lasciapassare
che metterà al taschino della giacca in
maniera visibile.
- Ettore dopo aver
seguito le istruzione segue il dirigente che lo ha
atteso, fa cenno di seguirlo, arrivati sul set
parla in un orecchio ad un giovane il quale fa
cenno ad Ettore dove deve porsi. Il dirigente
stringe la mano ad Ettore e facendo segno di
rimanere in silenzio se ne va.
- Si odono urla e
grida degli attori in una scena d'azione e dopo
qualche tempo il regista con un
megafono.
- Il regista:
buona questa.. quindici minuti di pausa
- Si ode un brusio
di persone. Atmosfera di rilassamento gli attori
parlano tra sé, alcuni si siedono, altri si
aggiustano le vesti di scena, il regista accende
una sigaretta, anche se i cartelli ben visibilmente
lo vietano. Tranne gli attori che vestono abiti di
scena, tutta la troupe veste in abiti casual
volutamente trasandati, risalta quindi l'eleganza
di Ettore che come avviene in un ambiente dove
tutti si conoscono viene notato dagli astanti, con
sguardi di sfuggita come se Ettore non interessasse
più di tanto. Anche Jennifer Carter lo
guarda di sfuggita poi come se ci ripensasse lo
guarda nuovamente, si volta si sofferma e lo
riguarda nuovamente. Quindi con ostentata
indifferenza si rivolge al direttore di scena ed
evidentemente s'immagina la richiesta dell'attrice
circa l'identità di Ettore. L'uomo guardando
Ettore fa segno con le spalle di non conoscerlo,
Jennifer allora finge indifferenza camminando e
parlando con un attore si avvicina ad Ettore senza
far parere l'intenzione di interessarsi
all'estraneo. Arrivata vicino si volta verso Ettore
e con curiosità del tutto femminile lo
guarda nuovamente e con un sorriso appena
abbozzato
- Jennifer: buon
giorno, cerca qualcuno?
- Ettore: no
grazie, sono qui per una semplice curiosità
di turista.
- Jennifer:
è strano che l'abbiano fatta
passare
- Ettore: sono
medico e come tale posso accedere quasi dappertutto
poiché all'occorrenza potrei essere sempre
utile.
- Jennifer fa un
breve cenno di apprezzamento con la testa, poi
seria lo guarda brevemente negli occhi, guarda il
piccolo angioma sulla fronte di Ettore mostrando
come un istantaneo e indefinito pensiero le
passasse per la testa. Si distoglie immediatamente
- Jennifer:
arrivederci, devo ricominciare.
- Ettore:
arrivederci Jennifer..
- Jennifer
sentendosi chiamare per nome si volta
repentinamente con un sorriso interrogativo, Ettore
saluta con la mano e con la mano risponde Jennifer
che se ne torna sul set scuotendo la testa come se
fosse divertita da quell'incontro.
- Cambia scena.
Termina il lavoro sul set per la pausa pranzo.
Jennifer guarda verso il posto dove stava Ettore
che non c'è più, con un lieve sorriso
scuote la testa e riprende a parlare con i colleghi
incamminandosi fuori dal set.
- Ritorna la scena
precedente
- Jennifer: In
questa documentazione che il dott. Rinaldi ha
inviato a mio padre, come vede è una lettera
lunghissima, che in tutto sono più di
cinque pagine potete sapere il segreto che volete
conoscere, che coincide col motivo del mio viaggio
in Italia, però prima, vi prego di
raccontarmi tutto di lui, per i motivi che dopo
saprete, ho bisogno di conoscerlo più a
fondo possibile.
- Angela: era un
uomo eccezionale e specialmente con me aveva un
rapporto straordinario. Anche senza vederlo
avvertivo sempre la sua presenza e sembrava che lui
lo sapesse perché quando mi voltavo
improvvisamente per guardarlo aveva già sul
volto quel suo caratteristico, intrigante e
meraviglioso sorriso che non potrò mai
dimenticare; una volta proprio quando tornò
dagli Stati Uniti, ed era un mese che non lo
vedevo, stavo eseguendo un concerto nel teatro
della nostra cittadina; stavo eseguendo musiche di
Chopin, Beethoven e Mozart ma un brano che a lui
piaceva moltissimo, "Rustle of Spring" di Sinding
non era in programma.
- Scena del
concerto con Angela al pianoforte mentre suona il
Rondò in la minore op. 511 di
Mozart
- MOZART: RONDO'IN
LA MINORE OP, 511 per 30 secondi
- Dopo 30 secondi
il brano s'interrompe, Angela sorride a bocca
chiusa con gli occhi pieni di gioia, guardando la
tastiera, senza volgere gli occhi altrove, essendo
sicura della presenza del nonno. Dopo circa 5 o 6
secondi d'interruzione inizia a suonare il brano di
Sinding; interruzione di 5 secondi poi inizia il
brano :
- "MORMORIO DI
PRIMAVERA" DI SINDING
- per intero.
Viene inquadrato Ettore che sorride, appena entrato
in sala, continua a sorridere scuotendo la testa e
contenendo a mala pena la commozione .
- Tutti rimangono
meravigliati per il repentino cambiamento del
programma. Perfino dietro le quinte si vedono
persone che si guardano sbigottite. Ettore allora
si avvicina ai limiti del palcoscenico come per
essere più vicino possibile ad Angela che
questa volta lo guarda sorridendo, eseguendo
magistralmente il brano preferito dal nonno. Quando
Angela termina di suonare tutti comprendono che la
musica fuori programma era dedicata a quell'uomo
che in piedi la stava guardando, il pubblico si
alza in piedi applaudendo, si alza pure Angela e
con un gesto accenna al nonno, facendo capire che
il brano era a lui dedicato.
- Ritorna la scena
precedente in cui Angela racconta a Jennifer
- Jennifer: Il
destino ha voluto che non ci incontrassimo; come
vorrei adesso ritornare al momento di quel
fuggevole incontro, per conoscerlo, per parlargli,
per ascoltarlo
. Ritengo che avere vicino una
persona simile sia stato per voi una vera
fortuna.
- Adesso credo
veramente a ciò che prima sembrava a mio
padre e a me una storiella di un mitomane. Comunque
mi ha indotto a venirvi a trovare per un'altra
strana coincidenza che vi
mostrerò
la cosa più
incredibile, ma prima però, vi prego,
raccontatemi ancora di Ettore.
