LA PIÚ GRANDE
ANTOLOGIA VIRTUALE
DELLA POESIA ITALIANA
Poeti contemporanei affermati, emergenti ed esordienti
Renato Gambuli
- Tratto da «Ombra nell'ombra»
- È mattino
- In silenzio sto ascoltando
- i passi di mia madre,
- che cammina piano per non svegliarmi,
- mentre io è già da un po'
- che mi aggrappo a quel filo di luce
- che filtra nella mia stanza.
- Quante ombre strane
- si formano sul soffitto!
- Io mi concentro nel guardarle,
- e immagino tanti riflessi di sole
- su una spiaggia deserta.
- Poi, quando il vento
- picchia forte alle finestre
- e i vetri si muovono, si scuotono,
- io sento come tanti cavalli
- che corrono verso di me,
- e un po' ho paura, un po' li aspetto.
- Ma ecco che tutto tace,
- la lenta immagine scompare,
- la luce diventa più intensa:
- Fuori c'è già il sole.
- Domani
- Sarà un incontro, o forse no,
- un grande giorno da ricordare,
- o uno come tanti altri passati:
- non so, domani si vedrà.
- Scopriremo di amarci o di odiarci,
- o forse solo di ignorarci,
- capiremo di essere diversi
- o di esser fatti l'uno per l'altro:
- non so, domani si vedrà.
- Leggeremo i nostri libri,
- e li confronteremo:
- domani in fondo ci conosceremo,
- sapremo ciò che c'era dentro noi
- e anche ciò che ci sarà... domani.
- Non sarà un giorno normale,
- non sarà un giorno speciale:
- domani noi ci incontreremo
- forse la prima o forse l'ultima volta.
- L'attesa
- L'attesa non sarà lunga
- se noi la vivremo insieme,
- attimo per attimo,
- ascoltando il nuovo cuore che batte in te.
- Mille problemi, mille preoccupazioni,
- tutto è niente per noi:
- all'alba di una nuova vita
- abbiamo anche noi una ragione per vivere.
- La forza del nostro amore
- lo aiuterà a superare gli ostacoli.
- Nascondiamo le nostre paure,
- lui non le deve sentire:
- - Che al suo primo mattino
- possa incontrare il nostro più bel sorriso,
- e sia l'amore il nostro primo regalo.
- Libera
- Cosa vuoi che sia,
- sulla bocca della gente
- la tua vita, la tua libertà;
- chi ti osserva e ti giudica,
- un po' ti invidia
- e un po' vuole distruggere la tua felicità.
- Cosa vuoi che valga
- il parere della gente
- che spia in silenzio i tuoi passi,
- e inventa cento storie assurde,
- poi ti sorride e guarda se hai l'anello,
- e mentre ti saluta
- osserva il tuo vestito.
- No, no non li ascoltare mai
- No, no non nasconderti mai,
- e quando verrà lui, grida forte che lo ami,
- che passerai con lui una notte intera,
- e a chi ti chiamerà puttana,
- sbattigli in faccia la tua felicità.
- Un attimo
- All'ombra dei tuoi passi,
- nascosto nel buio, ci sono io,
- che ti guardo ma non parlo,
- per non guastare il tuo silenzio.
- Alle soglie del tuo mondo
- ancora un giorno, lasciami stare:
- io non mi avvicinerò,
- non ruberò la tua luce,
- ma non mandarmi via
- come gli anni passati.
- Fammi sorridere ancora, perché poi
- quando il tuo sole brillerà forte,
- io mi nasconderò,
- per non fare ombra su di te,
- ma basterà un solo attimo
- per non vederti più.
- Coriandoli
- Oggi è giorno di festa:
- tu sai che non sono felice,
- ma ridi tra i coriandoli appesi,
- ridi dei variopinti colori,
- del mio fragile cuore
- che si spezza facilmente
- basta tendere un po' di più.
- E tu gioca, scherza
- tra i tuoi mille coriandoli
- oggi ce n'è uno in meno.
- Silenzio
- Chiudi la porta,
- chiudi finestre e balconi,
- spegni la luce,
- ascolta le tristi note,
- caccia i cattivi pensieri
- e goditi il tuo silenzio.
- Non avrai mai più
- un momento così bello.
- Non cercare nel mondo
- queste sensazioni,
- che solo la musica può darti,
- solo lei ti può portare lontano
- nel tempo e nello spazio in cui,
- si può ancora sperare
- in una realtà migliore.
- Ancora noi
- Ancora noi, come sempre,
- ad ascoltare musica
- tra i nostri discorsi
- che sanno di giornate vuote.
