- Portofino
deserta
- Lo desideravi
da tempo ma è inutile
- andarci di
domenica, quando si impiegano
- due ore e
poi, giunti là, non si cammina,
- non si
apprezza nulla, si sente solo vociare.
- Così
ieri sera, 18 dicembre, ore 21, ora morta,
- siamo saliti
in auto, anche la nostra ragazza
- ci ha seguiti
ed è bello -io penso-
- quando vuole
ancora condividere con noi
- un incanto,
un'emozione.
- Eccolo
l'imbuto, il collo di bottiglia
- tutto curve
più famoso del mondo,
- la strada che
da Santa conduce a Portofìno,
- senza
macchine,senza nessuno, incredibile.
- Passano i
quattro e cinque stelle
- di Santa
Margherita e San Michele
- coi loro nomi
gloriosi d'un tempo,
- Metropòle,
Excelsior, Continental...
- Passa la
chiesa del Divo Martino (per Vip),
- si arriva al
posteggio e non c'è nessuno.
- Ci siamo noi
tre, sembra di cominciare
- a sognare,
sembrano finte anche
- le boutique
di Armani, Vuitton, Paul Shark,
- chiuse,
illuminate, in mezzo alle case
- variopinte,
modeste in apparenza, di pescatori,
- (già
un miliardo a finestra vent'anni
fa...)
- Ed ecco il
mare che trema al vento invernale,
- parla,
saluta, è contento perché lo si
può
- finalmente
ascoltare, guardando tutte le case
- illuminate,
come in quell'attimo di spot
- che ci
piaceva tanto. Noi tre, nella pace inattesa,
- ma sono
fuggiti tutti dal celebrato borgo?
- Forse
sì ma era l'unico modo
- di fargli
ritrovare la sua antica,
- marinara
genesi, stasera potrebbe
- persino
tornare a guizzare allegro
- il vecchio
delfino che gli diede il nome
- (Portum
delphini). Vi bacio entrambe,
- dolce vedervi
sorridere in questo vero
- miracolo di
silenzio...
-
-
-
- Spesso il poeta
è solo
-
-
- Spesso il
poeta è solo,
- chitarra
nella sera,
- quando si
canta in compagnia
- e le
più belle canzoni sono sempre
- quelle
taciute, riposte nell'antico
- cassetto
della memoria,
- mai sono
quelle che tutti sanno
- e vengono
ritmate con le mani.
-
- Spesso il
poeta è solo
- viandante
ignoto anche a se stesso,
- anche fra
tante risate e grida
- che scivolano
su calici di vino,
- sempre in
alto, sempre pieni.
-
- Spesso il
poeta è solo
- fra ricordi
appesi a rami di pino
- come tra i
canneti l'airone cinerino.
-
- Spesso il
poeta è solo
- tra suonerie
impazzite,
- quando parla
e riparla la gente
- e riempie
solo l'aria del suo niente,
- quando non sa
cosa dire,
- non ricorda
mai un numero,un prezzo,
- una misura se
non va a rileggere
-
- ma sa la
carezza del vento,
- il tremore
dell'erba, ciò che dietro
- le parole
scritte vive e vibra,
- le note, i
sospiri, i sorrisi
- che fanno
fremere, l'incanto
- d'una cima
ammirata al mattino,
- la pagina
ancora da scrivere
- che attende
domani.
-
-
- Neve sul
mare
-
- Neve sul
mare
mare che vibra
-
- in lenta
danza
-
- rude vento
canta.
-
- Mare dove
brillano
-
- gocciolano,scendono
-
- come in un
pianto
-
- raggi d'un
sole
-
- che non
conosce notte.
-
- Distese di
rocce
-
- lunghe di
nebbie
-
- d'eterni
silenzi
-
- di solitari
voli.
-
- Contorni
d'isole
-
- come sagome
oscure
-
- d'oscuri
Troll.
-
- Forse
-
- è
l'inizio del mondo
-
- forse
-
- è la
fine del tempo.
-
(Capo
Nord, 18 giugno 2007)
-
-
-
-
- Ballo lento,
nessuno come te
-
- Ballo lento,
te ne sei andato
- fra le
aranciate e le crostate
- delle prime
feste in casa,
- tra le luci
della vecchia discoteca
- quando si
facevano meno violente,
- il mixage ti
annunciava, magia
- dell'attimo e
si andava a chiedere
- un ballo,
batticuore nascosto,
- un po' come
all'esame.
- Preferiscono
i giovani oggi
- quattro ore
dello stesso tam-tam
- ma solo tu ci
sapevi portare
- il profumo,
la calda voce,
- il respiro di
lei, di quella
- che
più ci piaceva,
- i suoi
movimenti lenti, aderenti
- a noi, felici
e turbati. Grazie
- Mister Slow
per i tanti baci osati,
- amori da te
favoriti, anche
- fra i meno
intraprendenti
- (chissà
se sarebbero sbocciati...)
- Ma noi ti
incontreremo ancora
- nelle
orchestrine dei grandi alberghi
- o delle navi
da crociera, che ne so,
- balleremo in
Piazza San Marco
- con violino,
piano e basso
- dei
Caffè Florian e Quadri,
- pur di
ritrovarti, gentile come un fiore
- donato,
discreto come un amico
- che sa
ascoltare, ballo lento,
- dissolto nel
tempo...
-
- (...suona un
pianoforte nella sera,
- "Are you
lonesome tonight" di Elvis,
- vieni,
è la nostra e che i ragazzi
- sorridano
pure...)
-
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