- Angela: Un altro
singolare aspetto del suo carattere si può
rilevare da un altro episodio che ci ha raccontato
circa il suo viaggio in America, anche se a quanto
pare, questo non fosse stato l'unico motivo che
lo ha condotto nel vostro paese. Non so se questo
era un difetto, ma mio nonno era di una ostinazione
tenace, abbinata ad una ingenuità
disarmante. Il motivo della sua visita negli Stati
Uniti era anche questo: mi disse quando mi
raccontò il fatto, che doveva conferire con
i responsabili della politica mondiale per dare il
suo contributo alla causa della pace, contro le
guerre ed ogni altra forma di sopruso, perpetrata
da stati a regime non democratico e soprattutto
contro la pena di morte e contro la tortura.
Ciò che per una persona comune appare
pazzesco, per lui era la cosa più normale
del mondo, quando l'argomento tratta di concetti di
alto valore morale e spirituale non conosceva
ostacoli
mi raccontò come riuscì
a parlare col segretario generale delle nazioni
unite.. una storia assolutamente incredibile, come
certamente era lui stesso. Quando si
presentò alla portineria del Palazzo di
vetro
- Cambia scena:
L'ingresso del palazzo di vetro. Di spalle viene
inquadrato Ettore a figura intera: parla con un
usciere; l'usciere telefona, dopo poco interviene
una persona che fa gesti di diniego a Ettore;
Ettore insiste; la discussione si fa animata ,
interviene un'altra persona che fa un gesto ad
Ettore di calmarsi confermando il diniego; Ettore
continua ad insistere; intervengono due guardie che
invitano Ettore ad uscire. Ettore si rifiuta, la
discussione prosegue fin a quando interviene un
auto della polizia ove Ettore viene fatto salire
a forza.
- La scena si
svolge presso la stazione di polizia nell'ufficio
del comandante.
- Il comandante :
Lei dice di essere medico, di avere una missione da
compiere, per questo vuole conferire col segretario
generale delle nazioni unite.
- Ettore:
certamente, proprio cosi!
- Il comandante :
vuole parlare anche col presidente degli stati
uniti, o anche con lo zio Tom?
- Ettore: Lei
è molto spiritoso, e dal suo aspetto si vede
che ha il manganello facile, pronto ad usarlo o a
farlo usare anche quando non ce ne è affatto
bisogno come nel mio caso.
- Il comandante :
deve sapere caro "dottore" come lei dice di
essere, che noi perdiamo del tempo prezioso con
pazzi ed invasati come lei che credono di avere
chissà quale missione da compiere,
pretendendo di disturbare alte personalità
per l'unico squallido scopo di porsi sotto i
riflettori della pubblicità! Non voglio
dilungare oltre questa inutile discussione. Penso
che dovrebbe vergognarsi, alla sua età di
assumere simili atteggiamenti; per adesso la
dobbiamo fermare per accertamenti, e siccome non
siamo soltanto dei manganellatori le mettiamo a
disposizione un telefono dimodochè possa
comunicare col suo avvocato o con la sua
ambasciata.
- Due giorni dopo
nello stesso ufficio, il comandante parla con uno
dei suoi funzionari, mostrando un articolo sul
giornale:
- Il comandante :
ma guarda un po' qui! Questo italiano sembra che
sia davvero un medico e a quanto pare anche un
personaggio famoso nel campo dell'economia
sanitaria!.... lo ha comunicato alla stampa il
preside dell'università di Yale, ove questo
individuo, sembra abbia presentato alcune sue
pubblicazioni. Ha garantito per lui!... guarda
qui!.. sembra che noi abbiamo compiuto una
"inaudita aggressione"
mandalo via, non ne
voglio più sapere!
- Il funzionario :
Ma sarà il caso di mandarlo via adesso?
All'uscita c'è un putiferio di giornalisti,
che certamente non sono a nostro favore!
- Il comandante :
lo mandiamo via adesso, ma prima lo faccia venire
qui, devo dirgliene quattro
- Entra Ettore
accompagnato dal funzionario
- Il comandante :
Lei è libero di andarsene, però deve
sapere che noi rischiamo la vita tutti i giorni per
la sicurezza di tutti coloro che calpestano il
nostro territorio, che siano cittadini o stranieri,
dottori o netturbini, dica anche questo ai
giornalisti che incontrerà fuori di qui;
è stato nostro dovere portarlo via dal
Palazzo di vetro, perché le persone non
hanno scritto in fronte chi sono! E con gli episodi
di terrorismo cui stiamo assistendo, sono anche
pericolose le persone eleganti come lei. Questo
articolo di cui lei è evidentemente
l'ispiratore lo reputo una vergogna, perché
questa sezione e tutto il corpo di polizia non
merita essere descritto in questo modo! Se ne vada
per favore!
- Ettore: Trovo
che lei ha perfettamente ragione. Mi permetta, la
prego di dirle alcune cose: ho telefonato al
rettore dell'università di Yale
perchè essendo un collega che è stato
ospite in Italia per un ciclo di studi era l'unico
che potesse informarvi circa la mia
identità e sopra a tutto riguardo alla mia
salute mentale. Non ho ispirato questo articolo e
per nessun motivo mi sarei mai permesso di farlo,
perchè sono cosciente del vostro sacrificio
e del vostro prezioso servizio che rendete alla
società; ritengo sia mio dovere informare i
giornalisti sul trattamento civile che ho ricevuto,
e delle vostre buone ragioni per agire così
come avete fatto! Anche io odio ogni forma di
sciacallaggio di qualche giornalista di pochi
scrupoli, e mi sembra che questo articolo ne
costituisca proprio un esempio. Vedrà che
domani apparirà anche un altro articolo
sulla stampa e di questo ne sarò realmente
l'ispiratore.
- Il comandante:
La ringrazio
. anche se non ho capito il
motivo della sua visita al palazzo delle nazioni
unite. La informo che è mio dovere,
però sapere dove alloggia e quali siano i
suoi spostamenti.
- Ettore: circa il
mio desiderio di incontrare il segretario generale
dell'ONU lo leggerà domani sul giornale per
quanto riguarda il mio domicilio qui negli Stai
Uniti, le comunico che attualmente sono alloggiato
presso l'Hotel Riz nella quinta strada.
