Autori contemporanei
affermati, emergenti ed esordienti
Umberto Zucchi
 
La positività della negazione
 
Il neonato cerca attraverso il contatto fisico, cerca di valutare se un oggetto può essere utile ai propri interessi-bisogni. Essendo la bocca, cioè le labbra, il primo organo sensoriale che gli rivela un contatto positivo, quello con la mammella della madre è ovvio che cerchi, da subito, di utilizzare le sue labbra per "tastare" un oggetto comunque contattato e lo assaggi.
Vista e tatto sollecitano il neonato a muoversi, tende verso le cose, quelle che più lo attraggono.
Realizza così un circuito sensorio quasi interdipendente in cui visione, e contatto, spingono all'azione, cioè al movimento.
Impara a rassegnarsi quando è impossibilitato a muoversi, a raggiungere l'oggetto e sente il desiderio di arrivare ad avere l'oggetto ugualmente.
Lasciato libero quando è in grado di muoversi, rischia anche dei contatti dannosi che gli procurano dei dolori immediati, sono necessari perché impara a distinguere le differenze fra gli oggetti medesimi e così capire quali accettare.
Ecco, da subito, si può e si deve aiutarlo a scoprire l'ambiente aiutandolo, anche "casualmente" a risolvere casi motori facili ma che ritenga essere lui a scoprirli: soluzioni già preparate.
Attraverso il gioco, la luce, il suono.
Solo dopo l'accertamento della sua capacità interpretativa dell'ambiente preparato solo al "positivo", si potrà procurare incontri con piccoli traumi, modesti ostacoli da affrontare.
Deve imparare ad aprire le "porte", non trovarle sempre aperte.
Non è vero che quando sarà grande imparerà, magari studiando italiano o matematica: l'intelligenza è un prodotto della materia, abbiamo detto, occorre sviluppare la capacità percettiva, sensitiva, addestrando la Sensibilità del ragazzo, solo così potrà dopo usarla anche per altri interessi (mestieri, arti); se non si addestra, l'intelligenza rimarrà così inespressa: un sacco bello, ma vuoto e l'individuo, pure percependo l'ambiente, non se ne renderà ragione del perché esiste, delle differenze, cioè non capirà.
Così osservando il comportamento del bambino come risolve le contrarietà "predisposte", se ne rivela la forma d'intervento, od interventi così da maturarlo come futuro uomo, responsabile delle sue azioni perché comprende il valore delle scelte fatte.
Il ragazzo comunque è totalmente sincero delle sue intenzioni (anche nell'uso dei primi "trucchi") e un attento osservatore saprà le cause vere del suo rifiutarsi.
Il "No" dimostra che l'individuo pensa, e pensando valuta i presunti vantaggi o svantaggi di una proposta che lo coinvolga: cibo, movimento, ascolto, visione, ecc.
È però il pensare, significa che si può dare inizio ad un dialogo, ad un confronto perché nel momento in cui lui si riconosce in una sua indipendenza, in una sua capacità di scegliere per interesse ritenuto tale, cioè si riconosce in una sua individualità, riconosce anche che all'esterno ci sono altre individualità.
Logica vuole che bisogna prevenire eventuali scontri valutando le dissonanze e giustificare proposte alternative che evitino il confronto diretto in cui una parte si impone all'altra dando inizio a vittorie che poi sono sconfitte per l'altra parte, da cui usciranno alterati gli equilibri emotivi nelle memorie visive e ricordo.
Quindi il dialogare, aggirare l'ostacolo, sviluppo culturale, confronto valutativo indiretto prima preparatorio di quello diretto poi quando il tempo si impone per una maturazione che deve essere graduale e "dolce" ma rispettosa di tempi certi.
Il simpatico e il sentivo tecnico possono risolvere il confronto in soluzioni positive così che non si realizzino degli eventi eccessivamente traumatici.
Sappiamo che normalmente l'adulto si impone al ragazzo con disposizioni perentorie, degli ordini spesse volte non "capiti": lui è forte e grosso e alto mentre il ragazzo è piccolo e debole ma quale effetto può produrre il dover compiere forzatamente un'azione?
Ogni forzatura produce nel ragazzo, comunque, un'emotività Contro: contro se stesso e contro chi la impone, anche contro chi la permette, al quale o ai quali si rivolge, magari anche solo con lo sguardo, per ricevere aiuto.
Ecco perché i traumi necessari devono essere preparati con cura, personalizzati con finalità allo scopo da raggiungere e "dolci" indotti con il gioco.
Non solo, ma si potrà scoprire eventuali imperfezioni organiche.
L'osservatore, l'addestratore ideale è il genitore, soprattutto quello Simpatico ma può essere anche un "tecnico": maestro, insegnanti.
Se ha rapporti simpatici sensitivi sarebbe l'ideale istruttore perché abbinato alla tecnica, può interpretare anche le emotività più profonde, il profondo "Io" del ragazzo (che non è ancora del tutto veramente "profondo" data l'età) e così inserire dei correttivi emozionali (memoria-ricordo, memoria-visivo) capaci di contrastare ed anteporsi in quanto proposte perturbanti positive, ad altre già presenti ed attive ritenute negative ed "asociali", anche se in prospettiva una regola deve sempre essere tenuta presente: il ragazzo inizia a "Ragionare" quando "Rifiuta" o rinuncia a qualsiasi titolo un'offerta, una proposta di contatto.
Perché? Nel momento in cui decide di rifiutarsi, riconosce due valori: il suo e l'altro.
Riconosce un'avversità ad una sua aspettativa, ad una sua speranza: quantifica il suo valore e quello che protegge l'obiettivo o che quello stesso esprime.
Bisogna scoprire le sue ragioni del suo rifiutarsi.
Il cibo non è di suo gradimento, oppure si è sviluppata un'anomalia fisica, anche psichica (ma ciò è un problema più delle giovani...)?
Non vuole attivarsi in attività motorie: è perché prevalgono produzioni tossiche eccessive (i movimenti del fanciullo devono essere "dolci", invitanti: un gioco) oppure non viene interessato di desideri di raggiungere oggetti quali controparti?
Cerca il contatto fisico materno e non vorrebbe staccarsi, dimostrando effetti irritanti e nervosi quando si forza perché si distacchi: è perché qualche sua parte fisica ha bisogno di quelle energie che prima, all'interno del ventre della madre, aiutavano a maturare, a formarsi così che ora, immaturati, propongono il contatto materno? O quant'altro?
Comunque il suo rifiuto dimostra che l'individuo valuta le differenze e fa delle scelte di comodo, più o meno giustificabili.
La forzatura produce pensieri ribelli che, comunque, è un'elaborazione "dati" emotivi così che il risultato dovrebbe essere come risolvere a suo vantaggio e contro gli "Altri", compreso anche solo un "lui" un'eventuale reazione: c'è ricerca di una soluzione.
Il ragazzo è costretto a pensare, ad elaborare soluzioni possibili.
Ad una scontrosità iniziale subentra la logica del vantaggio preminente come il vivere in funzione del "lui" e del "lei". Degli altri.
Inizierà così il compromesso "sociale" ma riconoscerà comunque la sua debolezza, la sua impotenza, la sua eventuale dipendenza che, se costantemente accentuato, cioè privato di spazi di libertà, di autonomia, possono danneggiarlo nella sua formazione psicofisica e quindi definire dei comportamenti, presenti o futuri, asociali.
A questo punto entrano in concausa altri fattori, altre opportunità occasionali o "Locali", cioè diversi da ambiente ad ambiente con le quali si decideranno definitivamente le sue caratteristiche decisionali: il suo carattere.
Se il padre è violento, il primo rifugio è quello cercato nella madre e poi in altri soggetti.
Se è un coetaneo e non può allontanarsi dall'ambiente, cercherà in altri l'aiuto e se tutti lo condizionano finirà per impecorirsi: se trova aiuto costruirà con chi l'aiuta un gruppo reattivo di difesa e anche di attacco; così si formeranno alleanze, amicizie, ecc.
Se crescerà forte pure lui "si" ricorderà di quelle forzature e sarà in funzione dei suoi Stati di necessità, anche usare i medesimi traumi per trarne vantaggi ed interessi personali convinto come è che ciò che lui ha provato emotivamente si possa ripetere "senz'altro" negli altri soggetti.
Come dire che se lui ha paura del fuoco, dell'acqua, delle "botte", anche gli altri li temeranno.
Ecco allora l'importanza della Cultura Etica successiva e della medesima Etica dell'ambiente più ampio, cioè la società. Se invece di crescere forte, crescerà debole o normalmente più debole cercherà in forme aggregate convenienti la soluzione del suo esistere.
Anche l'uso di tecnologie che sopperiscono alla sua debolezza.
Cercherà il quieto vivere rinunciando ad aggregarsi, sociali rivendicative se "allora" gli "altri" non l'hanno aiutato.
Cercherà di nascondere le due debolezze, le sue paure nei più svariati modi offerti dalla società, anche l'alcool, il gioco, il sesso differenziato, rinunce sociali per paura di dimostrare le sue incapacità o giustificare quelle sue incapacità come lo è per l'appunto il rifugio nell'alcool, ecc.
Ecco, per l'adulto, quello Normale sociale sapere che il ragazzo è una controparte che ragiona, anche se all'inizio, cioè che pensa, che riconosce le differenze alle proposte che gli si fa, dovrebbe indurre quell'adulto a produrre rapporti di dialogo, di confronto, usare l'intelligenza espressiva e di esempio comportamentali, piuttosto che la forza, l'inganno.
Come dire: usare la forza dell'intelligenza.
La Negazione è l'opportunità positiva per l'individuo in quanto dimostra di distinguere le Differenze.
 