- Ancora noi, come sempre,
- a parlare delle nostre favole.
- Oggi non parlo,
- ascolto le tue parole
- profumate di volontà.
- Tu, che mi hai aperto gli occhi,
- che mi hai insegnato tante cose,
- tu ora parli nel silenzio,
- racconti storie di vita.
- Annunci e gridi,
- i sogni e le speranze,
- perché tu credi, tu vuoi:
- eppure non c'è posto per me
- nel tuo mondo.
- Il cerchio
- E il cerchio si chiude,
- come un sipario in un teatro vuoto,
- mentre le parole si perdono nell'aria,
- i pensieri dove saranno?
- È l'ultimo sole,
- che il mare nasconde per sempre,
- non ci sarà più ombra,
- sotto questi passi incerti e stanchi.
- Nulla, oltre il silenzio,
- neanche il respiro di una vana speranza.
- Cosa cerchi oltre il buio?
- Forse i riflessi della luce che sogni?
- Quando un cerchio si chiude,
- neanche gli occhi dell'illusione
- possono accendere un sole ormai spento.
- Cosa cerchi oltre la morte?
- «Cerco la voce di questi miei pensieri»
- Amore eterno
- L'impatto con la realtà
- è più duro di ogni verità.
- Noi sognavamo di correre per i prati,
- e riposarci all'ombra degli alberi,
- ma il nostro eterno amore
- non è durato che poche ore.
- Adesso lo so,
- quanto vale una promessa,
- perché ho imparato da te,
- ma ieri come un angelo sperduto
- raccoglievo i frutti delle tue labbra
- e li conservavo stretti nel mio cuore.
- Ma ora che l'hai distrutto,
- ora che non c'è più niente,
- quest'amore eterno
- scompare come l'ultimo giorno d'inverno.
- Per un amico
- Accendi il fuoco nella tua mente
- e sfrutta quel calore,
- quella forza,
- che è il tuo pensiero.
- Non limitarlo,
- tra i muri dell'incertezza,
- non condizionarlo,
- con la volontà altrui,
- ma lascialo libero nell'aria,
- tra ragionamenti e fantasia,
- vedrai che ti condurrà,
- nella città che cercavi.
- Illusioni
- Vorrei cantare al mondo,
- la mia canzone,
- gridare al sole
- la mia illusione,
- e in un istante di follia
- essere quello che non sono.
- Vorrei riuscire a vivere,
- anche senza sognare,
- e leggere nel cuore della gente
- solo belle parole d'amore.
- Vorrei dimenticare le illusioni
- per fare un passo avanti.
- Vorrei che la morte,
- non avesse la falce,
- ma un ramo di foglie d'ulivo.
- Il mio angelo
- Stanotte ho fatto un lungo viaggio,
- ho camminato sulla strada del tempo,
- e ho raggiunto la vecchia casa bianca,
- dove vive mio fratello.
- Ho trovato la porta aperta,
- lui mi aspettava già.
- Parlami un po' di te, gli ho detto,
- insegnami i segreti della tua mente,
- che non ha avuto bisogno di crescere.
- Così, quando sarà il mio turno,
- tu potrai sorridere di me,
- potrai vivere con me.
- Poi, ecco, il mattino è violento
- e mi porta lontano da te,
- mi alzo,
- mi fermo di fronte allo specchio:
- Come il tuo viso assomiglia al mio!
- Il quadro
- Ho dipinto un quadro,
- ed ho usato tutti i colori che avevo.
- Ho disegnato il mare,
- profondo e grande,
- più di quanto ogni mare lo è.
- Ho colorato il cielo, come il mare
- per non creare un confine,
- tra il mio mondo e il tuo.
- Poi ho dipinto il vento,
- che spazza via i ricordi,
- e ho colorato con le mie lacrime,
- la tempesta nel mare:
- ultimo grande uragano,
- che mai un tuo sorriso cancellerà.
- Infine ho disegnato il tempo,
- con l'ombra dei miei anni,
- che ha coperto il vento,
- ha diviso il cielo e il mare
- ha generato un nuovo sole,
- che ora splende in me.
- Madre
- Madre, tu stai piangendo,
- tuo figlio è andato via,
- e pensi che non ritornerà.
- Tu che lo hai allevato,
- che gli hai dato la tua vita,
- ora lo hai visto partire,
- e non potevi fermarlo.
- Madre, quel figlio ora è grande,
- e deve scegliere la sua strada,
- deve farlo da solo,
- deve affrontare il mondo.
- Ma se sei stata giusta con lui,
- le tue parole lo aiuteranno,
- e quando avrà vinto la battaglia,
- tornerà per ringraziarti.
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