- Il giorno dopo
nell'ufficio del comandante della stazione di
polizia, lo stesso comandante col un giornale in
mano fa chiamare lo stesso funzionario del giorno
precedente:
- Il comandante:
Il nostro amico è stato di parola guarda che
bell'articolo ha fatto scrivere! Non è
frequente che la stampa scriva così di noi!
Dammi il numero dell'Hotel Riz
. Grazie
.
col pretesto di un controllo lo voglio proprio
ringraziare
pronto
qui è la
stazione di polizia, vorrei parlare col dott.
Ettore Rinaldi
come?.....è
sicura?...
- (rivolgendosi al
funzionario) mi ha detto che il dott. Rinaldi
è stato convocato dal segretario generale
delle nazioni unite!!!... che lei non sa chi sia il
dott. Rinaldi, conoscendolo soltanto dai suoi
documenti, però garantisce
l'autenticità dell'invito che ha ricevuto
.incredibile!!!!
- Ufficio del
segretario generale delle Nazioni unite, un
funzionario accompagna Ettore dentro
l'ufficio:
- Il segretario:
Prego si accomodi, ho letto sul giornale le
avventure che gli sono capitate per venirmi a
trovare, ed ho anche notato il suo nobile articolo
in difesa della polizia che chiunque al suo posto
ne avrebbe scritto l'esatto contrario
dovrebbe aver informazioni molto importanti da
comunicare, considerata che è persona in
grado di intendere e di volere e di elevato livello
culturale!
- Ettore:
comunicare con la sua persona per me è
motivo di grande privilegio, ma mi creda, il motivo
che mi ha spinto a tanto è una grande
angoscia che mi turba da tempo a causa della
situazione internazionale e soltanto attraverso
alcune raccomandazioni che le farò, e
attraverso le difficoltà che naturalmente
dovevo superare per incontrarla, mi liberano da
questa pena.
- Il segretario:
mi dica, quali sarebbero queste comunicazioni. Oggi
mi sono preso un giorno di riposo ed ho tutto il
tempo per ascoltarla.
- Ettore: ritengo
che l'organizzazione delle nazioni unite abbia come
preminente compito di evitare le guerre, che
dovrebbero essere messe al bando da chiunque
iniziate e sia pure per qualsiasi giusto motivo
intraprese.
- Il segretario:
(sorridendo con ironia) ah
è una
ottima idea! E come farebbe al mio
posto?
- Ettore: forse
farei di più (il sorriso del segretario si
fa lievemente più amaro) inizierei dalla
proposta di una riforma generale
dell'organizzazione, che non è più al
passo con i tempi nostri: inizierei con i seguenti
provvedimenti, o almeno a proporli, lasciando ad
altri eventualmente la responsabilità di non
approvarli:
-
- 1) Eliminazione
del consiglio di sicurezza e della sua assurda
procedura.
- 2) Attribuzione
dei pieni poter all'assemblea con un nuovo statuto
che ne indichi tutti i vari tipi di maggioranza
necessari per assumere le più disparate
decisioni in ordine di importanza partendo dalla
maggioranza semplice alle maggioranze più
qualificate fino a quella prossima
all'unanimità, escludendo dalle decisioni
tutte quelle delibere che comportano situazioni
sfavorevoli o di pericolo ad un o più
stati.
- 3) Riforma di
tutto l'apparato burocratico riducendolo al minimo
indispensabile, con la massima automazione dei
servizi con l'eliminazione drastica di tutto
ciò che comporta spese inutili o di
utilità non indispensabile.
- 4) Introduzione
di una normativa da rendere obbligatoria per tutti
gli stati membri, per attuare libere elezioni a
suffragio universale, per eleggere le
autorità politiche poste al governo di
ciascuno stato, per la durata massima di sette
anni, con i relativi capi di governo
immediatamente rinnovabili con maggioranze
più qualificate. Obbligo di ciascuno stato
di ospitare le commissioni di controllo deliberate
dall'Assemblea, costituite da rappresentanti di
almeno sette stati membri, aventi lo scopo di
garantire ai cittadini il regolare svolgimento
delle operazioni elettorali del proprio paese.
- 5) L'obbligo di
tutti gli stati della terra di essere parte
dell'assemblea delle nazioni unite, per poter
usufruire dei benefici in tutti i campi, della
protezione e del riconoscimento internazionale con
l'obbligo di contribuire alle spese della
organizzazione, nei tempi dovuti, in ordine alla
popolazione di ciascuno stato e in proporzione al
relativo prodotto interno lordo.
- 6) Abolire la
pena di morte e la tortura
- 7) Costituire
una commissione esecutiva eletta dall'assemblea con
una durata di sette anni, con le funzioni di
eseguire le delibere della stessa assemblea, con la
possibilità da parte di quest'ultima di
sostituirne i membri parzialmente o totalmente in
qualsiasi momento, motivatamente.
- 8)
Possibilità dell'ONU di esercitare il potere
sostitutivo, per gravi motivi, all'interno degli
stati membri, per inadempienze gravi o per delitti
di genocidio o di gravi
discriminazioni.
- 9) Elezione del
segretario generale con i compiti di presiedere
l'assemblea e della commissione esecutiva, in
carica per sette anni con possibilità
immediata di rimozione da parte della stessa
assemblea con maggioranza qualificata, con obbligo
della motivazione, rinnovabile a maggioranza
qualificata.
- 10) Rendere
obbligatoria " erga omnes" ogni risoluzione
dell'ONU regolarmente approvata.
- 11) Formare una
forza internazionale di polizia costituita dalle
forze armate di ciascun paese il cui fondamentale
scopo sia quello di essere a disposizione della
commissione esecutiva per dirimere i conflitti
internazionali in difesa delle popolazioni di tutti
gli stati membri e contrastando soprusi e violenze
di ogni genere a difesa dei più deboli e
propugnando sempre la forza della ragione contro le
ragioni della forza.
- 12) Tutte le
forze armate dei diversi paesi costituiranno come
in una orchestra tutti gli strumenti la cui
direzione spetta al segretario generale che di
volta in volta eseguirà le nomine necessarie
per l'uso della forza , che dovrà essere
esperita sempre in ultima analisi dopo aver
esperimentato reiteratamente, qualsiasi via per la
definizione pacifica di ogni controversia
internazionale.
- 13) Potenziare e
porre a disposizione dell'assemblea tutti gli
organismi esistenti quali la FAO, l'UNESCO,
l'UNICEF ed altre con le relative assegnazioni di
bilancio.