 
Il capitolo "La positività della negazione" è tratto dal libro "Costruire l'uomo del terzo millennio..." edito nel 1988 dal Centro Programmazione Editoriale di San Prospero (Modena)
Prefazione del libro"Il mio uomo"
Per leggere alcuni racconti tratti del libro "Il mio uomo"
Prefazione del libro"La grande battaglia" e primo capitolo
Torna alla Home Page

 

PER COMUNICARE CON L'AUTORE speditegli una lettera presso «Il Club degli autori, cas.post. 68, 20077 MELEGNANO (Mi)». Allegate Lit. 3.000 in francobolli per contributo spese postali e di segreteria provvederemo a inoltrargliela.
Non chiedeteci indirizzi dei soci: per disposizione di legge non possiamo darli.
©2000 Il club degli autori, Umberto Zucchi.
Per comunicare con il Club degli autori: info@club.it
Se hai un inedito da pubblicare rivolgiti con fiducia a Montedit
 

IL SERVER PIÚ UTILE PER POETI E SCRITTORI ESORDIENTI ED EMERGENTI
Home club | Bandi concorsi (elenco dei mesi) | I Concorsi del Club | Risultati di concorsi |Poeti e scrittori (elenco generale degli autori presenti sul web) | Consigli editoriali | Indice server | Antologia dei Poeti contemporanei | Scrittori | Racconti | Arts club | Photo Club | InternetBookShop |

agg. 12 ottobre 2001