- 14)
Dichiarazione dei principi fondamentali che ciascun
stato membro dovrà osservare. inerenti la
convivenza civile e pacifica all'interno del
proprio stato e nell'ambito internazionale tra i
vari stati.
- 15) Eliminare il
principio della non ingerenza negli atti o nei
fatti interni ai paesi quando siano lesivi dei
diritti fondamentali dell'individuo
-
- Il segretario:
lei vedo che vive in una atmosfera di pura utopia.
Se l'utopia fosse equivalente alla realtà
sono sicuro che farebbe meglio di me, come lei ha
affermato! Forse non si rende conto delle
diversità abissali di cultura e di
tradizioni che vi sono tra i vari stati e quale
squilibrio provocherebbe anche la sola proposta di
uno dei principi che lei asserisce? Parte dei quali
peraltro sono al nostro interno già
operanti. Eppure lei mi sembra una persona
intelligente anche a quanto ho letto sui
giornali.
- Ettore: sig.
segretario, a prescindere da ogni valutazione di
carattere personale, anche l'idea di Cesare
Beccaria contro la pena di morte, ai suoi tempi,
era considerata pura utopia, e gli stati per
diverso tempo dopo, continuarono nelle esecuzioni
capitali. Oggi però nella nostra grande e
civile Unione Europea la pena di morte è
stata abolita, quindi ritengo che principi
universalmente validi, e ritenuti tali da ogni
persona per bene, debbano essere divulgati,
pubblicizzati, proposti e magari bocciati,
riproposti nuovamente con eventuali modifiche che
vadano nel senso dello spirito dei principi e non
stancandosi mai di propugnarli. Comincerà
una esigua minoranza a considerarli, ma continuando
a condurre questa giusta battaglia prima o poi ogni
paese civile si allineerà al sistema della
convivenza pacifica nell'ambito di una giustizia
universale. E siccome il tempo conduce al
miglioramento degli uomini come storicamente
è dimostrato, non certamente queste proposte
ma altre assai migliori verranno universalmente
approvate ed attuate. L'importante è
iniziare a far conoscere l'esistenza di principi
del genere, indurre ai dissenzienti a avvertire le
responsabilità delle loro posizioni
contrarie, a cercare con loro le cause per condurli
ad assumere almeno ad una parte delle proposte e
così via fino all'obbiettivo finale della
piena attuazione dei principi fondamentali del
vivere civile.
- Il
segretario:(dopo alcuni secondi di silenzio , si
tocca il mento, fa un legger cenno di assenso)
Venga che andiamo a prendere un caffé
- Al bar interno
del palazzo di vetro
- Il segretario:
come lo vuole il caffé? All'italiana, come
lo prendo io, oppure all'americana?
- Ettore : come lo
prende lei è il miglior caffé
la ringrazio tanto per avermi ricevuto.. è
stato un grande onore, e mi scusi per qualche frase
un po' arrogante rivolta nei suoi riguardi, non
avrei mai dovuto permettermelo. Lo ammiro molto non
tanto per la carica che ricopre, ma sopra tutto
perché è persona di gentilezza
estrema.
- Il segretario :
beh ma anche io non sono stato tanto tenero con
lei! Non se ne vada così
la faccio
accompagnare dal mio segretario
..terrò
conto delle sue idee
dopotutto mi piacciono
molto! Lei è una persona molto
singolare
e mi farebbe piacere poterla
rivedere, se ce la fa nuovamente a superare le
barriere che mi tengono prigioniero.
- Ritorna la scena
nel giardino di casa Rinaldi, con Angela, Jennifer,
Carl, il bimbo, Miriam, Matilde, Albert e
Massimo.
- Jennifer:
Ecco
. questa è la lettera che il dott.
Rinaldi ha spedito a mio padre.
- La scena cambia.
Ettore è alla tastiera del computer e con la
propria voce enuncia il contenuto di quello che sta
scrivendo pur rimanendo a bocca chiusa.
- Ettore: Egregio
sig. Billy Carter, per ricerche fatte in internet
sono venuto a sapere il suo indirizzo ed ho anche
saputo che ella è il padre di Jennifer
Carter. Le premetto che prima di quanto mi è
capitato che di seguito le spiegherò non
conoscevo sua figlia, guardando di rado la
televisione. Per assicurarla che questa lettera non
le proviene da un pazzo o da un fanatico o da
qualsiasi altra persona affetta da strane
perversioni, le invio il mio curriculum che dagli
indirizzi ivi indicati lei potrà sempre
verificarne la veridicità, Premetto anche
che non sono un fan ne di Jennifer e ne di
nessun'altra persona . Le invio anche una
fotografia del mio volto perché ha un
particolare significato per l'episodio accadutomi.
Come potrà leggere dal mio curriculum adesso
che sono in pensione ho assunto la carica di
presidente ed operatore di una associazione
benefica che assiste anche i malati
terminali
- Cambia scena (un
racconto all'interno di un racconto) sull'ambulanza
si vedono di fronte l'autista ed Ettore nella
classica divisa già veduta in una scena
precedente.
- Ettore: ecco
siamo arrivati. Alfredo prendi il
materiale
- I due entrano
con una valigetta in una casa di campagna: due
piani; una signora anziana del pian terreno
consegna ad Ettore le chiavi di casa del primo
piano.
- La signora
anziana: prenda, ecco la chiave dottore, oggi sta
peggio del solito
non ha mangiato niente da
due giorni si rifiuta anche di bere.
- Ettore: Adesso
le somministreremo un forte calmante per il dolore
e le somministreremo anche una soluzione
fisiologica glucosata.
- La signora
Anziana: ma
se lo dice lei dottore
ma
non so quanto sia giusto prolungare la sua
sofferenza.
- I due salgono al
primo piano ed entrano in una camera arredata
decorosamente con mobili d'epoca di un certo gusto
sul letto giace una donna di circa ottanta anni,
magrissima con grandi occhi spettrali, e con
lineamenti che ricordano, ormai vagamente,
un'antica nobile bellezza.
- Ettore: come sta
oggi Marta?
- Marta: male
dottore
male ..sento che ne avrò
ancora per poco..
- L'infermiere
cambia il flacone sul sostegno metallico innestando
il contenuto nel tubetto con l'ago già in
vena della paziente.
- Ettore: ecco
fatto.. vedrà che adesso si sentirà
meglio le abbiamo somministrato anche della
soluzione glucosata che contribuirà a
rinforzare l'azione dell'antidolorifico.
Tornerò presto a farle visita. Ora la
dobbiamo lasciare perché abbiamo un altro
servizio
- Marta: (con
impeto) no dottore lei rimanga, ho un importante
messaggio per lei. Io sono una medium e ho per lei
una comunicazione che le devo fare, ma dobbiamo
essere assolutamente soli altrimenti
l'entità non si presenta, ho avuto questa
comunicazione, ben chiara e perentoria, che mi ha
molto impressionato, perché non ricordo se
ero sveglia o dormivo tanto è stato cosi
stranamente reale!
- Ettore: si.
si
sicuro, ma adesso si rilassi, purtroppo me
ne devo andare da altre persone che hanno bisogno
di me.. le assicuro che tornerò
presto.
- Con tutte le
forze che le rimanevano Marta afferra con le mani
il braccio di Ettore facendo quasi cadere il
sostegno della flebo subito sostenuto
dall'infermiere
- Marta: dottore!
Lei non mi crede vero? Le assicuro che si tratta di
una cosa seria.
- Ettore, con modi
da persona paziente, acconsente alla richiesta pur
rimanendo incredulo:
- Ettore: Alfredo
vai pure te a finire il giro, passa però
prima dalla sede dove è pure di servizio il
dott. Di Giacomo che verrà con te , se ce la
fai entro un'ora vieni a riprendermi, altrimenti
farò una girata a piedi, che mi farà
anche bene.
- Quando
l'infermiere se ne è andato
- Ettore: mi dica
mia bella signora
- Passano circa
trenta secondi e la signora tace guardando
intensamente il volto di Ettore.
- Ettore: sono qui
con lei che aspetto.. comunque anche se non ha
niente da dirmi rimarrò ugualmente qui con
lei! Contenta
dovrò
però..
- Ettore non
finisce di parlare che la donna gli afferra il
polso chiede gli occhi e con una lieve scossa del
corpo emette un suono indistinto mentre la fronte
s'imperla di sudore, inizia a parlare con una voce
diversa molto limpida di giovane donna. Ettore
trasale
- L'entità:
ho avuto il permesso di farti una comunicazione
tramite il corpo di questa medium. Noi sentiamo la
tua sofferenza a causa degli umani
comportamenti
. quanto hai cercato nel tuo
intimo essere, per tutta la vita, adesso rivive,
nuovamente nata in differente tempo e in differente
luogo e in differenti costumi per te inaccessibili
per il disegno dell'Altissimo che a noi non
è dato conoscere.
- Ettore:
(concitatamente) Marta! Svegliati
.. ma tu chi
sei
.dimmi chi sei
- L'entità:
non fare più domande, non c'è
tempo.. Marta godrà della nostra pace
adesso
devo finire,
c'è poco
tempo
nella tua precedente vita hai condotto
un esistenza pervasa da un amore grande l'eco del
quale ancora permane nell'universo da noi abitato,
che fu di breve periodo e terminato nel giardino di
pace di Missolungi: tua passata sposa è
adesso grande attrice che potrai ammirare nella
nuova forma dove si finge la vita pervasa da
orribili violenze. In un futuro non troppo lontano
il suo amore materno ti educherà ad una
grande missione. Con noi vivrai dopo con una
felice esistenza.
- Cambia scena e
appare nuovamente Ettore che scrive la
lettera:
- Ettore: (sempre
a bocca chiusa ma udendo la sua voce) Caro Billy
capisco perfettamente che tu non mi crederai come
farei io al tuo posto e come farebbe ogni persona
anche di media intelligenza, ma per me è una
liberazione condividere con te e per tuo tramite
con Jennifer, questa strana incredibile esperienza.
Sento di non poterla raccontare che a te proprio
perché non ti conosco. In famiglia
assolutamente non potrei per una strana sensazione
che assolutamente mi impedisce di farlo. Credimi
è un episodio che mi ha sconvolto e turbato
profondamente. Per essermi informato
sull'argomento il linguaggio usato
dall'entità è tipico delle
comunicazioni esoteriche. Usano frasi criptiche che
spesso non si capiscono o si capiscono dopo a fatti
avvenuti, inoltre descrivono con perifrasi i
moderni prodotti della tecnologia per loro evidente
rifiuto a pronunciarne il nome. Avrai notato che
per dire televisione hanno usato la frase "nuova
forma dove si finge la vita pervasa da orribili
violenze"per le immancabili uccisioni che
usualmente riproducono questi spettacoli a loro
sgraditissimi.
- Ritorna la scena
della donna in trance distesa sul letto
- L'entità:
devi ricordare che adesso siete due individui
diversi con altri destini e a te non è dato
svelare ad Anna, alias Jennifer quanto a te
comunichiamo. Saprà ella da altre fonti.
Riceverai molto dolore per l'altrui mancanza di
fede in ciò che adesso sai. Parla a chi sa
ricevere.. influssi negativi
. non tacendo ad
altri, le tue idee di giusta vita nei popoli e tra
i popoli dovrai comunicare al grande responsabile,
con grandi difficoltà riuscirai con l'aiuto
dell'Altissimo.
- Ettore:
(Concitato) non capisco
..non capisco
chi sei
- L'entità:
non c'è tempo, capirai da un uomo
sensibile
- Impercettibilmente
la donna prende sul comodino situato dalla parte
opposta, ove siede Ettore, un foglio una busta da
lettere, già aperta ma vuota, poiché
unica carta disponibile; prende insieme un lapis e
scrive sul foglio posizionato sul letto,
all'altezza della gamba della donna, quasi nascosto
alla vista di Ettore. Finito di scrivere glielo
porge.
- L'entità:
(con tono solennemente didascalico) dopo i numeri
studierai, adesso ascolta,
. noi guardiamo a
te molto volentieri. sei intelligente, giusto e
con noi godrai della grande pace celeste. Tu presto
hai compreso il grande amore universale nelle
componenti di amore coniugale amore filiale e amore
paterno che rivivrai in tutte le meravigliose
forme. Finirà la tua sofferenza perenne e
sarai in pace con la donna che il Signore ti ha
assegnato. Perdona in lei i difetti e dimenticali,
scopri le sue virtù e
ricordale.
- Meccanicamente
Ettore mette in tasca il foglietto.
- L'entità:
nei testi Veda e nelle verità delle
Upanischad, in Platone Aritotele e Pitagora
tornerai ad essere secondo loro dottrina fin quando
ti sarà concesso di godere dell'amore delle
stesse persone a te care, in qualità di un
amore diverso con lo stesso segno in fronte. Grande
dono avrà la grande attrice quando il doppio
dei tuoi anni sarà la sua metà.
- Ettore: come
devo chiamarti
. Non capisco cosa
dici!
- L'entità:
.. devo andare, devo andare! ..pace
pace a te.
.lei è gia con noi
- Marta apri gli
occhi: sono sbarrati rivolti al soffitto della
camera emette un forte grido come fosse tornata
all'inferno e con un gesto inconsulto aprendo le
braccia getta a terra l'asta della flebo staccando
il tubo di connessione: Ettore agitatissimo cerca
di riprendere l'asta, me vedendo che ormai è
del tutto inutile le pone una mano sulla fronte
chinandosi su lei
inizia piano il brano
musicale:
- "VALZER TRISTE"
DI SIBELIUS
-
- Ettore:
Marta
Marta
. Marta rispondi per
l'amor del Cielo
..
Marta
..
- Marta ormai
esangue giace immobile sul letto, Ettore dopo molti
secondi e dopo essersi ripreso, le chiude gli occhi
con un lento e delicatissimo movimento della mano
quindi le dà un bacio sulla fronte e
guardandola, passa con lei un tempo abbastanza
lungo: si vede il volto di lei ritornato
stranamente sereno, con un lievissimo sorriso che
ne distende i suoi nobili lineamenti, poi viene
inquadrato il volto di Ettore con espressione molto
pensierosa, le tiene una mano; dopo qualche tempo
lentamente , quasi in punta di piedi esce
voltandosi a guardarla con espressione
compassionevole.
- Torna la scena
di Ettore alla tastiera del computer
- Ettore: Billy
carissimo, una cosa è chiara per me: la
mancanza assoluta di qualsiasi forma di frode o
finzione da parte di questa povera donna, pertanto
mi sono recato da un noto medium che abita a Torino
qui in Italia.
- La scena mostra
Ettore seduto ad una scrivania in un normale studio
professionale di fronte ad una persona di mezza
età di carnagione chiara e con occhi di un
celeste chiaro.
- Ettore: mi sono
permesso di disturbarla non per usufruire delle sue
prestazioni professionali di avvocato bensì
per altre sue competenze di cui mi ha parlato un
nostro comune amico, Il dott. Bencini Maurizio
- Il medium: ah
si.. Maurizio.. mi sta curando da tempo un
noiosissimo diabete, è un carissimo amico..
anche lei è medico?
- Ettore: si..
- Il medium:
complimenti è una bella professione.. mi
dica
- Ettore: Maurizio
mi ha detto che lei è medium, e mi ha
raccontato il resoconto di alcune sedute cui ha
partecipato rimanendo sconvolto per le sue
eccezionali qualità
- Il medium:
no
deve sapere dottor
come ha detto che
si chiama
- Ettore: Ettore
Rinaldi
- Il medium: deve
sapere dott. Rinaldi che io non ho nessuna
eccezionale qualità. Nelle sedute che faccio
con altri appassionati di essoterismo, io
semplicemente svengo e non ricordo niente di quello
che faccio o dico
mi viene raccontato
a
limite potrei anche non crederci se non fossi
sicuro della buona fede dei miei amici e del loro
livello culturale
. Esistono però, come
i miei amici mi hanno riferito, alcune prove
concrete, i cosi detti "apporti" costituiti da
piccoli oggetti come anelli collanine che
comparirebbero nelle mie mani quando sono in
trance, ecco vede, questo anello è un
apporto
la specifica letteratura a riguardo
ci dice che non trattasi di creazione bensì
di trasferimento da luoghi ove questi oggetti sono
perduti e allo stato di res nullius
e sempre
di poco valore commerciale, essendo anche questa
una regola di natura esoterica; ma mi dica in che
cosa posso esserle utile
- Ettore: ho
ricevuto uno di questi messaggi da una donna che
abitava nei dintorni di Firenze, che ritengo mi
abbia comunicato nello stato di trance, che adesso
è defunta.
- Il medium: Marta
Goggioli?
- Ettore:
(meravigliato) si proprio lei, come fa a
conoscerla?
- Il medium:
niente di strano, i medium, seri, viventi sono
pochissimi e ci conosciamo quasi tutti.. mi
dispiace tanto che sia morta anche se ora avrebbe
avuto un età molto avanzata.. può
essere certo che il messaggio che ha ricevuto non
è una truffa.
- Ettore: Guardi
me lo sono trascritto quasi per intero compreso
quello strano lessico..
- Il medium:
(prendendo il foglio e mettendosi gli occhiali) si
è il linguaggio classico...
- Ettore:
francamente a queste cose credevo poco ma adesso
sono molto perplesso.
- Il medium legge
in silenzio e annuisce leggermente con la testa
come di qualcuno che ha capito
- Il medium: senta
mi ci vorrà del tempo, devo sentire, se lei
lo consente, l'interpretazione di un mio caro amico
che in questo campo è eccezionale. Le
assicuro la più completa discrezione. Se mi
da il suo indirizzo le risponderò per
scritto
- Ettore: ecco
(porge il proprio biglietto da visita) la ringrazio
tanto.. quanto le devo per il disturbo
- Il medium: ma
per carità!...mi saluti Maurizio se ha
opportunità di vederlo.
- Cambia scena:
solita panchina e tavolino sotto il pergolato del
giardino della villa Rinaldi. Ettore sta leggendo
una lettera, mentre la guarda si ode la voce de l
medium avvocato
- Voce del medium:
caro dott. Rinaldi le invio, per così dire,
la traduzione del messaggio che lei ha ricevuto
dall'entità presente in Marta: naturalmente
lei può credere o meno a quanto
leggerà, ma è il significato che
siamo riusciti a ricavare da quello che lei ha
comunicato
..
- Stessa scena
stesso momento, sopraggiunge Angela
(adulta)
- Angela: cosa
stai leggendo? Hai qualche brutta
notizia?
- Ettore: ma
certo che no bambina mia
- Angela: la
bambina tua è molto preoccupata per te! Da
un po' di tempo ti vedo strano, a volte triste, mi
hai sempre detto tutto
hai problemi di salute
che non vuoi dirci?
- Ettore: ma no,
stai tranquilla, sto benissimo!
- Angela: fammi
vedere quella lettera che ha messo in
tasca.
- Ettore: che mi
fai, l'interrogatorio di terzo grado? E' una
lettera di un amico avvocato di Torino che mi cura
certi affari attraverso il suo studio di Roma in
materia di pensione. Vedi l'intestazione della
lettera?
Avvocato Giulio Tanzi
- Lentamente
ripiega la lettera e la rimette in
tasca
- Angela:
allora
ti prego nonno.. dimmi cosa ti turba,
non posso vederti così triste
- Ettore: devi
sapere Angela che è fisiologicamente normale
che un uomo arrivato alla mia età abbia dei
momenti di depressione,
un antico
proverbio dice che il bel tempo e il cattivo tempo
non dura tutto il tempo.
- Angela va a
sedersi sulle ginocchia di Ettore
abbracciandolo
- Angela:
ricordati nonno, che io ti sono sempre accanto, ti
voglio tanto bene
e mi devi promettere di
dirmi sempre tutto come hai sempre
fatto.
- Ettore: (un po'
imbarazzato) certo
.certo.. bambina
mia.
- Cambia scena:
è notte stessa giornata Ettore con una
elegante vestaglia è seduto alla scrivania
del suo studio di casa e legge la lettera
dell'avvocato medium.
- Voce del medium:
caro dott. Rinaldi le invio, per così dire,
la traduzione del messaggio che lei ha ricevuto
dall'entità presente in Marta: naturalmente
lei può credere o meno a quanto
leggerà, ma è il significato che
siamo riusciti a ricavare da quello che lei ha
scritto. A quanto pare lei è la
reincarnazione di un uomo vissuto in Grecia negli
anni venti. Aveva una moglie che adesso è
reincarnata nell'attrice Jennifer Carter è
stato abbastanza semplice risalire a questo nome
dalla data di nascita indicata nel
messaggio.
- 3.7.1936
questa è la sua data di nascita come da lei
indicata
- 17.4.1972
questa è la data di nascita dell'attrice
Jennifer Carter che assieme al mio amico abbiamo
trovato in internet nel sito riguardante
l'attrice
- 1+9+3+6=19*
- 1+9+7+2=19
- 17+4=21*
- 3x7=21
- 36+36=72 questo
numero e molto singolare, avrà senz'altro un
significato che per adesso non abbiamo saputo
decifrare
- 3.6.1921
+
- Dai numeri
inoltre abbiamo ricavato la data del 3 giugno 1921
presumibilmente la data della scomparsa
contemporanea dei coniugi greci. Il segno di croce
indica una data che contrassegna la sepoltura in un
cimitero, o nel cimitero di Missolungi in Grecia,
come lo stesso messaggio da lei consegnatomi,
indica.
- S'intuisce
inoltre che nel 2008 Jennifer concepirà un
bambino: ella avrà trentasei anni
cioè la metà dei suoi 72 anni. Per le
rimanenti interpretazioni le dirò che molto
spesso sono erronee. Sembra poi che a lei sia
affidato una importante missione di conferire con
una personaggio molto importante al quale
dovrà esporre le sue idee di "Persona giusta
e gradita" tra le entità del mondo da cui il
messaggio proviene. Inoltre sembra che nel futuro
vi siano altre importanti missioni da compiere
attraverso nuove rinascite: sembra che riguardano
la sua persona.
- Torna la scena
nella villetta di Angela e famiglia. Angela siede
accanto a Jennifer e insieme guardano la lettera
- Jennifer:l'interpretazione
dell'avv. Tanzi parla di interpretazione erronea
perché non voleva evidentemente dare la
notizia a tuo nonno della sua morte che il
messaggio prevedeva al momento del concepimento di
mio figlio. Proprio per questo triste evento che ho
capito adesso quale sia stato il significato del
messaggio
- Angela: Pur
essendo un episodio incredibile e stranissimo, gli
credo in pieno, perché a lui ho sempre
creduto, e non mi sono mai sbagliata.
- Jennifer: Ma
adesso anche io gli credo, e mi spiace tanto di non
aver potuto diglielo di persona! Avendo però
trovato in vita Ettore tutto avrebbe avuto
l'aspetto di una singolare, ma semplice
coincidenza. Mi scrisse anche una lettera
indirizzata a me personalmente che non ho qui con
me, che mi comunicava circa le stesse cose
non è fra questi documenti.. perché
preferisco tenerla riservata
- Angela:
potrò leggerla in futuro?
- Jennifer: Non
so
.. è molto personale.. forse non ne
avrei dovuto parlare.. (molto imbarazzata)
..
in questa lettera non c'è niente di nuovo
rispetto al contenuto di questa
documentazione
soltanto la descrizione di
alcuni stati d'animo.. che anche il dott. Rinaldi
desiderava mantenere riservati.
- Angela: mi
sarebbe piaciuto conoscere tutto quello che
riguardava mio nonno, ma rispetto la tua
riservatezza
.e a quanto pare anche quella del
nonno
.. forse ho capito.
- Cambia scena: si
vede Jennifer che legge la lettera in un ambiente
casalingo con abiti e pettinatura diversa: si ode
la voce di Ettore: l'espressione di Jennifer
appare inizialmente incredula scuotendo la testa
con un lieve sorriso, poi il volto si fa più
serio, quasi lievemente commosso:
- Voce di Ettore :
Gentile Signora Jennifer Carter
- Facendo seguito
alla lettera che ho scritto a suo padre,
relativamente al messaggio ricevuto da una mia
assistita, in punto di morte, devo comunicarle la
strana sensazione che ho provato nel vedere la sua
immagine, prima a me assolutamente sconosciuta. Il
contenuto del messaggio che lei ed io conosciamo
è inverosimile ma , per quello che ho
avvertito nel vedere i molti film da lei
interpretati, e concentrandomi sul suo volto,
fermando l'immagine sul suo primo piano, sono certo
che il contenuto del messaggio sia vero: senza
voler diminuire i miei reali e forti affetti
familiari, vedendo alcune sue intense espressioni
del viso, ho improvvisamente avvertito un
recondito ricordo di una donna animata da un
forte, appassionato e devoto amore per un uomo
risorto da una parte nascosta del mio essere, che
ha ricambiato questo profondo sentimento con una
dedizione assoluta ed esclusiva a quella
meravigliosa donna che ho sentito rivivere in
lei.
- Non creda, per
favore, che la presente lettera sia una
dichiarazione d'amore, ma è soltanto il
bisogno di comunicare uno stato d'animo che mi
tormenta per una struggente nostalgia di un grande
amore vissuto e sopravvissuto oltre la morte . In
quel fugace nostro incontro sul set, ho avvertito
fortemente la presenza di Anna e non so se sono
riuscito a mascherare il violento palpito del mio
cuore che mi sbalzava nel petto.
- Non desidero
assolutamente che lei provi quello che io provo.
Questo passato amore non è attinente a
questa esistenza che ci vede lontanissimi per
età, luogo, esistenza e condizione, pertanto
assolutamente senza alcuna speranza. Per questo
motivo desidero che la presente lettera, sia
l'unico nostro ultimo ed esclusivo contatto che la
prego di tenere sempre segreto, così come
farò io.
- Sicuramente mia
nipote, Angela, lo vivrebbe come un tradimento
affettivo, che per il grande affetto reciproco che
ci anima, non voglio che assolutamente
avvenga.
- Non disturbo
nessuno dicendole che la amo profondamente
poiché Jennifer è la stessa Anna,
che sento di avere amato da sempre. L'unica
speranza che mitiga la mia sofferenza è di
credere che un amore così grande debba
sopravvivere anche a questo nostro tempo, e
ritrovare le nostre anime in un futuro lontano,
nuovamente unite insieme anche se in forme o
situazioni diverse. Distintamente, Ettore
Rinaldi.
- Jennifer abbassa
la mano che teneva la lettera, si siede con lo
sguardo fisso con espressione molto seria come se
ricordasse qualcosa, poi scuote leggermente la
testa, si alza e se ne va ponendo la lettera in
cassetto.
- Torna la scena
precedente: Jennifer con la famiglia Rinaldi
- Jennifer: Questo
bimbo è mio figlio! E lo abbiamo voluto
chiamare Ector.
- Prende dal
passeggino il piccolo Ector, lo tiene con un
braccio e con l'altro gli toglie il
cappello
- Sulla fronte
appare la piccola voglia a forma di A identica a
quella che aveva Ettore sulla fronte.
- Jennifer: Guardi
questo segno
. è identico a quello che
appare sulla fotografia che il dott. Rinaldi ha
inviato a mio padre.
- Angela: Oh mio
Dio!!! Mi consente di prenderlo in
braccio?
- Jennifer: ma
certamente! purtroppo in quel fuggevole incontro
avvenuto col dott. Rinaldi sul set dello studio
cinematografico dove stavo lavorando, non sapevo
niente di questa faccenda. Ma forse è stato
meglio così perché l'avrei
sicuramente considerato un pazzo o un fanatico, non
avendo le prove di cui ora dispongo.
-
- Appena preso in
braccio, il piccolo le sorride e il volto di Angela
si illumina di un sorriso dolcissimo
- Angela: Bello
sei! Guardate!! Mi sorride!!!
- Il bimbo
prende tra l'indice e il medio della piccola mano
il naso di Angela
- Angela: (a voce
alta, rotta dalla commozione, con gli occhi
sbarrati, ferma, quasi impietrita) Mamma!
papà
..nonna... Guardate!!
- Matilde: (con
voce concitata rivolta a Jennifer) era un gesto che
Il nonno faceva in continuazione sia a mia figlia
Miriam che a sua nipote Angela!
- Rimane allibita
anche Jennifer guardando sorpresa il bimbo con un
dolce sorriso. Dopodichè il piccolo Ector
toglie la manina dal volto di Angela e batte le
manine in un gesto istintivo (o forse no). Angela
allora se lo stringe al petto e gli sussurra
all'orecchio
- Angela: nonnino
mio adorato grazie
..grazie, hai voluto stare
di nuovo con me
anche soltanto per poco
(gli bacia il piccolo orecchio a lungo)
grazie
nonnino mio
Jennifer mi sei tanto cara
abbiamo un grande affetto in comune. .sento che
diverremo due grandi amiche
. questa
sarà sempre anche casa tua.
- Jennifer: e la
mia casa di Los Angeles sarà sempre casa
della mia carissima amica Angela. Credo veramente
che suo nonno sia stato una persona unica al mondo
ed è giusto che un uomo così, debba
rinascere, sento questa grande
responsabilità di educarlo bene, sarà
un uomo che compirà cose grandi. Da questa
vicenda ho imparato molte cose, sopra a tutto ho
imparato a credere.
- Angela: sono
convinta che esiste un mondo, grande bello e giusto
al di fuori di noi, guidato da un grande regista
nel quale niente succede per caso: ciascuno di noi
ha la missione di contribuire al suo disegno;
è stato questo un grande insegnamento del
nonno.
- La scena sfuma.
Si vedono davanti ad un piccolo cimitero della
campagna greca sette persone vestite di nero
(Massimo, Angela, Miriam, Matilde, Albert, Jennifer
e Carl) un una mattina del tardo autunno stanno
tutti per entrare quando massimo trattiene il
gruppo
- Massimo: no
lasciamo che la ricerca sia fatta da Angela e
Jennifer
- Angela e
Jennifer entrano nel cimitero ed eseguono la
ricerca. Hanno in mano ciascuna una rosa rossa.
Dopo un po' appare la lapide già vista nella
scena precedente Jennifer la guarda intensamente
con stupore
- Jennifer: guarda
Angela! Sono sicurissima che questa è la
tomba: c'è la data che corrisponde ai numeri
della lettera di tuo nonno ed inoltre e è il
posto di sepoltura n° 72.. io sono nata
nell'anno 72 e tuo nonno nel 36 . tutti i numeri
corrispondono!
- poi si china e
quando fa l'atto di posare la rosa sulla vecchia
lapide viene trattenuta da Angela
- Angela:
(accarezzando il volto di Jennifer) No.. tieni
anche la mia rosa.. le devi porre tu sulla lapide,
è tuo diritto e privilegio
- Jennifer con
sguardo serio e commosso bacia la fronte di Angela
mentre fa l'atto di chinarsi cambia inquadratura e
riprende quella iniziale di quando si vede una mano
che pone due rose rosse sulla lapide che poi
l'accarezza. Si blocca così l'azione sulla
mano di Jennifer dissolvendo in un cielo azzurro
con nuvole bianche mentre in crescendo si ode
il
- VALZER DAL
BALLETTO "COPPELIA" DI DELIBES
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